Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer mar 30, 2011 9:43 am 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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X Vace: Davvero non capisco. Io non me la prendo affatto. Mi limito a fare una considerazione personale di ciò che è diventato Dylan Dog secondo me. Che stride con la tua in alcuni punti, ma permettimi di scriverlo, vale quanto la tua. Io non ho letto tutto quello che è uscito dalla Bonelli dal vent'anni a questa parte, né manga o ogni altro genere di fumetti pubblicati in Italia e non, e questo non fa di me una esperta del settore, ma almeno una opinione avrò il diritto di scriverla ?
Non pongo domande alle affermazioni altrui per il semplice fatto che ognuno, secondo me, vede il fumetto come lo sente dentro nel periodo in cui lo legge, e dibattere all'infinito sul fatto che Cristiano abbia torto e tu ragione, non porta da nessuna parte. Lui continuerà a vederla così e tu pure.
Io sto un pò nel mezzo delle cose, dato che Dylan continuo a leggerlo e quoto in tutto e per tutto quello che ha postato Lord Blendings.
Su Paola Barbato ho sempre detto che nei suoi DD emerge l'amore per il personaggio di Sclavi e che mi piacciono il 90% delle storie che ha scritto, numero 200 compreso, che dovrei dire di più ?
Solo che, permettimi, se si presentasse alla Bonelli con una storia di splatter e di ultraviolenza, ferocissima e disturbante, dubito molto che il gruppo editoriale la pubblicherebbe. Un autore deve per forza adattarsi alla casa di distribuzione di ciò che scrive, sennò non esce. O pubblica indipendente.
Se i miei interventi sono troppi o danno fastidio, ok, ne prendo atto. Vedrò di non farli più.
I molti miei post cerco di mettere ironia, cosa che DD avrebbe dovuto insegnare molto bene, ma vedo che non piace o forse sono io a non farla arrivare come dovrebbe. Mi spiace.
Cercherò di essere più stringata e saltuaria e di evitare qualsiasi rapporto di amicizia e di complicità con persone che dividono con me la medesima passione.
Chiudo dicendo che in tutto questo post, non ho messo nemmeno un punto esclamativo.
Spesso li metto ma è il modo di scrivere, che non ha passato di laurea universitaria alle spalle, ma credo tanto cuore e passione in ciò che mette.

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" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer mar 30, 2011 10:12 am 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
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Dogares a prescindere dai tuoi simpatici post quando qualcuno se ne esce con <<il buonismo della Barbato>> l'intera discussione degenera. Non il suo oggetto nei confronti del quale concordiamo tutti ma nella forma; non basta un quote a rivalutare le provocazioni di un giudice ragazzino. Che peraltro fa della sua IGNORANZA DYLANIANA la spada tratta di sangiorgio; chi ammette di sottostimare gente come la Barbato e Medda sarebbe logico si allontani il prima possibile dal fumetto :| si può criticare eccome l'operato di chicchessia anche di Sclavi ma i lapsus freudiani da un soldo bucato pregiudicano la credibilità di una discussione di questo tipo. Ad esempio il dogma dei primi 100 numeri; ah già quello di Sclavi e Chiaverotti non era buonismo :| non sarà un altro lapsus questo continuo citare Twilight? secondo me in Via Buonarroti non sanno nemmeno che è :)


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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer mar 30, 2011 12:11 pm 
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Iscritto il: mer mar 23, 2011 9:06 pm
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Per rispondere alla domanda che da il titolo al topic: sì, vale ancora la pena leggere Dylan Dog. Tra innumerevoli uscite al di sotto della media accettabile qualche numero buono/ottimo esce ancora e sarebbe un peccato non leggerlo. Tralasciando le storie su DYD ci sono molti disegnatori bravissimi e se anche l'occhio vuole la sua parte alcuni numeri sarebbero da prendere solo per le tavole.
Se con il titolo si intendeva "collezionare" invece... Beh, dipende. Si può collezionare sapendo la triste sorte che capita a qualsiasi fumetto seriale, soprattutto dopo 25 anni di onorata carriera. E' normale che i lettori storici lo comprino ancora per l'affetto che li lega al personaggio e si lamentino, giustamente, per la qualità altalenante delle storie... Fossi un nuovo lettore però non lo collezionerei, ma leggerei i numeri che valgono e spenderei i risparmi per altro.
Anche li poi ci sarebbe da discutere a lungo su quali sono i nmeri che valgono da comprare basandosi esclusivamente sui pareri degli altri, ma poi non ne si esce più...

