Cravenroad7

Quello era un signor cartone animato.
Devo ammettere che ormai anch'io leggo Dylan Dog per passare il tempo in treno. Ho iniziato a comprarlo regolarmente proprio per questo motivo. Chiariamo una cosa: lo leggo da tre anni al massimo e sempre in treno. Però mentre prima accadeva che, nell'arco del mese, lo rileggevo a casa con più calma, ecco sono ormai una decina di numeri che ciò non succede più. Tutto questo per dire che già prima il livello qualitativo non era altissimo, adesso si sta proprio rasentando il fondo.

(...)


Quindi un po' alla volta hanno deciso di scalzare anche i 3 migliori sceneggiatori in circolazione, tolta la Barbato che a quanto pare lavorerà quasi part-time... Se non chiamano taffazzismo questo... Lasciando la serie nelle mani della temuta triade yakuza Gualdoni-Di Gregorio-Marzano qui si sbaracca sul serio entro il fatidico numero 360, se non arrivavano forze fresche - e valide .

Sul formato ristretto ti garantisco che non si tratta di un vezzo artistico...ma di un vizio artigianoide. Ultimamemte, per lavoro, mi sono abituato a scrivere su paragrafo ridotto per evitare di distrarmi nella lettura ed avere una visuale più immediata nei recap. Anche se in realtà sospetto siano i miei occhi che cominciano ad avvicinarsi in modalità polifemica o le mie malattie veneree che ricadono anche sullo strabismo della stessa [Venere] .
Comunque vedrò di non infierire oltre con questa stralunataggine...magari i miei post torrenziali sembreranno più corti così - see, illudetevi.
Quanto al 300 posso rassicurarvi che non nutro grande simpatia per i numeri celebrativi a colori, quindi prevedo poco sproloquio libero.

Visto che ci sto approfitto per completare con qualcosa sul tagliateste, lontano parente del tagliagole sclaviano - giuro sulla pensione di Bloch che taglio corto (lingua e dita nel caso).

La copertina di Stano è molto più bella dal vivo che in anteprima: sembra condensare la sostanza nel bujo in pochi toni e col leggero bagliore di una torcia malandata. Voto: 8
E poi, sono io l'unico privilegiato a possedere una copia con circa una dozzina di pagine sbiaditissime?
Devo ritenermi jellato o correre a metterla all'asta su Telemarket - Dottor Armà, ajutemi! - visto il valore incalcolabile che acquisirà tra i collezionisti perditempo?

ALOHA

Anche a me molte pagine sono sbiadite. Forse in Bonelli hanno dimenticato anche come si stampa.

Appena letto l'ultima storia del nuovo Maxi ed eccolo li. Si parla del diavolo....

Il mio albo è stampato bene, per quel che vale. Un orribile spreco d'inchiostro.

anche la mia copia ha alcune pagine più sbiadite. redazione andate a reclamare da chi stampa e fa la cresta sull'inchiostro.

Poco da aggiungere su questa storia a quanto è già stato detto nei giudizi (negativi) di altri utenti.... I livelli sono ormai imbarazzanti...

Però mi compiaccio per l'arrivo di un utente come Wolkoff: un grande! Almeno un motivo di divertimento all'uscita di questi albi vergognosi c'é: leggere recensioni così divertenti....

Confido che almeno ci risollevi un po' il morale tra un paio di mesi.... ne ha combinate di brutte anche lui, ma ci ha anche regalato gran buone storie, a volte...e in ogni caso, IMHO, non è quasi mai sceso sotto certi livelli di decenza........

Letto. Mi è abbastanza piaciuto, i disegni sono molto particolari soprattutto per il tratteggio indistinguibile di Freghieri. Non ho capito se è stato un errore o è di uso comune quando Dylan invece di dire "IN quel modo" dice invece "A quel modo" in 2 occasioni nella storia....boh
Per il resto buona trama che gioca sulla psicanalisi e una tematica difficile da credere ma che è reale, rara ma c'è! La copertina è (cosa rara) fedele alla storia e a una scenografia stessa del numero.

Che dire? vederer Dylan legato ad una sedia per metà albo e un tizio che racconta la sua vita resterà indimenticabile <3
la storia poteva avere più ritmo e dylan poteva essere almeno un pò preoccupato della situazione, invece per lui sembra normale che un disturbato mentale entra in casa e ti immobilizza.
le copertine di stano sono bellissime, ma ultimamente l'utilizzo eccessivo di pc si vede nella resa del lavoro!
voto sufficiente.

