Cravenroad7

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# 6 Color Fest
Insufficiente (1-4) 6%  6%  [ 4 ]
Mediocre (5) 16%  16%  [ 11 ]
Accettabile (6) 31%  31%  [ 22 ]
Buono (7-8) 40%  40%  [ 28 ]
Ottimo (9-10) 7%  7%  [ 5 ]
Voti totali : 70
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: lun mag 02, 2011 2:11 pm 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
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..tra l'altro uno dei motivi per cui ortolani non fece il dd color fest humor era proprio la poca libertà di movimento.
nizzoli poi, ha stupito tutti quelli che lo conoscevano, per il tratto standardizzato usato sul fest.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: lun mag 02, 2011 2:40 pm 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
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Con quest'albo la media qualitativa (già non esaltante) del Color Fest cala ulteriormente. :cry:
Prima l'unica ragione per comprarlo erano i disegni, ora neanche quelli. Qui è tutto standardizzato, tranne il tratto di Vanna Vinci.

seguono i soliti
S
P
O
I
L
E
R

La villa degli amanti

Adoro il tratto di Vanna Vinci dai tempi de L'altra parte (la cui prima edizione spicca nella mia libreria :oops: ), quindi ammetto che il mio giudizio è di parte.
Certo, qui è piuttosto rigida in diverse vignette, ma comunque il suo stile così anomalo e poco bonelliano è sufficiente motivo d'interesse per chi apprezza un Dylan iconograficamente assai diverso dalla norma.
Purtroppo la trama non desta alcuna sorpresa. Troppo scontata e prevedibile, con l'elemento patetico-sentimentale in evidenza, come nel 99% delle storie di fantasmi.


La camera chiusa

La peggiore del lotto! :cry:
Ha il difetto tipico di molte storie horror: parte con un mistero interessante, ma poi non sa come venirne a capo e finisce incartandosi su se stessa.
Le soluzioni narrative sono del tutto gratuite. Si vedono i drughi di Arancia meccanica, ma potevano anche apparire Topolino, Babbo Natale e Mastro Lindo e mettersi tutti insieme a ballare il Giro-girotondo e non sarebbe cambiato granchè!!!
Il finale, poi, non è che un insulso escamotage.


La donna perfetta

Una Barbato più pesante del solito... :|
Sappiamo da un pezzo che alla Barbato i lati maschilisti del carattere di Dylan non piacciono, ma qui ha un po' esagerato a sottolinearli con la matita rossa.
Dylan non è dipinto 'solo' come maschilista, ma anche come un perfetto cretino! Non c'entra la volontà di umanizzare il personaggio (in fondo potrebbe starci). Qui si punta proprio a dipingere il personaggio nella maniera più squallida e negativa possibile.
Dylan sarà tante cose, però non è un cretino patentato.
Però la storia è sceneggiata con buon ritmo e si lascia leggere speditamente.
Così così i disegni, che non si discostano dalla media bonelliana. Thelma non incide: non ha qualità dal punto di vista 'iconografico' che le permettano di imporsi come donna perfetta.


Tagli aziendali

Un What if...? interpretato da Dylan.
Suamo sullo stesso livello della 'breve' di Bilotta letta qualche anno fa. La storia non ha qualità particolari, ma colpisce per l'argomento in sè, ovvero per il fatto di vedere Dylan in una sorta di universo/linea temporale alternativa.
Confesso di non essere un fan di questo genere di storie, ma so che alcuni fans le apprezzano molto, quindi...


Voto complessivo: 5-

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Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: lun mag 02, 2011 4:08 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Cyber Dylan ha scritto:
Tagli aziendali

Un What if...? interpretato da Dylan.
Suamo sullo stesso livello della 'breve' di Bilotta letta qualche anno fa.


Intendi forse Il pianeta dei morti, storia del secondo Color Fest che in molti (me compreso) considerano un capolavoro? :x:

No, perché magari ci fossimo davvero, a quei livelli! :cry:

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: lun mag 02, 2011 7:02 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Siamo su quei livelli come intenzioni, immagino. Ma la storia di Bilotta era magnifica, e magnifici erano i disegni. Me la vado a rileggere, va'! :g:

Comunque, quoto il discorso sull'osare di Mirco: il CF è una grandissima occasione per rilanciare, senza sbilanciarsi (visto che sull'inedito si cerca di tenere certi pietosi standard), il personaggio, a partire dai disegni, ma anche dalle storie. Speriamo bene per il futuro.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: lun mag 02, 2011 7:16 pm 
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Iscritto il: dom feb 28, 2010 3:08 pm
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Sarò sintetico:

"La Villa degli Amanti": disegni originali, sicuro, ma a mio parere orribili. Storia banalissima piuttosto e anzichenò.

