Cravenroad7

la battuta, neanche tanto velata, nell'ultima vignetta di pag. 72 vale da sola il prezzo dell'ultimo numero di Julia

uff ancora devo mettermi in pari con Julia per poter apprezzare questa parte del forum... da fan di berardi ho cominciao a leggere Julia sono da un annetto e sono arrivato al numero 130... ci sono quasi... serie di grandissima qualità... realismo allo stato puro e sprecato come fumetto-entertainment... BERARDI DOCET...

non ne posso già più di abebe.......
ogni paturnia di julia si protrae all'infinito!

idem.
inoltre, pur capendo il suo volersi legare ad un figlio seppur lontano, mi sembra tutto troppo enfatizzato per poter essere credibile alla lunga.

Oh! E sto titolo?




Tutto ha avuto inizio con delle telefonate da parte di una sconosciuta. Piuttosto vaghe... per nulla minacciose... Poi, quando si sono fatte più insistenti, Julia ha chiesto aiuto all'avvocato Liam Boulton e a Leo Baxter, per capire chi si nascondesse all'altro capo del telefono, a chi appartenesse quella voce di donna. Ora, la criminologa di Garden City, suo malgrado, è riuscita a dare una risposta a questa domanda, ma la verità le è costata cara e, scrutando attorno a sé, Julia può soltanto vedere le fredde pareti della cella sotterranea in cui si trova rinchiusa!



Questo lo prendo: 1° per il titolo, 2° per la trama e 3° per Zaghi.

lo so è a sfondo polemico, ma sento di dover fare questa lista per la mia sopravvivenza, non capisco PERCHE' in un fumetto così ben scritto e oggettivamente di qualità, non si possa far a meno della costante presenza di una, cinque o tutte le seguenti scene, IN OGNI ALBO:

-scena 1: cucina, poster della mucca alle spalle, julia beve in pigiama o tailleur, emilie imperversa con aneddoti
di cui alla scena "2"
-scena 2: escalation di emilie, spesso è una tematica fratelli neri Vs bianchi; altrimenti "si trovi un uomo con
dei lombi..ecc.", "mangi di più che è secca"; errori grammaticali e lessicali a scopo umoristico.
-scena 3: università, lezione, interventi in aula, c'è sempre il piacione che scatena la risata AHAHHAHAA (ridono
tutti peraltro, julia rimane come un filetto di sgombro); in alternativa "scena 4"
-scena 4: personaggi a caso che a turno parlottano o battibeccano, finisce SEMPRE con la risata AHAHAHHAAH di cui
sopra (vignetta in campo lungo, grasse, grasse risate che la riempono)
scena 5: l'incubo, preceduto dalla lettura ponderosa di qualche classico noiosissimo o dalla scrittura del diario;
l'incubo può essere preceduto o seguito dalla considerazione "il mio orologio biologico sta ticchettando"..."ho
perso i miei genitori quando ero piccola e quindi....."..."nonna, nonnina mi manchi (vedi scena 6)"
-scena 6: la "nonnina", in genere julia la va a trovare e la nonnina, simpaticamente non trova di meglio che
sottolineare "ragazza mia sei da sola non sta bene, trovati un uomo che ti scaldi il letto"; ora, che razza di
stronza è una vecchietta che sapendo dei problemi relazionali della nipote non perde occasione per sfrangiarle i
maroni con una dolorosa OVVIETA'? mia nonna, mi direbbe "chiaramente mi farebbe piacere che stessi con qualcuno ma,
bimba, non ti preoccupare, pensa alla salute, divertiti e prima o poi qualcosa accadrà "
scena 6 bis- "nonnina nonnina torna ad abitare con me la casa è grande e mi sento sola"----> risposta "no ragazza
mia qua sto bene e tu devi farti una vita avere un CUCCIOLO D'UOMO da cullare bla bla bla... io sono vecchia morirò
presto"
-scena 7 la telefonata a leo: leo è sempre a letto con una "neretta", sempre, non gioca a calcetto, non va in moto
a farsi un giro, non è mai in palestra; è a LETTO e sempre risponde "ciao babe"-----> a seguire "chiami babe tuo
cugino???!!! chi è questo babe?".."tranquilla lo chiamo babe perchè gli voglio tanto bene"
-scena 8 webb: webb stira, da solo in mutande, calze e canottiera, una calza è giù una su, lo fa solo lui perchè
stirare da svestiti è spiacevole si ha senzazione di essere poco protetti da bruciature e sbuffi di calore. ma lui
lo fa, perchè si vuol dare la spiacevole sensazione del single sciatto che si arrangia.
-scena 9 il litigio webb/julia: julia garantista nell'esasperazione del buonismo più insensato, webb che è un uomo
pratico, di azione, si incavola; dovrebbe strangolarla e Ben dovrebbe assistere impassibile, al massimo applaudire.
-scena 10 abebe: ormai ossessionata dal figlio adottivo e dal suo ruolo di "mama lontana", può innescare
considerazioni varie sul ruolo genitoriale, le condizioni di vita nel terzo mondo
e altre tristezze di vario tipo.
-scena 11: la morgan, i meccanici, il guasto costante, come si trattasse di un 50ino anni '80, un Califfone per
l'esattezza.
-scena 12 l'angoscia per norma: può essere innescata dalla visita alla nonnina, dall'incubo, da un tombino aperto
per lavori stradali, da qualsiasi evento si presti a considerazioni catastrofiche (cioè tutto)

voglio sposarti.


anche a me queste manfrine non sono mai piaciute; pazienza se alle volte volte sono funzionali all'economia della storia ma vedere per esempio ogni due albi quel cazzarone di meccanico scongiurare Julia di tenere la macchina a cosa serve?

