Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am Messaggi: 1530 Località: cremona
MIO DIO!!!! come demolire una storia nata bene..... SPOILER:
togliamo le pagine di pippa mentale sulla solita retorica "la vecchiaia è una brutta bestia"..per il resto abbiamo una storia che ti prende con un dylan letteralmente in crisi, con degli ottimi momenti di panico da paralisi, che toccano l'apice con il blocco delle gambe e il successivo incidente.....fin qui direi che siamo sul BUONO.... .....ma poi? il dialogo in ospedale con la vicina inesistente (mah.....momento buttato li') e ,soprattutto il momento Maria (TRELKOVSKY...)con l'incredilbile ,di moschiana memoria, PENDOLO /TOMTOM.....che ti risolve il mistero indicandoti il luogo!!!!!!!! ricapitoliamo il finalone: dylan che vuole esplorare il palazzo, altro attacco di dolore, si chiede aiuto alla vicina.......appena viene aperta la porta ecco l' altare con tanto di fetticio......aggiungiamo la storia strappalacrime di solitudine e magia.......e finale molto chiaverottiano..... risultato? albo mediocrissimo.........
roi OTTIMO con dei disegni che da soli valgono l'acquisto stano ottima copertina, ma troppo uso del PC!!! VOTO : 5-
_________________ ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?
IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI....... IT BEGINS......08/09/2012
Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm Messaggi: 4831
Jan Karloff AKA Marzano ha scritto:
SPOILER ? La vecchia carampana che propone il "nuovissimo e infallibile" metodo del pendolino: mi sembrava chiaro l'intento ironico della scenetta. Mi sbagliavo evidentemente.
Ma dai, si capiva che era ironico (anche il post di bertuccia lo è infondo, almeno nell'esposizione, che ho amato). Non stiam lì ad esacerbarci gli animi.
Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am Messaggi: 2763
Jan Karloff AKA Marzano ha scritto:
SPOILER ? La vecchia carampana che propone il "nuovissimo e infallibile" metodo del pendolino: mi sembrava chiaro l'intento ironico della scenetta. Mi sbagliavo evidentemente.
ah. ma siccome erano tutti un po' ingessati, per così dire, la situazione sembrava piuttosto seria e l'affermazione del tutto priva di ironia.
Iscritto il: lun gen 31, 2011 2:11 pm Messaggi: 237 Località: Bari
Non ci siamo.
Ho difeso Marzano in Tra moglie e marito, considerandolo un albo scritto non prendendosi troppo sul serio, con il chiaro intento di presentarci una commedia horror brillante che a me in alcuni punti ha fatto persino divertire.
In questa storia lo sceneggiatore invece torna a "prendersi sul serio" confezionando un racconto che dovrebbe avere il solito tema "impegnato" (la solitudine, l'alienazione nella società moderna), con Dylan immischiato. Il risultato non è certo positivo: dopo un inizio in verità non malaccio la sceneggiatura sembra saltare di palo in frasca tra insopportabili pistolotti morali (comunque sdrammatizzati anche da Dylan) e i vari malanni che colpiscono il nostro. Il finale è poi disastroso: la signora Illmore che spunta dal nulla, il deus ex machina Trelkovski che in due minuti ti trova la casa, la colluttazione che dovrebbe essere drammatica e il finale pseudo amaro, che sembra soltanto posticcio.
Come al solito mancano lo splatter, la psichedelia, l'amara ironia, i dialoghi tipici di Sclavi, ma non è una novità. Tutto sostituito da qualche battutina di Groucho, qualche sogno-visione incollato con lo sputo, qualche apprezzabile tentativo da parte di Dylan di togliersi di dosso quell'aria musona, da borghese dell'incubo (che comunque è quello che è diventato), e dialoghi piatti e anonimi, anche burocratici in alcuni frangenti.
Devo dar ragione a chi parla del declino di Roi: certe pagine sembrano fatte in 5 minuti, tanta la trascuratezza che sembra trasparirne.
Voto mediocre, anche se forse è qualcosa in meno. Continua l'agonia di un ex grande personaggio.
