Cravenroad7

Un po' meglio Gualdoni di Di Gregorio, anche se la fiducia è sottozero.

Invece io ripongo molta fiducia in Gualdoni, come sceneggiatore (un po' meno come curatore della testata).

gualdoni alle prime sceneggiature con più di 20 tavole ha mostrato la corda.. però stasera brindo, non è GDG.

però a pensarci bene, la questione sta tutta sul QUANDO si scopre questa doppia personalità. . . speriamo non troppo in là nell'albo in effetti la copertina sta meglio con il titolo del cacciatore di teste proposto da non ricordo chi

In là!? Ma non scherziamo minimamente, se tutti questi eventi non rientrano nelle prime 20..vabbè, voglio essere buono, diciamo... 30 pagine io non lo compro neppure. Ma scusa, tanto vale mi dicano già come finisce... non è che voglia essere polemico a tutti i costi però se nel riassunto mi si scrive già che il pericoloso assassino seriale, che ha rapito la figlia di un tizio, in realtà, non è altro che il padre della bambina.... cioè, spero che avvenga ancora di tutto e di più! Bò, poi sarò io troppo esigente, non so, per me questo non è il modo di fare un riassunto, non è proprio il modo di lavorare. Ma rispetto al passato che abbiamo avuto, poi!?! E' questa la cosa che mi fa più male, almeno uno dice "Va bè, è sempre stato così. Amen". E invece è una lenta e inesorabile regressione, un deterioramento senza pietà che mi sta martoriando. Pugnalate, pugnalate...

Ho preso un DD a caso dalla mia libreria, uno a caso giuro, "La belva delle caverne". Ecco l'anticipazione del numero successivo nel Club dell'orrore:
"Ancora un pò di vita, anche dopo che è giunto il momento. Ancora un minuto, un'ora, un giorno di illusione, di sogno, forse di incubo. C'è un solo modo per allontanare la Signora con la Falce: sfidarla a scacchi. Un sfida dove ogni mossa significa dolore e sangue, al limite dell'orrore infinito: una allucinante "Partita con la Morte".

Qusto è quello di questo mese:
"Buster, un pericoloso assassino seriale, ha rapito la famiglia di Lenny, minacciando di ucciderla se il mite uomo si dovesse rivolgere alla polizia. L’unica speranza di salvarla è chiedere l’aiuto di Dylan Dog che, in una disperata corsa contro il tempo, si getta sulle tracce del killer, noto come “il cacciatore di teste”. C’è un solo piccolo problema: Buster non è altri che la doppia personalità di Lenny!"

"C'è solo un piccolo problema?" .. ma che é? Sto parlando con il mio capoufficio? Con il mio amico di scorribande?
Piatto piatto, narrazione degli eventi e via! Ma il problema qui, come potete notare, non è solo una questione di spiattellamento degli avvenimenti ma è che ormai non si prendono nemmeno più la briga di costruire un qualcosa di carino a livello narrativo in quelle poche righe da comporre, di stimolare il lettore in maniera un pò poetica come si faceva una volta, no: A rapisce C, che è la figlia di B ma in realtà noi sappiamo che A è nientemeno che B. D riuscirà a salvare C?
Via, comprati l'albo. E' un qualcosa di freddo, mi dà proprio un senso di distacco e menefreghismo nei confronti del lettore.

Bella copertina, riassunto dal sapore tremendamente spoileroso ma abbastanza interessante, vorrei vedere qualche tavola più nel dettaglio...

30?! Altre quindici e sei a metà storia! Vorrei sperare che la cosa succeda nelle prime 10-15 pagine (20 al massimo, ma deve essere scritto in maniera decisamente brillante, perché sai che palle sorbissi una vignetta dopo l'altra sapendo esattamente quello che succede). Se permettono una cosa del genere sarebbe imbarazzante.

