Il Castello della Paura/La Dama In NeroStoria tipicamente gotica e "vecchio stile", quindi inevitabilmente che pecca di "già visto".
L'avito castello ragnateloso, il fantasma, la storia della maledizione... Tutto è abbastanza di prammatica. Non manca neppure la bellona in camicia da notte trasparente!
Storie del genere funzionano a seconda di come sono caratterizzati i personaggi. Qui il lavoro di Sclavi è encomiabile. Basterebbe il maggiordomo Desmond a porre la coppia di albi negli annali, ma anche gli altri characters sono indispensabili.
I Segreti Di Ramblyn/La Belva Delle Caverne Il mondo come Teatro dell'Assurdo degno di Beckett. A farne le spese è la suspense, ma l'insieme di battute perfettamente ritmate, le caratterizzazioni favolose, il profluvio di trovate e colpi di scena e un non trascurabile fondo di cattiveria politically un-correct (il bambino che trova "fantastico" che la sorella venga sbocconcellata!) rendono i due albi assolutamente da antologia.
La migliore coppia del lotto, senza se e senza ma.
Aracne/La Profezia Forse il miglior parto di Manfredi insieme a
L'orrenda invasione. Siamo in territorio "pseudo-scientifico" (quasi martinmysteriano), in cui si cerca in qualche modo di razionalizzare gli orrori tramite lunghi -e spesso monotoni- spiegoni ammiccanti a una realtà effettivamente esistente, seppur fatta solo di miti e leggende locali.
Buona l'atmosfera e interessanti i personaggi. Un po' altalenante il ritmo. Gli spiegoni, indubbiamente, stuccano un po'.
Ananga!/L'urlo Del Giaguaro Sclavi è attento come sempre ai dialoghi e alle interazioni tra personaggi, ma la materia è troppo esile -e banalotta- per reggere la lunghezza di due albi. Sequenze interessanti si alternano ad altre molto più noiose che puzzano di riempitivo lontano un miglio. Inoltre il "thriller" in sè suscita poca tensione e ha una conclusione prevedibile.
Notti Di Caccia/Il Marchio Del Vampiro Un Ruju più che buono. Riesce a costruire una trama solida e avvincente e, soprattutto, personaggi interessanti che per una volta superano i clichè su cui pure sono modellati.
Paradossalmente, il meno interessante è proprio il vampiro: paludato con un abito da aristocratico prestatogli da Cristopher Lee, si rivela (che novità!) borioso quando combatte e pseudopatetico prima di morire.
La Legge Della Giungla/Homo Homini Lupus E' una di quelle storie "a tesi" in cui tutto viene sceneggiato in modo che l'assunto iniziale si autodimostri. Storie del genere a volte funzionano, se i personaggi sono efficaci e la trama è sceneggiata in maniera sufficientemente avvincente. Qui la trama è troppo diluita e i personaggi troppo schematici. Il risultato è scontato.
Xabaras!/In Nome Del Padre Nemmeno alla Barbato, che l'ha scritta, questa storia piace in maniera particolare. Perchè dovrebbe piacere a me?
La Via Degli Enigmi/L'Erede Oscuro Non vale la pena dedicarvi troppe parole. Quindi punto.