ho votato mediocre, fino ad una manciata di pagine dalla conclusione ero favorevolmente colpita, per non dire esterrefatta dalla fluidità dei dialoghi e dalla loro pertinenza.
senza apparente sforzo nè strafare marzano ha scritto una storia che scorre, lineare, senza sbavature; ci si dirigeva verso una conclusione abbastanza scontata, ma il viaggio non è "arrivare a destinazione" ma godersi soprattutto il "durante", quindi mi stava bene...
SPOILER
detto questo, inizio un po' a sogghignare quando la madame T. afferra questo NUOVISSIMO strumento che è il pendolino
e lo utilizza tipo google map sullo stradario cittadino... WOW...colpaccio di scena!!!
forse sarebbe stato ben più suggestivo e innovativo guardare all'interno di un pollo arrosto dal rosticcere.
comunque accantoniamo questo; la ricerca inizia nell'appartamento ovviamente, poi dylan perspicace come un criceto sulla ruota (la ruota della vita) capisce che deve guardare nelle cantine e la sua ragazza invece di pensare che sia piuttosto logico, cerca di farlo desistere per ragioni imperscrutabili (film di serie z: "cos'è questo rumore?".."quale rumore? ma cosa stai dicendo! ti starai immaginando tutto"...)
a questo punto veloce susseguirsi di eventi banalissimi: dylan crolla al tappeto quasi morto, una vignetta dopo è in piedi perfettamente in forma, dritto come un fuso, privo di qualsiasi emozione, inizia immediatamente una conferenza stampa dell'amica sulle ragioni del suo gesto, una ragione del piffero per inciso, con ammorbante sermone sull'infanzia difficile.
grappoli di sbadigli... YAWN...
tutti si salutano, tutti se ne vanno come dopo aver preso un tè assieme.
fine della storia.