Ma tanto l'albo non lo compro comunque, quindi affari vostri

Poi sulla cosa dei riassunti, sono d'accordo al 100%: non c'è più complicità col lettore o quella voglia di creare una certa atmosfera intorno alla storia che si pubblicizza. Ma poveretti li capisco, voglio vedere voi a scrivere un riassuntino ispirato e carino su Senza trucco né inganno, il massimo che uno può fare è "Il titolo fa cagare, la storia pure, ma ha una bella copertina. Comprate."

sì, ma...è difficile da spiegare per chi ha vissuto Dylan solo come un fumetto e niente di più. Per me, e per molti altri qui, è risaputo che questa testata non è stata solo "albi da sfogliare e da leggere" ma mooolto moolto di più: una scuola, una linea di pensiero, un'ideologia, una guida nel mondo, un universo intero fatto e finito e costruito su tante piccole cose, che mi ha accompagnato dai 12 anni in su. Una famiglia.
Quando faccio riferimento a "distacco e menefreghismo nei confronti del lettore" è un pò come se vedessi mia madre e mio padre prendere ed andarsene via, lasciandomi lì come un fantoccio... paragone azzardato ma che credo possa starci.
La mia paura è che chi ora ha il compito, per esempio, di comporre quelle poche righe di presentazione, sia uno di quelli che ha visto Dylan solo come un fumetto, sia ieri che oggi. Va bè..ripeto, sono cose che credo possano essere comprese solo da qualche vecchio matto e fanatico come me ... certo è, comunque, che senza un tocco di follia - e quindi con tanta piattezza e freddezza nei contenuti - questa serie prefirei vederla morta che adeguata ai classici clichè delle altre testate.
Cristosanto, Dylan Dog mi ha insegnato a essere DIVERSO DAGLI ALTRI. Non è una cazzata da niente.

finito. la prossima volta mi sfogo con il punching ball.

Ma sono pienamente d'accordo. Proprio per quella freddezza e piattezza nei contenuti (o proprio l'assenza di follia... dalle storie a piccolezze come i riassunti di presentazione) io ormai DD lo compro raramente, salto sempre più uscite, e compro solo determinati autori.
Io non voglio più essere testimone di quel lento deterioramento che dicevi. Non voglio più prendere pugnalate o almeno cerco di schivarne il più possibile.

Anche io. Mi accorgo solo ora che sto soffrendo troppo, davvero, non ce la faccio più. E poi quest'anno, sto notando, ne ho comprati solo 4 su 8 (compreso un Di Gregorio! E comprare ancora un GDG dopo la storia del mago, conoscendomi, è roba da ricoverarmi) mentre una volta facevo il conto alla rovescia per il giorno dell'uscita. Che poi non è una lamentela circa la questione "storie belle/storie brutte" ..anzi: datemi una storia brutta ma dylaniataaaaaa
Mi sa che abbiamo lanciato l'argomento per la discussione di domani...mi raccomando, non andate troppo OT:D

daglie con la famiglia, dyd è oggettivamente un fumetto.. c'è solo un piccolo problema: certa gente non è capace

Quindi? Alla fine non è Giovanni di Gregorio, ma Giovanni Gualdoni? Ai disegni di Giovanni Freghieri?

Speriamo solo di leggere una storia di Dyd e non di Giovanni Dog, visto che il personaggio degli ultimi albi è sempre meno lui..

Ah una cosa...vi lamentate della descrizione della trama che può essere spoilerosa, ma avete presente quella di "Partita con la morte" nel nostro forum??

"Harvey Burton è morto? Oppure no? Fa il funambolo sopra la bocca dell?Inferno e, per salvarsi l?anima, gioca a scacchi con la Morte. Ogni suo errore sulla scacchiera uccide qualcuno nel mondo reale, ma la partita continua. Dylan Dog segue le mosse, ma non sa come fermarle. Il suo quinto senso e mezzo gli dice qualcosa, ma cosa? Forse la partita di Burton è truccata. Forse sta ingannando? la Morte in persona?"

Se non ha rivelato 5/6 di albo questa....

Sulla questione riassunti concordo con Vace e aggiungo che pure negli ultimi 30/40 numeri di Nick Raider riscontravo queste mancanze a livello di coinvolgimento con i lettori.

un fumetto è quel che ha rappresentato per te, una famiglia è quello che ha simboleggiato per me. L'"oggettivamente" qui, per me, fa un pò le bizze

sai com'è, sdoganando la famiglia aggiungi un posto a tavola, tutti devono lavorare, ecc. che secondo me è la questione.