Cravenroad7

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# 6 Color Fest
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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio mag 05, 2011 5:52 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
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Dylan Dog-il Film è stato massacrato non tanto per i cambiamenti formali che ha messo in scena, quanto per aver snaturato il carattere del protagonista. Allo stesso modo la Barbato merita critiche feroci e non dispense papali quando compie lo stesso imperdonabile errore. E non è la prima volta.

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio mag 05, 2011 7:40 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Le due cose non sono minimamente comparabili.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio mag 05, 2011 9:13 pm 
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Iscritto il: mer mag 06, 2009 9:54 am
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Nyarlathotep ha scritto:
Elettra ha scritto:
Scusate ma nessuno di voi ha pensato che la caratteristica preponderante della storia di Paola sia l'esagerazione? Intanto la storia non vede Dylan come protagonista ma come comprimario alla ragazza; partendo da questo presupposto credo che il Dylan dipinto sia una semplice proiezione dell'idea che la fidanzata ha di lui ( e quindi Paola di conseguenza), un'idea distorta dal sentimento morboso che prova nei suoi confronti.

Questo è vero finchè viene mostrato Dylan che ammicca maliziosamente alla cameriera e all' edicolante, probabilmente la malizia la vede solo la ragazza; ma
Spoiler!
il tradimento del finale
è un avvenimento oggettivo.


Ok sono d'accordo con che oggettivamente Dylan fa quello che fa. Però secondo me, anche quello pur essendo tangibile, è proprio la proiezione di tutte le paure di questa malata di mente che, a conti fatti, aveva ragione ad avere timori. Quindi questo è un modo per dipingere l'intero universo femminile (timori, paranoie, insicurezze, ecc.) ma portandolo all'esasperazione.

_________________
‎Una crisi di inspiration? E se non fosse per niente passeggera signorino bello? Se fosse il crollo finale di un bugiardaccio senza più estro né talento?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio mag 05, 2011 9:29 pm 
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Iscritto il: mer lug 25, 2001 1:00 am
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Scusa Elettra, ma secondo me questo è un arrampicarsi sugli specchi :-/


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio mag 05, 2011 9:36 pm 
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Iscritto il: mer mag 06, 2009 9:54 am
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In che senso?

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‎Una crisi di inspiration? E se non fosse per niente passeggera signorino bello? Se fosse il crollo finale di un bugiardaccio senza più estro né talento?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio mag 05, 2011 9:44 pm 
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Iscritto il: mer lug 25, 2001 1:00 am
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nel senso che quando la spiegazione è troppo complicata probabilmente è sbagliata. Il rasoio di Ockham applicato ai fumetti.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio mag 05, 2011 9:56 pm 
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Iscritto il: mer mag 06, 2009 9:54 am
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Io non ci vedo nulla di complicato. La mia, poi, non è una spiegazione ma un'interpretazione del personaggio principale; e, da donna, fidati che le paranoie sono la normalità. Paola in questo caso ha esasperato una situazione che si è rivelata sul finale essere vera.

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‎Una crisi di inspiration? E se non fosse per niente passeggera signorino bello? Se fosse il crollo finale di un bugiardaccio senza più estro né talento?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: gio mag 05, 2011 10:12 pm 
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io la chiamo profezia autoavverante non paranoia femminile :/


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: ven mag 06, 2011 9:48 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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In passato è già accaduto che il Dylan protagonista di una storia fosse un Dylan-non Dylan, ovvero un Dylan visto e raccontato dal punto di vista di un altro personaggio (penso soprattutto alle ultime storie brevi di Gualdoni, comparse sugli scorsi Color Fest e sul Gigante); nella storia della Barbato, però, di soggettivo ci sono solo le paranoie della protagonista, mentre il finale - con Dylan a letto con un'altra - è estremamente oggettivo. Anch'io pensavo fosse solo una messa in scena, e mi sono cadute le braccia quando ho scoperto che non era così.