Tra l'altro, una cosa che è venuta fuori leggendo le 11 pagine di topic: smettiamo di raccontare la favoletta che dopo i primi 100 bellissimi numeri di Dylan c'è stato il nulla. Tra i primi 100 numeri di Dylan ci sono moltissimi capolavori, una commistione di fumetto d'autore e fumetto popolare quasi inedita, numeri ottimi/buoni ecc. ma anche molte "porcherie", com'è vero che anche dopo il 100 ci sono numeri che vale assolutamente la pena leggere e che sono superiori a molti numeri del leggendario centinaio!


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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer mar 30, 2011 12:15 pm 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
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Gibbo ha scritto:
Tra l'altro, una cosa che è venuta fuori leggendo le 11 pagine di topic: smettiamo di raccontare la favoletta che dopo i primi 100 bellissimi numeri di Dylan c'è stato il nulla. Tra i primi 100 numeri di Dylan ci sono moltissimi capolavori, una commistione di fumetto d'autore e fumetto popolare quasi inedita, numeri ottimi/buoni ecc. ma anche molte "porcherie", com'è vero che anche dopo il 100 ci sono numeri che vale assolutamente la pena leggere e che sono superiori a molti numeri del leggendario centinaio!


Concordo! Solo che ultimamente aumentano sempre di più le storie mediocri e diminuiscono quelle ottime...

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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer mar 30, 2011 12:23 pm 
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Iscritto il: mer mar 23, 2011 9:06 pm
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Survivor82 ha scritto:
Gibbo ha scritto:
Tra l'altro, una cosa che è venuta fuori leggendo le 11 pagine di topic: smettiamo di raccontare la favoletta che dopo i primi 100 bellissimi numeri di Dylan c'è stato il nulla. Tra i primi 100 numeri di Dylan ci sono moltissimi capolavori, una commistione di fumetto d'autore e fumetto popolare quasi inedita, numeri ottimi/buoni ecc. ma anche molte "porcherie", com'è vero che anche dopo il 100 ci sono numeri che vale assolutamente la pena leggere e che sono superiori a molti numeri del leggendario centinaio!


Concordo! Solo che ultimamente aumentano sempre di più le storie mediocri e diminuiscono quelle ottime...


Esatto, ma come dicevo credo sia la maledizione a cui sono sottoposti tutti i fumetti seriali, mensili e con autori a rotazione!
E' ovvio che la qualità col passare degli anni, in questo caso 25, sia sempre più altalenante...
Quella dei primi 100 numeri per me un "nido" che molti fan si sono fatti per rimanere al sicuro dalle storie odierne, idealizzando e mitizando anche storie che sono tutto tranne che capolavori e/o storie valide.


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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer mar 30, 2011 12:57 pm 
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Iscritto il: lun ago 04, 2008 10:09 am
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Località: Palermo in via dei dylaniati n.666
Pensa che Phoenix, 3x0 e Il sorriso dell'oscura signora (appartenenti al secondo periodo di Sclavi) non hanno nulla da invidiare alle storie pre-cento. Anzi...per certi versi preferisco queste a molte altre di quel periodo.

Sulla qualità delle storie odierne non si discute, tranne qualche raro sprazzo, per il resto c'è il buio totale: mancanza di idee, voglia di stupire il lettore, linea editoriale allo sbando ect ect.., nonostante questo continuo a comprarlo: quei due euro e settanta li spenderei in altre letture, probabilmente più stimolanti, ma non riesco a smettere, ormai è una abitudine (facendo la felicità di Bonelli). Avevo pensato di concludere con il 300, ma credo che continuerò lo stesso, incazzandomi sempre di più e ricordando altrettanto quale razza di fumetto era quel mito di Dylan Dog.