"La Stanza Chiusa": bei disegni, buona l'atmosfera, risoluzione non all'altezza.

"La Predatrice": Barbato decisamente sadica e acidognola tanto con le donne quanto con gli uomini, anche qui buoni i disegni. Nulla di particola però mi ha soddisfatto.

"Tagli al Personale": quella che ho preferito nonostante non funzioni tutto alla perfezione (SPOILER un ripasso a "Lama di Rasoio" comunque dovrei farmelo, non me lo ricordo benissimo FINE SPOILER). Comunque disegni e colorazione bellissimi: non so voi ma ho trovato bellissima la moglie di Dylan. Sarei stato curioso nel vedere cosa si poteva fare avendo più pagine a disposizione per sviluppare ulteriormente la storia, perchè il punto di partenza è assolutamente intrigante.

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La vita è breve come la pipì di una farfalla...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: lun mag 02, 2011 11:03 pm 
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Iscritto il: mar feb 01, 2005 3:08 pm
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"La villa degli amanti" ha i disegni che vorrei vedere su un qualsiasi fumetto d'autore...

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solo sassi sapete lanciare
meritate di andare per me nell'Eterno Dolore


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mar mag 03, 2011 9:11 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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bene, si fa per dire, ho finito il color...
solo per i disegni, copertina e soprattutto il colore arriva al 6.
le storie mi sono piaciute complessivamente poco, perchè danno l'idea di partire, svolgersi...SBLAM chiudersi senza senso.
una porta in faccia, sia che si tratti di un finale senza estro, uno stroncamento improvviso (la barbato :cry: ).
mi piacciono i colori, come ai bambini, mi piacciono i disegni che escono finalmente dalla gang dylaniana della serie regolare (di cui sono arci-stufa) ma il color non decolla.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mar mag 03, 2011 2:37 pm 
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Iscritto il: mer nov 17, 2010 6:55 pm
Messaggi: 272
ATTENZIONE A POSSIBILI SPOILEEEEEEEER!!!

La villa degli amanti

Storia semplice, molto semplice, con un finale che si delineava intrigante ma che è un pò snaturato. Belli e particolari i disegni della Vinci, non per il tratto in sè, ma per il fatto che il CC offra diversi spunti artistici tutti da gustarsi.

Storia: 6-
Disegni: 7,5

La camera chiusa

All'inizio lo trovata molto positiva, mi ricordava 1408 di King, per poi cadere un pò nel ridicolo alla fine sensa un non-sense a tutto. Se negli altri racconti si respira oltre al nome delle autrici anche una ventata di aria rosa, qui manca proprio un vero soggetto femminile di fianco al nostro a farla da padrona. Occasione sprecata. I disegni mi sono invece parsi ottimi, come la colorazione.

Storia: 5-
Disegni: 7

La predatrice

Storia parecchio bella che si perde nettamente sul finale. Bellissima l'idea della Barbato di far incidere tutti i possibili "sbagli" di rapporto di Dylan con coincidenze che portavano la protagonista ad entrare in totale paranoia, ma che le ridà un pò di ragione sul finale, cogliendo dylan con le mani nella marmellata, nella più bassa caduta di stile che il nostro abbia mai fatto nella sua vita editoriale. Una storia di Stalking subdolo e machiavellico che come ho detto lascia buchi sul finale. Solo la scena chiaramente chiaverottiana finale le ridà un pò di lustro, il che è tutto dire. Disegni della Airaghi moooolto belli, e in sintonia con i colori... disegna la protagonista e il nostro in modo divino... promossa a pieni voti.