Iscritto il: ven apr 30, 2010 12:33 pm Messaggi: 192
spoiler spoiler- la sensazione è di un buon albo che però si perde nel finale... È quasi fastidioso.. È fastidiosa la reazione della "cognata" di dylan,a mio parere inverosimile.così come inverosimile è il fatto che entri nella stanza ,veda dyd a terra e al volo pensi a raccogliere la bambola... Ho gradito però la presenza dietro la tenda all ospedale e il fatto di aver lasciato il dubbio della sua esistenza (quanto sarebbe stato banale sentir dire all'infermiera qualcosa tipo "ma qui non c è mai stato nessun altro paziente". Bene l aver seminato il dubbio sulla colpevolezza della madre,anche se è ovvio che se presentano un personaggio il lettore sgamato capisce che tornerà... Ma questo è un elemento sul quale sembra non si possa far nulla. Ripeto,questo albo mi sarebbe piaciuto molto se non fosse stato per il finale...era carino anche il serialkiller apparso all'inizio... Vorrei fare una domanda all autore:ci si è trovati alla fine con poche vignette rimaste e si è dovuto stringere? Un saluto
Iscritto il: mar mag 03, 2005 8:56 pm Messaggi: 5225
Spoiler!
Un albo che parte bene. Non che al tema non si sia già attinto, sia dal verso della malattia che da quello dei riti voodoo... Non che scaraventare Dylan in una situazione che gira in circolo sia a sua volta il massimo dell'originali... Ma parte bene. Poi arriva il tracollo nel finale, che sfocia nell'estremizzazione di queste caratteristiche: un punto a sfavore ed un motivo di rammarico. Perchè la storia ha una sua fluidità per tre quarti del dipanarsiche si muove come in una spirale risucchiando il nostro sempre più vicino alla soluzione del caso, "una ruota che gira". Il resto, però, è da dimenticare: la necessità di mandare a conclusione la storia porta Marzano ad evidenti salti logici che vanno oltre la sospensione dell'incredulità, anche guardandola nel registro grottesco che l'autore ha già utilizzato, e meglio, nella prima parte dell'albo. Gioca infatti su elementi fortemente caricaturali la sceneggiatura dell'albo, che attingono dalla vita di ogni giorno e come tale la riprongono, in particolar modo negli aspetti più grevi eppure così quotidiani: lunghe ed interminabili file con il vecchio saggio che dispensa consigli, le comari pronte a sparlare su ogni cosa, ovunque esse si trovino, non facendo mancare mai giudizi sprezzanti su questa o quell'altra persona. Un universo che si muove intorno ad un Dylan che per tutto l'albo deve fare i conti principalmente con il dolore fisico, più che con un caso da risolvere: l'eroe di testata è quindi forzato ad essere poco investigatore e molto più uomo di tutti i giorni, compresa la sua naturale inclinazione di donnaiolo che, a conti fatti, è quello che lo sta portando verso la sofferenza. Poi, i comprimari fissi che compaiono poco, più Bloch, sempre nelle solite vesti di padre putativo, che Groucho, che fa una comparsata troppo breve per incidere sull'andamento della storia. Fa più la Trelkovsky, che con i suoi metodi bislacchi portati volutamente (forse troppo) all'eccesso dà la sterzata definitiva al caso. Due sono le ragazze che si disputano il ruolo di personaggio femminile di turno: due sorelle, una un po' più modaiola, l'altra più riservata; anche se entrambe hanno il chiodo fisso di Dylan e non sono caratterizzate in maniera piatta. La "cattiva" di turno, invece, è impalpabile. Il resto è ancor più trascurabile. I disegni di Roi sono abbastanza curati, pur non avendo momenti di particolare brillantezza eccezion fatta per le vignette dove a regnare è il nero, con un uso sapiente delle ombre, delle sfumature e dei chiaroscuri: è lì che il disegnatore rende al suo meglio, con grande capacità evocativa. La copertina di Stano è come al solito su livelli alti, un quadro impressionista in veste di computer grafica, dove il nostro eroe è l'unica sagoma colorata in un'inquietante moltitudine di anonimi uomini in grigio, che cadono in un altrettanto inquietante nulla.
Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am Messaggi: 1530 Località: cremona
allora dopo un bello scambio di opinioni con marzano nei lidi di facebook ( GRAZIE!!!!) ho riletto la storia del mese,provando a cambiare "modo di leggerla"......risultato:
SPOILER
_trovo ancora pesante e "ripetitivo" il solito giro sulla vecchiaia..... _trovo ottimo il DYLAN in paranoia per la visita dal medico e la tensione in crescendo che culmina con l'incidente e il successivo ricovero....tiene viva la tensione!!! _dal momento Trelkovsky in poi non riesco a ingranare...la risoluzione non riesco a mandarla giu'....
se la chiave di lettura del finale è l'ironia, credo che l'intento sia fallito per i seguenti motivi (preciso che è tutto un mio parere personale):
_ la storia: gia all'inizio ci si trova in una situazione che di ironico non ha nulla, anzi è forse una delle situazioni piu' "tese" che il vecchio dyd affronta (rimanere quasi uccisi perchè ti si paralizzano le braccia....e tutto il giro medici,con i vecchi ti fanno capire che non sei piu' cosi' giovane.....)
_i disegni di Corrado Roi: sono molto belli, ma il buon ROI non riesce a rendere nessuna atmosfera "leggera"...ha un tratto alla "Battaglia" che sposa Atmosfere cupe,diafane, che c'azzecca lui con l'ironia? se ai pennelli ci fosse stato un Piccatto o un Casertano sicuramente l'effetto "ironico" del pendolo di Maria (ah ah ..bella questa me la rivendo!!^_^) sarebbe stato reso meglio!! con questo non sto dicendo che uno è piu' bravo e l'altro è piu' scarso,dico solo che forse la redazione non ha abbinato bene testi e disegni......^_^ G.LUCA
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IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI....... IT BEGINS......08/09/2012
Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm Messaggi: 2874
autori coautori e redattori totalmente in tilt a mio modo di vedere, si vanno incancrenendo vari filoni: la paranoia da Barbato a chicchessia passando per i color fest a tema e Ruju, la magia, la vecchiaia o malattia.. Roi degno nocchiero di questo pastrocchio. Pastrocchio non riferito al buon Marzano ma in termini generali.
però a Marzano vorrei chiedere se non trova imbarazzante questa ripetitività, la strega l'altro mese, oggi il sortilegio..
Iscritto il: mer ott 04, 2006 11:52 pm Messaggi: 1515 Località: Viareggio
Appena letto. Storia da encefalogramma piatto. Non un sussulto, non una sorpresa, non un'emozione. Piattezza totale, sia nei contenuti che nella forma; banale, prevedibile, inconsistente, purtroppo anche graficamente parlando. Se cercate il Voodoo, andate a rileggere "Maledizione nera" (Dyd n° 76, di Sclavi-Tacconi) e beatevi di quelle meravigliose e visionarie tavole, lasciate perdere questo fotoromanzetto da Grandhotel.
Il mio voto: un pietoso 4, per non infierire. E io sono uno notoriamente moooolto generoso nei voti.......
EDIT: si salva dal naufragio solo Stano, ma questa ormai è una vecchia storia che si sta ripetendo troppe volte negli ultimi anni.
Iscritto il: mer ott 04, 2006 11:52 pm Messaggi: 1515 Località: Viareggio
Serge17 ha scritto:
Siamo d'accordo tutti che già qualche pagina prima della seduta spirtica era chiaro chi fosse l'autore del sortilegio?
Personalmente appena ho visto spuntare "quel personaggio", da subito nella sua prima vignetta, ho pensato "ecco, è quest.. qua!" E (purtroppo) così è stato.
Nulla da aggiungere a quanto già detto da altri, magari mettendo più personaggi sospettabili nel corso della vicenda e magari facendone morire qualcuno tragicamente perché aveva scoperto la verità avrebbe reso meglio... forse. Su Roi, è ovvio che non è al meglio ma con una storia ambientata tutta tra appartamenti e studi medici che poteva fare? magari potevano darla a Cossu che è bravissimo a disegnare gli ambienti, Roi non centra nulla con questo tipo di storia. Ottimo Stano sia per prospettiva che scelta dei colori.