Diciamo che questo fumetto ha una doppia anima: realistica, cruda ed empatica quando si parla dell'assassino/i, della vittima e dell'ambiente umano che li circonda, mentre al contrario imbalsamata, posticcia e a tratti imbarazzante quando si parla dei vari Leo, Abebe, Emilie, nonnine varie e ragazze drogate.

Interessante questo post. Già dai primi numeri di Ken Parker Berardi usava spezzare il copione della storia principale con piccole conversazioni, battute, giochi tra bambini che servivano appunto ad alleggerire la trama principale concedendo al lettore una pausa "ironica" e piacevole. Con Julia ha continuato quest'andazzo, a volte basta una semplice vignetta con un ragazzino che butta l'occhio sotto una gonna e del resto è un espediente usato anchei n altri fumetti, ma è andato oltre facendo di Julia e gli altri personaggi dei siparietti che spesso in un albo coprono anche 20-30 pagine delle 132 a disposizione. E spesso son ripetitive e non sempre piacevoli... oddio poi son gusti personali, io adoro Emily per esempio (a proposito non vi ricordano nulla i suoi errori grammaticali?!? ved. tiz in non è successo niente) mentre altre meno (tipo le paturnie di Julia sul bimbo e sull'orologio biologico etc)... gli incubi invece mi piacciono per due motivi: uno perchè spesso mi sorprendono (ci casco sempre) e due perchè è un fumetto realistico al massimo, non ci sono mai espedienti extrasensoriali e robe del genere cosi per lo meno si ha la possibilità di aggiungere elementi "sovrannaturali". Il fatto della ripetitività delle cose credo sia una cosa studiata per permettere anche a nuovi lettori occasionali di sapere delle cose della storia di Julia che altrimenti non saprebbe e di farli immedesimare subito nella serie (tipo serial televisivo ad espisodi).... Io invece di questo fumetto che credo sia oggi il fiore all'occhiello della produzione Bonelli ne lamento la quasi mancanza di continuity di cui invece era pieno Ken Parker... Sarebbe bello parlarne con l'autore ma a quanto ne so non scrive sui forum, peccato... m

O mdglio la continuity ci sarebbe ma è troooppo troooppo diluita... e un suo numero di oggi è uguale identico a uno dei primi dieci numeri... anche se pensandoci è una gran bel pregio... una serie che arriva al nr 150 ed è sempre al top, peraltro scritta SEMPRE dallo stesso autore con soli DUE collaboratori per le sceneggiature... probabilmente non è mai successo... forse sarà per questo che, quando si ripetono le "paturnie" faccio finta di non sentirle... e penso che serviranno a chi non ha mai aperto un albo di Julia e che al primo impatto sa gia la sua condizione di vita...

In Julia Berardi prova a raccontare la nostra quotidianità, sempre più delirante e sempre più incomprensibile, e in una serie che racconta il quotidiano i vari siparietti - che pure possono risultare stucchevoli, me ne rendo conto - hanno senz'altro un loro perché, e non sono un semplice riempitivo. Posso odiare il personaggio di Julia e alcuni dei suoi comprimari, ma non posso non amare questo fumetto e lo straordinario lavoro di Berardi e dei suoi collaboratori, che hanno condotto questa serie al traguardo del 150esimo numero senza che ci sia stata l'ombra di un calo qualitativo.

Beh dopo poco piu di un anno(media di 8-9 albi al mese) mi accingo a leggere "l'occasione" e quindi a mettermi finalmente in pari con la serie in corso... che dire mi sono avvicinato a Julia tramite Berardi e Ken Parker pensando di rimanere un po' deluso dopo la poesia di ken e il suo western e invece avrei superato le più rosee aspettative... tantissimi i numeri per i quali giurerei di essere sicuro del mio albo di Julia preferito... ne indico alcuni tanto per...

