Vabbé, ma allora facciamo pure un Dylan Dog dal punto di vista di un carnivoro, che alla fine, colpo di scena, si mangia una bistecca!
Poi nessuno vuole un Dylan santino, perché anche quello sarebbe fuori luogo (sebbene ultimamente, grazie a certi autori, si vede spesso sull'inedito
), tantomeno lo voglio dalla Barbato, che si sa le piace bistrattare Dylan (ed è l'unica che mantiene vivo il personaggio), però una trovata come quella sarebbe stata credibile o in una storia più lunga (quindi con le pagine necessarie per spiegare una simile scelta) o in una storia esplicitamente comica, grottesca, surreale, o quello che volete. "La predatrice" si capisce (si capisce, non si vede chiaramente) che vuole prendersi un po' in giro, vuole giocare col personaggio e le paranoie femminili, e non la boccio perché alla fine è una storia breve sul CF e per tre quarti è scritta più che bene, però un finale del genere mi ha fatto scendere molto il giudizio.
Via, diciamo che fra tutti i capisaldi di Dylan, quello del romantico adolescente che s'innamora sempre, non mi andava di vederlo smontato con un meschino tradimento