Albo da 6. Più per i disegni di Saudelli (uno dei miei preferiti) che per la sceneggiatura di Marzano.
seguono
S
P
O
I
L
E
R
Trovo che quest'albo patisca due sostanziali difetti.
Il primo è l'incostanza del "tono".
Inizia come il ritratto psico-sociologico di un Mario Rossi qualsiasi, con qualche punta di ironia (i discorsi noiosi, capaci di sfinire pure Dylan e Groucho) ma sostanzialmente mantenuto su binari semi-realistici. Ciò anche per il fatto che le bizzarrie della moglie non ci vengono mostrate direttamente, ma solo attraverso il racconto del tizio (che potrebbe ingigantire i fatti).
Con l'entrata in scena dei genitori/suoceri, il registro vira sul grottesco. Le punte di splatter e il comportamento pseudo-animalesco degli ospiti invadenti sono troppo sopra le righe per essere considerati anche solo lontanamente realistici. D'altra parte, pur essendoci molta vivacità, manca umorismo vero e proprio.
Il finale, invece, è apertamente comico! A quel punto diventa IMPOSSIBILE prendere l'intera vicenda sul serio. Anche gli spunti di analisi sociologica sulla "vita noiosa da impiegato" trascolorano in pura farsa.
Il miscuglio di toni male amalgamati dà all'insieme un inevitabile sapore scombiccherato e un po' pastrocchiato.
Secondo difetto: lo spunto narrativo è del tutto insufficiente per riempire adeguatamente 94 pagine.
Nello sforzo di raggiungere la lunghezza necessaria, Marzano infila ogni volta che può gente che sogna a occhi aperti (o chiusi, non fa differenza) incubi più o meno sanguinari. Ma non si può insistere più di tanto su situazioni del genere senza scadere nella ripetitività!
Anche le bizzarrie della moglie e dei suoceri diventano ben presto risapute.
Dylan è il Dylan attuale. Ovvero : non fa una beneamata ceppa (scusate la volgarità, ma quando ci vuole ci vuole!
) tranne ciondolare e attendere che la vicenda si sbrogli da sola.
Possibile che non pensi nemmeno a far esaminare il telefono per verificare se contiene qualche apparecchiatura capace di farlo squillare senza filo?!?!?!?!
Ma QUESTO Dylan come è diventato investigatore?!?!?! Avrà preso un diploma per corrispondenza?!?!
E al Cepu o alla Scuola Radio Elettra?
Ormai, poi, sembra diventata una moda presso gli sceneggiatori far fare a Dylan la figura del fesso, con tutti che lo pigliano bellamente per i fondelli... (vd. anche
Gli ultimi immortali).
Dal canto suo, bisogna ammettere che l'albo ha una notevole vivacità. Nulla di trascendentale, ma abbastanza godibile.
Saudelli, purtroppo, non ha molte occasioni di disegnare i suoi amati piedi femminili, ma conferisce comunque all'insieme un indispensabile valore aggiunto.