Storia: 6+
Disegni: 8

Tagli al personale

Storia dall'inizio alla fine ricca di citazioni dylaniate a tutto spiano. Quando ho sentito il nome della cittadina in cui si era trasferito dylan ho subito pensato alla città dei robot, troppo simile l'assonanza. La scena del taglio sulla guancia è ripresa identica al numero 122 "Il confine". Mi piace più pensare che il nuovo dylan sia in un futuro identico a quello de "l'ultimo uomo sulla terra", in quel caso avremo un dylan dog che vive nella "zona del crepuscolo" e uno "nella città dei robot". Quello che appare in città sembra uno zombie, ma forse si tratta di un umano mutato dalla malattia-peste nera. Finale a dir poco commovente: tutti i robot con parti umane (cyborg) sono destinati a morire e quindi immessi nel supercomputer (ecco il perchè dell'influenza come spiegazione più plausibile) e solo dylan, di per tutto robot, costretto a vegliare sulle anime di tutti gli abitanti. Disegni molto belli, e colorazione ottima. Unico appunto: murray è ripreso fedelmente dai disegni di Tacconi, invece Rachel no, peccato.

Storia: 7+
Disegni: 7,5

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L'inizio della fine sarà quando cominceremo a prenderci dannatamente sul serio!


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mar mag 03, 2011 2:48 pm 
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Iscritto il: mer lug 25, 2001 1:00 am
Messaggi: 7114
La camera chiusa

Ha vari difetti. Il primo è che del nostro Dylan ha soltanto il suo aspetto stereotipato, ma è comprensibile se pensiamo che non è scritto da uno sceneggiatore dylaniato abituale. La storia è pure interessante, ma il finale svilisce tutta la narrazione. Di molto. Inoltre concordo col dire che la presenza dei drughi sia posticcia, forzata. Non porta a niente e poi l'uso di questi elementi della cultura popolare triti e ritriti mi ha stufato.
Discreti i disegni. La colorazione a me piace, anche se molto luminosa.
Do 5 alla storia a causa del finale indegno.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mar mag 03, 2011 3:41 pm 
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Iscritto il: lun dic 26, 2005 11:47 pm
Messaggi: 8059
Località: Torino
Sempre a proposito di questa storia, ho l'impressione che le due autrici (che mi sono piaciute molto sul n.1 del loro fumetto, Dr.Morgue, e meno qui) abbiano concentrato i loro sforzi più per riportare in auge quel sapore sclaviano un pò retrò delle prime storie brevi dell'autore che per realizzare con il loro estro qualcosa di davvero incisivo e spiazzante. Ritroviamo tutti quei contesti nei quali lo sceneggiatore lombardo eccelle, o meglio, ha eccelso (e che col tempo lo hanno trasformato nientemeno che in un aggettivo - mi riferisco ovviamente all'etichetta "sclaviano"): situazione di stallo supportata dai dialoghi - o meglio, monologhi - brillanti (con la solita mentalità da ultima spiaggia delll'"ironia per non impazzire" su tutto), ciclicità degli eventi come struttura che regge l'intero apparato narrativo, citazioni cinematografiche spiazzanti e improvvise (qui effettivamente i drughi sono un pò fini a loro stessi), l'ombra della follia che incombe, spesso dopo tempo di forzata solitudine e che intacca fisico e psiche, gli "altri" che non capiamo, che non ci capiscono, la rivalsa dei temi sociali con conseguente attacco alle istituzioni ("la solitudine e la precarietà sono il vero incubo" etc.). Insomma, qui c'è tutto lo Sclavi dell'epoca e la storia non è nemmeno sceneggiata male, anzi: credo, in effetti, che sia più che riuscita, considerando anche che a mio parere 32 pagine di questo tipo non siano poi così semplici da realizzare. Credo quindi che la Porretto e la Mericone abbiano voluto omaggiare a modo loro il "sommo tiz" e intanto dare una strizzatina d'occhio anche a noialtri. Vedo dalle critiche, però, che l'impresa non è stata abbracciata da tutti tutti, anzi. Non so se perchè sia davvero cambiata la mentalità di un'intera generazione o perchè il classico fan queste cose le vuole vedere solo dal suo creatore.
Una cosa non la si può nascondere però e cioè che Sclavi sta tutto nelle ultime due pagine di questa storia.

Comunque Rita&Silvia le ho preferite su Dr. Morgue, credo che la loro strada sia di là.


Anche due parole sulla Barbato. Poca roba: il fuoriclasse si distingue sempre, e qui in questo CF lei spicca allo stesso modo di un Ibrahimovic che se ne va a giocare un anno in serie C. Situazioni che mi hanno toccato (e sì, succede solo con lei, da anni - sarà che ho un feeling particolare con quest'autrice) e dialoghi scritti non solo con la testa. Oro colato, soprattutto in un periodo dove tutto sembra fatto con i piedi, dalla stesura dei soggetti alle revisioni finali. Anzi, non sembra: è.