Ho votato insufficiente...un 4 scarso. Sinceramente condivido tutte le critiche portate all'albo; l'incipit è davvero troppo lungo, con un Dylan talmente marginale da ricordarmi "Relazioni pericolose". Dopo le 50 (noiose) pagine iniziali ci si avvia ad un finale banale e privo di colpi di scena anzichè ad un bel finale lasciato all'interpretazione del lettore.

EDIT: Inizio a chiedermi se sia giusto permettere al curatore della serie di scrivere anche delle storie per la medesima serie

POSSIBILI SPOILER

Dopo la storia sul Maxi, altro punto in meno per Gualdoni (e ripeto che mi dispiace, perchè grazie ad alcune sue storie Gualdoni aveva catturato la mia fiducia).
Lo spunto di questo Nella testa del killer è di certo non originale, ma poteva bastare per creare un thriller ricco di suspence.
Il problema è la sceneggiatura.
Nonostante il tema trattato (la personalità multipla) sia affascinante e quindi ci sia sempre una certa piacevolezza nel leggere racconti incentrati su di esso, questa storia non ha nessuna qualità per rapire il lettore, destarne l' interesse e renderlo partecipe (per me alla fine Buster poteva anche ammazzare Dylan Dog, non mi avrebbe fatto nessun effetto).
I dialoghi sono ordinarissimi e spesso inutili o artefatti.
Non ci sono sequenze che si distinguono per una qualche trovata, neanche da un punto di vista prettamente estetico; di contro non ne mancano di mal riuscite, tipo quella della cantina, che sembra destinata al giovane pubblico di Topomistery (ma forse anche un bambino troverebbe ridicoli la dinamica dell' intera scena e i pensieri di Lenny nel trovare la stanza segreta).
Della mancanza di splatter è inutile continuare a lamentarsi, ma allora la togliessero del tutto la violenza al posto di mettere dei ridicoli fuori campo come quello dell' armadio pieno di teste.
Si aggiunga l' incuria nel lettering (non so se qualcuno ha già fatto menzione del terrificante qualcun' altro nell' ultima vignetta di pagina 75), ed ecco riempito il fiasco.
Comunque spero che Gualdoni si riprenda al più presto da questi due passi falsi (Maxi e mensile).
Almeno Freghieri ha fatto un buon lavoro.

Soggetto: 5,5
Sceneggiatura: 4
Disegni: 7

L'unico commento che mi sento di dare a questa storia è : BAH!

Qui non si tratta nemmeno più di storie brutte o scritte male o noiose o con poca inventiva. Qui si tratta di di dire che il curatore della TESTATA non sa nemmeno lontanamente che cosa sia Dylan Dog. La lettura di quest'albo mi ha fatto abbastanza passare la voglia di leggere e comprare dylan preferirei spendere i miei soldi in altri fumetti che se li meritano di più.

Questo mi era sfuggito...

Terribile davvero. Le recensioni alle storie si sono sul serio trasformate in una caccia all'errore grammaticale, nel fumetto che aveva il suo punto di forza proprio nella brillantezza dei dialoghi e nella perfezione del lessico (basta chiedere poi a qualsiasi autore il puntiglio e l'impegno coi quali Sclavi ha sempre affrontato i suoi lavori).
Questa trasandatezza è uno smacco vero e proprio, un prezzo troppo alto da pagare. Io mi auguro che Tiziano, se ci sta leggendo (e soprattutto se legge le storie ma a questo punto ne dubito fortemente), non rimanga impassible di fronte a cotanta sciatteria e si prodighi per porre fine a questo scempio. Io glielo chiedo pure in ginocchio, a costo di sembrare patetico ma tanto non me ne frega nemmeno più nulla della dignità personale: Tiziano manda a casa questa gente, ti prego. Non ha niente a che vedere con il tuo lavoro passato e soprattutto con la tua mentalità nell'affrontarlo. Qui mancano proprio le basi, non si può fare finta di nulla e girare la testa dall'altra parte.

"Caccia all' errore" neanche tanto: purtroppo alcuni di questi non sono errori veniali o da cercare col lanternino (in quel caso non mi metterei certo a fare il petulante), ma veri e propri strafalcioni da seconda elementare.
Finchè si discute su "una affezionata/un' affezionata" lo si fa tanto per fare, ma "qualcun' altro"... no, dai.