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Nobody talks about the pile (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer mar 30, 2011 1:15 pm 
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Iscritto il: lun gen 18, 2010 10:49 pm
Messaggi: 132
Località: I T A L I A
No... perche' mi hai citato quel nome? E di mattina per giunta... e va bene, addio buoni propositi per la giornata, ti ringrazio Kramer76.
Quando leggo le storie di questa signora ( Medda non l'ho nominato), mi domando sempre piu' spesso: "Sto veramente leggendo una storia di Dylan Dog? Perche' non vi riesco davvero a trovare il genuino orrore dei vecchi albi ma neppure una trama possibilmente non per decerebrati, ne' la curiosità di scoprire cosa stia succedendo che spinge a leggersi il fumetto tutto d’un fiato, meno che mai i vecchi comportamenti da puttaniere del protagonista non mascherati da un paradossale e insensato “innamoramento” per qualsiasi troia che gli capiti a tiro ( solo Sclavi riusciva a rendere credibile la cosa...), dove e' una caratterizzazione realistica dei comprimari, dove sta il vecchio ispettore Bloch che andava a puttane ("Memorie dall’invisibile" docet), Groucho che aveva una vita sociale slegata da quella del protagonista, dove sono le capacità paranormali e l’essere il catalizzatore di esse? Le hanno forse detto "scrivi una storia come se fossi una ragazzina delle medie"? Non penso. La bravura quando e' presente, al limite, a causa di paletti esterni, potra' venire depotenziata ma manterra' comunque la sufficienza, non è questo il caso. Dell’ultimo numero di questa autrice e Stano, ad esempio, non salvo proprio nulla. Esattamente come l’ultimo "speciale annuo". Una sceneggiatrice che usa artifizi elementari per generare finte e sterili “emozioni” a me fa solo ridere. Non c’è complessità, non c’è capacità di caratterizzazione. La Barbato usa scene infantili, per esempio un uccellino che libera il protagonista dai legami di una corda, per poi farlo morire bruciato o ricorre ad un cagnolino malato di tumore e soppresso dalla padrona che lo "ama", per indurre un tipo di compassione forzata nel lettore. Sono tecniche narrative che insultano l’intelligenza di chi se le ritrova davanti. Spesso crea il "cattivo", lo fa antipatico e bastardo e gli contrappone un "buono" simpatico, magari con qualche handicap ( muto e che parla con gli uccellini… patetico). Crea dei binari sempliciotti in cui cerca di incanalare chi la legge. Più in là non riesce ad andare. Ci sono dei grandi scrittori che non fossilizzano mai un personaggio su una figura rassicurante, che spingono il lettore a “riflettere” per capire chi è veramente dalla parte "giusta" e chi no, accorgendosi che alla fine tutto è relativo (i concetti di bene e male). Ci sono scrittori che riescono a farti amare uno che si mangia le persone (Hannibal Lecter) e odiare l’eroe classico. Detto cio', ci sono sicuramente sceneggiatori peggiori di lei, questo e' indubbio. Ormai esiste un abisso qualitativo tra gli attuali professionisti di Dylan Dog e quello che ci si aspetta da un albo di Dylan Dog, che più passa il tempo e meno possibilità ci sono di vederselo colmare. L’unica storia della Barbato che ritengo decente fu quella per un numero fuori serie, non ricordo ora il titolo. Mi sembra che era disegnata da Stano ma chi se lo ricorda… sono cose che cerco di dimenticare di solito.
Il buonismo del "vecchio" Dylan Dog di Sclavi era anni luce piu' genuino, puro, sincero e disinteressato ai fini della storia... comunque sia non era certamente quello dei primi anni della serie. Un protagonista che in storie come la Dama in Nero e' capace di andare a letto con una tizia e una volta che questa viene brutalmente assassinata passa tranquillamente alla femmina successiva nel giro di qualche ora o ti scarica l'intero caricatore della pistola addosso a un cane per salvarsi la pelle ("Una voce dal nulla), non e' propriamente un bravo cristiano.


