Cravenroad7

Su il principale forum di Tex Willer, nel topic dedicato a Claudio Villa, ho trovato delle domande che riguardavano Dylan Dog e Rupert Everett. Gli chiedevano, in sostanza, il motivo per il quale avesse deciso di differenziare il protagonista dall'attore, cambiandone il colore degli occhi (Everett li ha castani).

La risposta:

"E' molto semplice DD è ispirato a Rupert Everett, NON E' Rupert Everett... occhi chiari si addicono di più al tipo di personaggio: un uomo "chiaro" che spicca su uno sfondo scuro, horror..."

fonte: http://www.texwiller.net/forum/viewtopi ... start=2310

Mi e' sembrata una risposta "inventata" un po' sul momento... non molto convincente. Non fosse altro perche' nelle prime copertine di Villa non si notava molto il celeste degli occhi di Dylan ( anzi nel secondo speciale, disegnato sempre da Villa, li ha verde scuro e in altre sue copertine sembrano castani) mentre con Stano la differenza e' stata piu' marcata. Secondo voi anche questo aspetto, per quanto marginale, fa parte del cambiamento operato al personaggio? Perche' col passare degli anni si e' voluto renderlo sempre piu' "graficamente" indipendente da Everett?...




Il Dylan Dog di Stano in molte copertine (specie quelle recenti) non ha praticamente piu' nulla di Everett.

Guarda da disegnatrice di scadente livello, posso dirti che nemmeno io disegno più come 20 anni fa. Lo stile evolve. Il che nn spiega il colore degli occhi, ma credo che Dylan li abbia scuri, così per genesi del personaggio.
Cmq è anche vero che all'inizio DD era più rude. Adesso è un pò più bono ma meno maschio..
A me piaceva più prima...

Ma cos'è che dovrebbe avere di Everett? E soprattutto, perché?

Come dice Villa, il personaggio è ispirato all'attore inglese, non è lui. Tanto che anche nella prima copertina, "L'alba dei morti viventi", di cui hai messo la foto, Dylan non è sputato uguale a Everett, ne riprende alcune caratteristiche.

Poi, io personalmente preferisco il Dylan Dog spigoloso di Stano.

In parte quel che dice Villa è vero, Dylan non è mai stato del tutto uguale a Everett, neanche agli esordi (guarda la pettinatura, per esempio!), un pò per scelta. un pò per la necessità di trovare una fisionomia adatta ai disegnatori coinvolti, un pò per necessità, all'epoca internet non c'era, e si sa che i primi sketches di Dylan son stati disegnati nel buoi di un cinema mentre Villa guardava 'another country/la scelta'.
Poi è anche vero che col tempo si è distaccato dal modello originale, un pò per l'evoluzione dei vari disegnatori, un pò per il ricambio all'interno dello staff (se ne sono aggiunti e ritirati parecchi, nel corso degli anni), pur all'interno di uno zoccolo duro abbastanza stabile, un pò anche per una supervisione meno restrittiva e che ha lasciato margini d'interpretazione maggiore ai vari disegnatori.

Banalmente la fisionomia di un personaggio si evolve. Il creatore grafico di un personaggio (nel nostro caso Villa) si può ispirare ad un attore, ma poi gli altri disegnatori si ispirano agli altri disegnatori, distanziandosi progressivamente dal modello originale. Tra l'altro l'unico che, oltre a Villa, ha mai disegnato un Dylan davvero simile a Rupert Everett secondo me è stato Brindisi, gli altri non mi pare abbiano mai guardato più di tanto all'attore.

Tex nelle primissime storie somigliava a Gary Cooper, poi pian piano, senza neanche rendersene conto, Galleppini ne modificò i tratti cambiandolo radicalmente.
Nick Raider nei primi episodi era molto simile a Robert Mitchum, somiglianza poi andata a sfumare.
Napoleone nei primi episodi era molto più simile a Marlon Brando che non nelle storie successive .
Anche se non ha mai perso la somiglianza con Robert Redford anche Ken Parker dopo un po' aveva acquistato una sua autonomia.
E via così.

Infatti. Anzi mi pare dovuto che un personaggio pian piano acquisti una sua fisionomia autonoma.

Altra risposta del disegnatore sulla questione:

"Vero: si somigliano pochissimo. Complici lo stile, gli anni di distanza tra un disegno di uno scarso copertinista ( io) e di un artista completo ( Stano)"

fonte: http://www.texwiller.net/forum/viewtopi ... start=2310

A parte l'umilta' (scarso copertinista...) e la correttezza nei confronti del collega, Villa dice chiaramente che il Dylan Dog di Stano somiglia "pochissimo" al suo... e visto che il creatore grafico di Dylan Dog rimane lui, la cosa mi pone dei dubbi sui successivi cambiamenti grafici apportati al personaggio nel corso del tempo. Magari negli anni si e' voluto rendere il personaggio sempre meno somigliante a Everett anche per semplici questioni di denaro e copyright legate all'attore? Avete mai visto ad esempio, questa sua intervista televisiva fatta nel 2005:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... 2.html?p=0

Al minuto 16 e mezzo circa, gli domandavano cosa ne pensasse del fatto che il personaggio di Dylan Dog fosse ispirato a lui... Beh ecco, la sua risposta avra' messo un po' di strizza a quelli della Bonelli.

