rimatt ha scritto:
Però io continuo a non capire perché... Perché non ricerca il colpo a effetto come fa Chiaverotti, forse? Perché le sue sceneggiature (mica tutte, però) sono meno "emotive" di quelle di Sclavi? Faccio davvero fatica ad accostare l'aggettivo "piatto" al miglior autore dylaniano del passato prossimo. Anch'io, come Kramer, trovo che Medda sia (anzi, fosse) l'autore di Dylan più "sclaviano" dello staff, principalmente per l'uso che ha sempre fatto del personaggio.
Colpi ad effetto non ne mette mai...ma non è soltanto questo che mi interessa (anzi a dirla tutta, il fatto che non ci siano colpi ad effetto pacchiani in stile Chiaverotti è qualcosa di positivo).
La sua sceneggiatura è molto molto molto rilassata, poco emotiva...e non è una questione di dialoghi (nei quali non mi pare abbia problemi, pur non arrivando a chissà quali livelli di brillantezza) ma proprio nella maniera esageratamente piatta in cui fa evolvere la storia...
Un altro classico esempio è "la terza faccia della medaglia"...storia interessante...giallo tutt'altro che sempliciotto, anzi, con risvolti psicologici degni di nota....eppure l'ho trovata di una piattezza incredibile..
Probabilmente dovessi esprimerti il motivo puramente TECNICO che causa ciò non te lo saprei dire..