Come ho già scritto, è un finale che, in un modo o nell'altro, dà ragione alla ragazza, la quale dimostra alla resa dei conti di aver avuto ragione a essere paranoica, e che l'uomo - qualsiasi uomo - è sostanzialmente un infame. Francamente io non parlerei tanto di ironia, quanto piuttosto di mancanza d'ironia, anche perché la narrazione è tutt'altro che leggera. C'è anche da dire che, nell'ottica "Color Fest al femminile", l'immagine di questo Dylan fesso e fedifrago ci può stare e ha il suo perché, a patto di accettare l'idea che si tratta di un'interpretazione fuori dagli schemi.

Perché l'ultima storia è la migliore? Per me, perché è l'unica che regge, fermo restando che per la Barbato vale quanto scritto sopra. La prima è troppo esile e ha dei disegni brutti (e lo dico da conoscitore ed estimatore di Vanna Vinci, che qui mi è sembrata notevolmente al di sotto dei suoi standard abituali), la seconda ha un finale che ho trovato pessimo e della terza ho già detto; l'ultima riprende soluzioni e idee già viste ma le assembla bene, ha una buona atmosfera "dylaniana" e, come notato da Nyarla, nella risoluzione non è affatto priva di coraggio. In più, bisogna anche dire che non basta giocare sul sicuro per scrivere una buona storia, e a dimostrarlo ci sono decine di albi poco o nulla coraggiosi eppure orrendi.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: ven mag 06, 2011 11:29 am 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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Elettra ha scritto:
Io non ci vedo nulla di complicato. La mia, poi, non è una spiegazione ma un'interpretazione del personaggio principale; e, da donna, fidati che le paranoie sono la normalità. Paola in questo caso ha esasperato una situazione che si è rivelata sul finale essere vera.


Quoto. La Barbato scrive un racconto che mostra un punto di vista tutto al femminile di Dylan: interno (la matta) ed esterno (l'autrice).
Legittimo che la cosa possa non piacere a chi vuole un Dylan stile santino, che mai e poi mai può fare "cattive figure", ma personalmente ho letto tutta la storiella con il sorriso sulle labbra, aspettandomi per altro proprio un "colpo di scena" di quel tipo (che altrimenti era tutto troppo lineare).


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: ven mag 06, 2011 12:15 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Vabbé, ma allora facciamo pure un Dylan Dog dal punto di vista di un carnivoro, che alla fine, colpo di scena, si mangia una bistecca! :g:
Poi nessuno vuole un Dylan santino, perché anche quello sarebbe fuori luogo (sebbene ultimamente, grazie a certi autori, si vede spesso sull'inedito :tc: ), tantomeno lo voglio dalla Barbato, che si sa le piace bistrattare Dylan (ed è l'unica che mantiene vivo il personaggio), però una trovata come quella sarebbe stata credibile o in una storia più lunga (quindi con le pagine necessarie per spiegare una simile scelta) o in una storia esplicitamente comica, grottesca, surreale, o quello che volete. "La predatrice" si capisce (si capisce, non si vede chiaramente) che vuole prendersi un po' in giro, vuole giocare col personaggio e le paranoie femminili, e non la boccio perché alla fine è una storia breve sul CF e per tre quarti è scritta più che bene, però un finale del genere mi ha fatto scendere molto il giudizio.

Via, diciamo che fra tutti i capisaldi di Dylan, quello del romantico adolescente che s'innamora sempre, non mi andava di vederlo smontato con un meschino tradimento :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: ven mag 06, 2011 12:36 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Anche stavolta sono d'accordo con Ezekiel, specie sulla sua ultima frase.

Il problema non è certo quello del Dylan "santino", è che questo Dylan della Barbato non rispetta la caratterizzazione del Dylan originario, che nel suo innamorarsi di continuo ha una purezza adolescenziale. Nessuno si è mai scandalizzato quando Dylan fa il filo a donne sposate (il mese scorso, per dire), ma ci sarà pure un motivo se, in oltre vent'anni di storia editoriale, nessun autore ce l'ha mai mostrato nell'atto di cornificare così apertamente una fidanzata (perlopiù una che "potrebbe essere quella giusta"!).

