POSSIBILI SPOILER
L' idea non è male, ma si svolge in modo troppo prevedibile e si limita a fare riferimento, senza aggiungervi nulla, alla visione kafkiana degli inferni ideata da Sclavi.
La sceneggiatura è nel complesso fluida, ma i dialoghi sono altalenanti (buoni quelli fra Dylan e Bloch, stucchevoli il monologo-spiegone dell' assassino che opera e altri passaggi come i pensieri banalissimi del medico prima che lo uccidano) e alcune sequenze sembrano messe lì per riempire le pagine (Dylan che assiste al suo funerale) o sono troppo poco convincenti (i due poliziotti che non notano il coltello nella schiena del tizio nè il cadavere della moglie nella vasca
).
Un passo indietro rispetto alla media delle avventure firmate Gualdoni, che finora aveva quasi sempre sfornato piacevoli episodi caratterizzati da sorprese e cambi di prospettiva e che qui si attesta non oltre l' "accettabile".
I disegni di Cossu sono ben curati, ma evidentemente questo disegnatore, noto e ammirato anche fuori dai confini nazionali, non è mai riuscito a mettersi a proprio agio sulle pagine dell' indagatore dell' incubo.
Soggetto: 6-
Sceneggiatura: 6-
Disegni: 7
Sul resto dei contenuti sono d' accordo con chi si è espresso prima di me: nell' almanacco essi dovrebbero avere la stessa importanza della storia, invece aggiungono poco al volume, con la solita accozzaglia delle uscite horror d' annata (io citerei meno film, libri eccetera ma cercherei di descriverli in modo più interessante e cercando di creare vero interesse sul prodotto) e i dossier che, se talvolta contengono lavori molto interessanti, nel volume di quest' anno hanno aggiunto molto poco ad argomenti già triti e ritriti.