Visto il film:
che devo dire... parecchio deluso ma almeno ci sono andato preparato. Sapevo che non avrei visto Dylan Dog in quasi nessuna caratteristica presente nel fumetto.
Ma andiamo per gradi:
Il film:
Trama: Anche tralasciando che il nome del film fosse "Dylan Dog" questo non si presenta ne con forti cariche di suspance, ne con una trama degna di nota. Non ha nulla di originale e le scene viste sono parecchio scontate. I siparietti divertenti sono anche comici, ma non esaltanti, non ti lasciano nessun ricordo indelebile. Le trame di "buffy" erano più intriganti.
Costumi: mah... non so, sempre in buffy ho visto meglio. Poco curati.
Colonna sonora: non me la ricordo, è questo vuol dire che non mi è pesata ma che non è stata nemmeno epica.
I personaggi:
Dylan: non ha nessuna caratteristica della psicologia del dylan del fumetto. Il personaggio presentato non manifesta mai paura, affronta i nemici a suon di mazzate e pugni, sa usare benissimo qualsiasi tipologia di arma, ha dosi di spacconeria elevata. Anche se leggermente tormentato da un singolo evento tragico non sembra avere dosi eccessive di malinconia.
Marcus: in parte dall'inizio alla fine. Personaggio divertente e ben costruito ma che forza alcune sue caratteristiche al limite dopo la trasformazione in morto vivente. Cosa che in determinati contesti può risultare fastidiosa.
La ragazza: non ho capito che caratteristiche avesse per via della pessima recitazione. Non so delinearne un profilo.
I nemici: pomposamente stereotipati
Gli alleati: ridicolmente stereotipati
Recitazione:
Dylan: è nella parte, ma per quella che gli hanno scritturato, non per rappresentare il vero Dylan Dog. Porta a casa la parte come gli è stato detto di fare. Non vedo in lui nessuna colpa. Gli hanno consegnato un personaggio da duro e lui lo ha eseguito.
Marcus: Buona recitazione, una spanna sugli altri attori, ma non ci voleva molto.
La ragazza: un comodino avrebbe avuto più espressività. Ha la stessa identica espressione sia quando le muore il padre, sia quando ingaggia dylan, sia quando è in pericolo, sia quando è stronza, sia quando seduce dylan. Mah.
I nemici: tutti dei gran spacconi e recitazione da spacconi riuscita.
Gli alleati: lasciamo stare.
Analogie col fumetto:
Citazioni: Giuda Ballerino detto due volte, quinto senso e mezzo una volta, suona il clarinetto una volta... ci possono stare anche se stonano con quel tipo di personaggio.
Carattere: Dylan Dog made in USA non è il Dylan Dog fumettistico neanche in un evoluzione immaginaria del personaggio. Troppo arrogante e spaccone, troppo sicuro di se. Non c'è paura, non ci sono fisime, non c'è nulla che tende a rendere realmente umano il personaggio come il vero Dylan.
Il mondo di DYD: non ne è presente niente. Non basta una scrivania simile e un galeone polveroso a rappresentarlo in due secondi di film. New Orleans neanche lontanamente "magica" come la londra del fumetto. Della filosofia soprannaturale dell'universo dylaniato neanche l'ombra.
Nota finale:
Il regista: Non so cosa abbia voluto rappresentare, ma ha trasformato dylan dog in un prodotto tipicamente americano. Non so il perchè di tale scelta, credo per questioni di mercato, o per paura di portare sullo schermo un personaggio inusuale come il vero Dylan per i canoni americani. Si è giocati con il tenersi un paio di punti inerenti del vero "Dylan" per non discostarsi troppo dall'opera da cui è tratto, ma si è andato avanti con un mondo interiore e anche esteriore che della vera Essenza di DYD non ricorda nulla. Io credo che trasporre un "Dylan Dog" classico sia comunque un compito arduo, anche se non impossibile. Il vero fascino che rende Dylan speciale si è perso da subito.
La sergio bonelli editore: ha venduto i diritti per far si che un suo personaggio venisse totalemnte stravolto. Quello che le resta da fare è solo incassare il denaro e ignorare la delusione e la tristezza di migliaia di fan che hanno visto snaturato uno dei personaggi fumettistici italiani più riusciti di sempre. Ma il vil denaro comanda. Ho notato che nelle post fino ad oggi non c'è nessun accenno al film, e la cosa non mi sorprende. La stessa bonelli e lo staff che lavora a dylan si vergogna in toto di quello che è uscito sul grande schermo. Pochi sono gli autori che ne parlano perchè anche loro si trattengono dall'intervenire pesantemente. Mi farò due risate l'anno prossimo per qualunque decisione si prendera sull'almanacco della paura, sia che questo parli del film, sia che questo lo ignori totalmente.
_________________ L'inizio della fine sarà quando cominceremo a prenderci dannatamente sul serio!
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