Poi, ripeto che nell'ottica "CF al femminile" la cosa ci può stare; anzi, sotto questo punto di vista la storia della Barbato è l'unica che ha un senso. Fermo restando che la scena costituisce una storpiatura (per quanto consapevole e volontaria).

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: ven mag 06, 2011 12:51 pm 
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Iscritto il: mer mag 06, 2009 9:54 am
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SPOILER

A me sembra che vogliate tutti attaccarvi ad un piccolo pretesto; alla fine sappiamo tutti che la versatilità di Dylan permette agli autori di rigirarlo un po' come vogliono. Prendi per esempio Di Gregorio in un degli ultimi maxi che ce l'ha messo su un tapis roulant e a ingozzarsi di pasticcini in un centro commerciale. Io lì mi sono innervosita, lo ammetto, perché queste caratteristiche sono davvero agli antipodi rispetto al personaggio. La Barbato ha esasperato una situazione, ha dato connotati molto negativi a Dylan per tutta la storia (sempre con gli occhi della ragazza) e alla fine ha deciso di esasperare il lato dongiovanni del nostro facendogli fare una figura di M (perdonate il francesismo). Paola a Mantova aveva detto che questo lato di Dylan le faceva venire tristezza quindi non mi stupisce che abbai scritto una storia di questo tipo.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: ven mag 06, 2011 12:53 pm 
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Iscritto il: mar feb 09, 2010 6:34 pm
Messaggi: 242
La villa degli amanti: voto 5
Una storia abbastanza interessante nell'idea ma sviluppata in un finale così così e con dei disegni veramente pessimi
La camera chiusa: voto 6,5
Comincia bene e poi si chiude in un finale totalmente retorico. Disegni moolo buoni
La predatrice: voto 8
Non capisco come si possa detestare la Barbato, come dice qualcuno. Unica vera autrice dylaniata a portare un livello di qualità sempre elvatissimo. Ottima storia, cruda, sincera e reale. Disegni veramente ottimi (ricorda il vecchio De Angelis).
Tagli aziendali: voto 7
Storia coraggiosa che ripesca il nostro buon "Lama di rasoio" in una sorta di mini sequel veramente interessante. Brava e terrorizzante la Romeo.


Si comincia male ma si finisce salendo.
La cosa che volevo poi sottolineare è che hanno portato più terrore, sangue e horror le ragazze in un albo che anni di uomini al comando.
Se è così prenderei in blocco il carico di autrici femminili e manderei in pensione tutti o vecchi autori che sono ormai chiusi e confinati da censure e autocensure.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: ven mag 06, 2011 1:18 pm 
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Iscritto il: ven gen 08, 2010 1:04 pm
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rimatt ha scritto:
Anche stavolta sono d'accordo con Ezekiel, specie sulla sua ultima frase.

Il problema non è certo quello del Dylan "santino", è che questo Dylan della Barbato non rispetta la caratterizzazione del Dylan originario, che nel suo innamorarsi di continuo ha una purezza adolescenziale. Nessuno si è mai scandalizzato quando Dylan fa il filo a donne sposate (il mese scorso, per dire), ma ci sarà pure un motivo se, in oltre vent'anni di storia editoriale, nessun autore ce l'ha mai mostrato nell'atto di cornificare così apertamente una fidanzata (perlopiù una che "potrebbe essere quella giusta"!).

Poi, ripeto che nell'ottica "CF al femminile" la cosa ci può stare; anzi, sotto questo punto di vista la storia della Barbato è l'unica che ha un senso. Fermo restando che la scena costituisce una storpiatura (per quanto consapevole e volontaria).


BEN DETTO!!! Dylan non tradisce...


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