1-2-3 trilogia che mi aveva fatto sognar una serie dalla continuity serrata
76 la storia di Jason (classica storia dal forte aspetto "sociologico")
104 senza rimorso (forse la più bella di tutte... siamo tutti buoni, siamo tutti cattivi...)
130 Myrna: io sono mia (per me la più bella di quelle con Myrna)
132 il poliziotto è corrotto (botte di colpi di scena con uno dei protagonisti della serie in estrema difficoltà)
149 le lancette del destino (mi ha ricordato troppo, migliorandolo, uno dei miei numeri preferiti di nick raider una giornata nera lo speciale scritto da Gino D'Antonio)
Ovviamente ne dimentico sicuramente tantissimi che mi sono piaciuti tanto visto che ne ho divorato a volte 2-3 al giorno in rapida successione. Diciamo che sono quelli che mi sono piaciuti cosi tanto da essermi rimasti impressi nella memoria.
Oggi credo sia la serie Bonelli qualitativamente migliore. Certo non è per ragazzini, ha bellissimi risvolti psicologici, sociali, familiari etc e tende a far riflettere molto sul mondo e sulla vita moderna. Mi spiace quasi che da oggi sarò costretto a leggerne solo uno al mese... goJ

Ma che fa? E' tutta scema? Fa entrare uno appena conosciuto in casa così, si butta tra le sue braccia...e lo bacia?
Ben le sta tutto quello che le è successo dopo! Tiè!

E sì che non la leggevo da tempo, mi stavo di nuovo affezionando a tutte le sue solitudini, menate e rompimenti del'anima vari e poi... insomma, adesso è lei che si butta a pesce?
adesso voglio proprio vedere dopo quest'"avventura", voglio! Tzs!


Firmato: un lettore geloso e infastidito.

Ma non dirlo neanche per scherzo, che quel numero di Julia è meglio del capolavoro del maestro D'Antonio!

Quel Nick Raider (IMO il migliore in assoluto, lo ripeto almeno 2/3 volte all'anno da quando sono qui) è strepitoso, l'albo di Julia è molto buono, forse anche ottimo, comunque inferiore (per definizione nessuno sceneggiatore italiano è meglio di D'Antonio). Comunque, tifo a parte, D'Antonio può essere tranquillamente definito il più diretto ispiratore di Berardi, forse anche il suo maestro, e se non ci fosse stato l'immenso Gino non ci sarebbe stato neanche l'ottimo Giancarlo.

Tornando IT, l'albo di questo mese è validissimo come sempre, ma la posta mi ha fatto davvero cadere le braccia (lo fa sempre, ma stavolta di più): devo decidermi a non leggerla.

P.S. Leggete la Storia del West!

Sono convinto anch'io che non ci fosse stato D'Antonio non sarebbe esistito Berardi... anche perchè lo stesso berardi dice spesso di essersi ispirato al maestro pur proseguendo poi per la sua strada... resto della mia opinione per quanto riguarda le lancette del destino (rispettando la tua ovviamente9... sarà perchè a me piacciono le storie più intimiste ma non ci vedo paragoni tra i due albi... i personaggi dell'albo di Julia sono scandagliati più a fondo... tutto il casino della giornata è più armonioso e sembra davvero capitare tutto per caso in modo "possibile"... in ogni caso andrò a rileggere "una giornata nera", chissà che a distanza di tempo cambi opinione...
Per quanto riguarda l'albo del mese SPOILER SPOILER ancora un ottima prova, e molto interessante il prologo che ci fa vedere julia in difficoltà per poi spiegarci come sono andate le cose... insomma si mischiano un po' le carte che in un albo seriale fa sempre bene... bella poi l'intensa avventura sentimentale che stavolta finisce male per davvero... FINE SPOILER alla risata in aula universitaria stavolta provocata da una battuta di julia e non dei ragazzi ho pensato a questo post... heheheheheh

la posta di julia non va mai letta, neanche quella di dylan dog peraltro ma per altri motivi.
la posta è il concentrato della presunzione berardiana, la summa teologica, l'essenza stessa della sua boria in forma scritta; non so cos'abbia scritto questo mese, spero di resistere dall'andare a leggerla
chi scrive di solito è una persona colpita da visioni misticheggianti, oniriche, che plaude ai notevoli pregi del fumetto; se si ferma qui, la persona viene ringraziata dal berardi, che infarcisce con una turibolata d'incenso, se invece mette una microscopica critica, allora l'autore implode nella sua stessa saccentoneria.

numero del mese gravido (solo lui) di emozioni; calza spalma i soliti luoghi comuni ovunque e a piene mani,
SPOILER
poi julia fa un po' l'adolescente cagoncella e si fida delle apparenze, ma ne aveva ben donde, questo era un professionista, poteva starci. inoltre, come ho scritto in precedenza, non è facile essere una donna single, un po' malinconica di suo, con un prepotente desiderio di maternità e ben tre inopportune insensibili che quotidianamente ti ricordano che sei sola, col letto vuoto e freddo ecc. ecc. ecc

detto questo, ovviamente, è insopportabile calcare sempre la mano su questo, ma va beh per questo mese sto zitta.
alla fine apprezzo la storia, mi mette un po' di emozione dentro vedere julia succube a fortissimo rischio di violenza e tutti i suoi amici schiettamente preoccupati, e molto umani.
un numero valido, forse un po' forzatino, ma valido