Detto questo, nessuna delle storie supera il 6.5 (a parte la prima che mi fa quasi tenerezza nella sua esilità), siamo quindi ben lontani dall'epoca delle storie brevi dei primi giganti..va bè, ma questi son discorsi che lasciano il tempo che trovano.
Quanto si guadagnerebbe in qualità con un bel ColorFest contente solo due storie (ma anche solo una!) Che bello sarebbe pensare più ai contenuti e meno alle frivolezze di ottenere questo o quel disegnatore o questo e quel colorista. Probabilmente un progetto troppo impegnativo per la testata di oggi.

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Umpf! Qualcuno mi ha trovato, finalmente... devono aver sentito la puzza... però, bei tempi quando puzzavo solo di whisky...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mar mag 03, 2011 4:43 pm 
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bella l'idea del Monostoria a colori!!
mi domando pero' quale mai potra' essere il "tema" del prossimo...in quanto il primo era palese, in questo lo si vede praticamete solo leggento la lista "AUTORI" (e la storia della Barbato..) ...il prossimo?
mah....
...personalmente i color fest li trovo "fuori luogo" dato che ,per mia concezione, il colore è sinonimo di ricorrenza/festeggiameto....

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ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mar mag 03, 2011 4:54 pm 
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vace, per pensare ai contenuti ci sono già il mensile, lo speciale, l'almanacco, il gigante e il maxi.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mar mag 03, 2011 8:20 pm 
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Iscritto il: mer mag 06, 2009 9:54 am
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Io vorrei spendere due parole a favore di questo CF. Primo, a chi ha detto che "i disegni di Vanna Vinci sono un pugno in occhio" dovrebbe considerare forse lo stile dell'artista, un po' naif credo. Non so perché ma mi ha fatto venire in mente Bacillieri (premetto che non conosco quest'autrice per niente). Io l'ho trovato buono nel suo complesso, molto godibile e senza pretese assurde.

POSSIBILI SPOILER

"La villa degli amanti" mi è piaciuta senza eccessivi entusiasmi. Una storia godibile il cui tratto caratteristico sono i disegni e lo stile dell'autrice, molto particolare e mai visto su DYD.

"La camera chiusa" : questa è quella che mi è piaciuta di meno. Le due autrici non hanno costruito molto bene il quadro. Finale non molto ben legato al resto del racconto. Sembrava dovesse partire in un modo (la studentessa) ed è finita in un altro che non c'entrava molto con il resto della storia. Il tentativo di creare una situazione surreale è apprezzabile di questi tempi ma non è facile riuscire a mantenere un buon livello per tutta la durata della storia. E credo sia questo il caso. Disegni ottimi.

"La predatrice" : Paola dipinge un Dylan patetico, mediocre e molle. Credo che si sia presa la sua rivincita sul lato più "dongiovanni" del nostro (che lei non ama come già ribadito più volte).
Storia particolare, con una gran tocco di femminilità (e quindi la più riuscita del CF); è impossibile non immedesimarsi nella ragazza di Dylan anche se qui c'è un'ovvia voglia di creare un personaggio esagerato in cui però sono presenti i lati più paranoici di una donna che, in questo caso, sfociano nell'assurdo e nell'orrore. La storia migliore della pubblicazione.

"Tagli aziendali" : buona storia per essere un esordio con molti spunti interessanti (citazioni dylaniate e non). Finale un po' troppo verboso e un po' sconclusionato. Per il resto ottimo partenza con un Dylan assolutamente fuori dal comune e i continui rimandi alla realtà lavorativa in cui siamo costretti a vivere, io per prima. Fa sempre uno strano effetto sentire Dylan parlare di futuro e famiglia. Bravissima V

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‎Una crisi di inspiration? E se non fosse per niente passeggera signorino bello? Se fosse il crollo finale di un bugiardaccio senza più estro né talento?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mar mag 03, 2011 10:10 pm 
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comunque da quello che lego mi sembra che tutti concordino sui finali insoddisfacenti o sbrigativi.
sembra quasi che al momento di concludere, tutte le energie e la voglia siano esaurite e non ci siano più risorse per un degno finale.
forse, azzardo, la prerogativa dei migliori sceneggiatori e soggettisti è arrivare in fondo con una trovata geniale


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 Oggetto del messaggio: Re: # 6 Color Fest
MessaggioInviato: mar mag 03, 2011 10:17 pm 
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il finale è la cosa più difficile della storia.

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