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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer mar 30, 2011 1:35 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
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una simile galleria di castronerie gratuite merita l'oscar delle pernacchie :lol: estrapolo le quisquilie già determinanti

Cristiano ha scritto:
i vecchi comportamenti da puttaniere del protagonista non mascherati da un paradossale e insensato “innamoramento” per qualsiasi troia che gli capiti a tiro

il Dylan della Barbato è il più tormentatamente casto.

Cristiano ha scritto:
dove e' una caratterizzazione realistica dei comprimari

tanti protagonisti della Barbato sono donne, ecc.

Cristiano ha scritto:
dove sta il vecchio ispettore Bloch

il Bloch della Barbato è un fiore all'occhiello.

Cristiano ha scritto:
Groucho che aveva una vita sociale slegata da quella del protagonista

cioè? :lol:

Cristiano ha scritto:
dove sono le capacità paranormali e l’essere il catalizzatore di esse

se avessi letto una sola storia della Barbato...

IMPAGABILE. :lol:

quanti danni che ha fatto quel numero 100 :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer mar 30, 2011 1:39 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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Kramer, lo faccio notare io o lo fai notare tu che il

Cita:
"buono" simpatico, magari con qualche handicap ( muto e che parla con gli uccellini… patetico).


in questione lo ha creato Sclavi?

(e Birdy manco è stato il primo: prendiamo Johnny Freak, o Gnaghi di Dellamorte Dellamore come ulteriori esempi)

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MessaggioInviato: mer mar 30, 2011 1:40 pm 
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Località: Palermo in via dei dylaniati n.666
Kramer lo sai di essere uno stronzone? :D

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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer mar 30, 2011 3:07 pm 
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Iscritto il: ven set 23, 2005 2:31 pm
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vace ha scritto:
Gran post, lord. E bentornato :)
Solo un appunto: il tuo pensiero si avvicina a quello di tutti gli utenti, non solo di due :D



A volte ritornano... :D
No... dai... comunque è già da un mese che posto, più o meno regolarmente. Non sto là a giudicare le nuove uscite salvo che non mi diano particolarmente fastidio o, viceversa, mi piacciano particolarmente.
Una cosa però mi sentivo di aggiungere. Qua si continua con una ditriba inutile Barbato si/ Barbato no/ Barbato forse/ barbato chissà...
Mi sa proprio di diatriba inutile. Da 15 anni a questa parte il personaggio è snaturato di suo. La Barbato non mi pare che abbia distrutto chissà che nell'indole o nella poetica Dylaniana. Anzi... nel piattume generale privo anche delle caratteristiche e degli stereotipi elementari della serie, è forse l'unica (in proporzione alle storie scritte) insieme a Medda a mantenere alto il livello. E non penso che questo sia molto da discutere. Vuoi per la maggioranza dei forumisti che, presumo, la pensano in modo similare al sottoscritto, vuoi sempre per quella politica di Bonelli (gallina... uova... d'oro...) che praticamente subito gli ha affidato storie celebrative (quando di norma, spettavano più a Ruju che si è trascinato in solitaria la carretta per almeno 5 anni). E se gliel'hanno affidate un motivo ci sarà. Nella loro "accidia organizzativa" di Dyd hanno capito che la Barbato era il massimo che si potevano permettere. Ora che la Barbato si è stufata, hanno ripescato Ruju. tremo al pensiero se si dovesse stufare pure :r: chi metteranno a fare il trentennale :?

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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer mar 30, 2011 3:10 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Breve OT. Continuerò a scrivere i miei pareri su questo forum fin quando non sarò bannata.
Non ho la minima intenzione di stare zitta solo perchè ho idee diverse dalla maggioranza degli iscritti, o da quelli più autorevoli. Non continuo questa discussione perchè ne ho le tasche piene.
Ma in altre cose farò come mi pare. Fin quando potrò. Fine OT.