Forse Roi è quello che lo fa somigliare di più a Rupert Everett

verissimo!Quello di Roi è indentico al bellissimo Rupert da giovane.

Perchèèèèèè Rupert?Perchè ti sei fatto la plastica?

Ma se anche fosse così, è un problema?
Io di certo non mi lamento del Dylan di Stano, Brindisi, Casertano, Carnevale, anche se di Everett non dovessero avere nulla

Mi ricordo un articolo dove Umberto Eco rilevava (ironizzando ma solo fino a un certo punto) che i disegnatori tendono ad alterare i connotati del protagonista di turno fino a renderli quanto più possibile somiglianti... a se stessi!!
Se ciò avvenga per narcisismo compulsivo o semplicemente per istinto, non saprei.

Non c'è dubbio che il Tex "definitivo" somigliasse parecchio a Galep giovane.
E il Dylan delle copertine ricorda parecchio Angelo Stano (sia pure con assai più capelli... ehm ehm... ).
Anche il Dylan di Casertano somiglia a Casertano, tolta la barba e un po' di pancetta...

Per quanto riguarda gli altri autori, bisognerebbe confrontare le loro fotografie (i loro connotati adesso mi sfuggono) e la loro maniera di disegnare Dylan.


Comunque anche questa 'regola' ha le sue eccezioni.
Per esempio, il mago Mandrake non assomigliava minimamente al disegnatore Davis.
In compenso era IDENTICO allo sceneggiatore Falk.

"Dylan Dog sempre meno Rupert Everett. Perche'?"

Perchè si è autoimposta come riferimento grafico l'interpretazione di Stano, il quale non è mai riuscito (o voluto?) a farlo somigliare ad Everett.
Anzi non ricorda proprio nessuno il suo Dylan con quella sintesi spigolosa-espressionista.
È stato la matrice di tutti gli esordienti, basta vedere i primi Dall'Agnol o Piccatto. Persino Brindisi all'inizio ne mutuava i canoni (rivedere Il Male), recuperando solo in seguito i tratti di Everett per degenerare poi verso una specie di Hugh Grant ripulito.
Roi disegnava un macho tutto suo nei primi numeri. Oggi il suo Dylan sembra un giovane emo.
Altri artisti invece, come Freghieri, hanno proprio le fisionomie contate e disegnano sempre lo stesso tipo di personaggio (tipo mangaka). Meno male che cambiano almeno i vestiti e colori dei capelli per distinguerli.
Alla fine, convenzionalmente, bastava rispettare i generici "viso sfinato, naso appuntito, zigomi pronunciati, occhi profondi e tristi, capelli scuri spettinati al punto giusto" per centrare il personaggio. Anche perchè riprodurre fedelmente un volto reale e conosciuto è una gran scocciatura per un disegnatore seriale. Meglio un compromesso comodo. E alle brutte c'è sempre il discorso "stile" a salvere in corner.
E da buon intransigente, il mio Dylan preferito resta quello di Villa.
Non potendone più godere l'Oscar per la miglior interpretazione contemporanea va all'ottimo Carnevale.

Il Dylan di Stano non sarà somigliante al volto di Everett come fisiognomica ma lo ricalca come presenza fisica, alto e atletico. Per me và ugualmente bene.
Comunque a mio avviso,attualmente il Dylan più somigliante a Everett come viso, è quello di Marco Soldi nella sua ultima storia pubblicata. Se ci fate caso, in diverse vignette è identico, anche nel tipico collo lungo di Everett. impressione mia che mi è stata confermata da Soldi stesso, tra l'altro.
RC

Secondo me è sempre meno Everett perchè i disegnatori storici lo disegnano in maniera "automatica" e i nuovi si ispirano a quelli storici. Comunque Everett dovrebbe essere un'ispirazione per Dyd, non certo un dogma, Stano, Roi e Piccatto ad esempio, non si sono mai curati tanto della somiglianza, ma guardate un po' che Dio di risultati...Brindisi poi, ricordiamo, disse qualcosa tipo "non mi sono mai preoccupato della somiglianza, il mio Dylan è bono". E francamente va bene così.
Secondo me il più somigliante rimane quello di Villa.

Un saluto a Raul Cestaro