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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer mar 30, 2011 3:21 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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dogares, chiarisco che se noi moderatori interveniamo non specificando che interveniamo in qualità di moderatori, stiamo solo esprimendo pareri personali, e il fatto che siano in accordo o in disaccordo con i tuoi non significa che tu debba essere bannata, o che ti stiamo rimproverando di qualcosa.

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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer mar 30, 2011 5:40 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Cristiano ha scritto:
No... perche' mi hai citato quel nome? E di mattina per giunta... e va bene, addio buoni propositi per la giornata, ti ringrazio Kramer76.
Quando leggo le storie di questa signora ( Medda non l'ho nominato), mi domando sempre piu' spesso: "Sto veramente leggendo una storia di Dylan Dog? Perche' non vi riesco davvero a trovare il genuino orrore dei vecchi albi ma neppure una trama possibilmente non per decerebrati, ne' la curiosità di scoprire cosa stia succedendo che spinge a leggersi il fumetto tutto d’un fiato, meno che mai i vecchi comportamenti da puttaniere del protagonista non mascherati da un paradossale e insensato “innamoramento” per qualsiasi troia che gli capiti a tiro ( solo Sclavi riusciva a rendere credibile la cosa...), dove e' una caratterizzazione realistica dei comprimari, dove sta il vecchio ispettore Bloch che andava a puttane ("Memorie dall’invisibile" docet), Groucho che aveva una vita sociale slegata da quella del protagonista, dove sono le capacità paranormali e l’essere il catalizzatore di esse? Le hanno forse detto "scrivi una storia come se fossi una ragazzina delle medie"? Non penso. La bravura quando e' presente, al limite, a causa di paletti esterni, potra' venire depotenziata ma manterra' comunque la sufficienza, non è questo il caso. Dell’ultimo numero di questa autrice e Stano, ad esempio, non salvo proprio nulla. Esattamente come l’ultimo "speciale annuo". Una sceneggiatrice che usa artifizi elementari per generare finte e sterili “emozioni” a me fa solo ridere. Non c’è complessità, non c’è capacità di caratterizzazione. La Barbato usa scene infantili, per esempio un uccellino che libera il protagonista dai legami di una corda, per poi farlo morire bruciato o ricorre ad un cagnolino malato di tumore e soppresso dalla padrona che lo "ama", per indurre un tipo di compassione forzata nel lettore. Sono tecniche narrative che insultano l’intelligenza di chi se le ritrova davanti. Spesso crea il "cattivo", lo fa antipatico e bastardo e gli contrappone un "buono" simpatico, magari con qualche handicap ( muto e che parla con gli uccellini… patetico). Crea dei binari sempliciotti in cui cerca di incanalare chi la legge. Più in là non riesce ad andare. Ci sono dei grandi scrittori che non fossilizzano mai un personaggio su una figura rassicurante, che spingono il lettore a “riflettere” per capire chi è veramente dalla parte "giusta" e chi no, accorgendosi che alla fine tutto è relativo (i concetti di bene e male). Ci sono scrittori che riescono a farti amare uno che si mangia le persone (Hannibal Lecter) e odiare l’eroe classico. Detto cio', ci sono sicuramente sceneggiatori peggiori di lei, questo e' indubbio. Ormai esiste un abisso qualitativo tra gli attuali professionisti di Dylan Dog e quello che ci si aspetta da un albo di Dylan Dog, che più passa il tempo e meno possibilità ci sono di vederselo colmare. L’unica storia della Barbato che ritengo decente fu quella per un numero fuori serie, non ricordo ora il titolo. Mi sembra che era disegnata da Stano ma chi se lo ricorda… sono cose che cerco di dimenticare di solito.
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Ma è uno scherzo? :o

Te non hai mai letto un albo della Barbato. Seriamente.


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MessaggioInviato: mer mar 30, 2011 5:51 pm 
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Iscritto il: gio mag 06, 2010 7:48 pm
Messaggi: 1492
Località: Caserta
Mi chiedo davvero come qualcuno capace di "ragionamenti" così superficiali riesca ad apprezzare questo fumetto :o


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