Cravenroad7

Una delle mie preferite. Grande Sclavi che si ispira al Silenzio degli Innocenti ma che riesce come al solito a metterci il suo tocco personale e geniale! Casertano al top, secondo me è la storia che ha disegnato meglio in assoluto e scusate se è poco, i suoi disegni riescono a mettere i brividi

Quello era un periodo in cui veniva tutto bene. E' vero che l'albo prende molto spunto da "Il silenzio degli innocenti", però è un fatto voluto, e soprattutto riuscito
Questo albo è uno di quelli che si ricordano, è uno di quelli a cui danno un seguito.
A proposito del seguito, non mi piace mai, in generale. Non solo per quanto riguarda Dylan Dog. Ci sono delle eccezioni, questo è vero, ma in genere mi sanno sempre di minestra riscaldata.

Ciao

Anche per questo fantastico numero mi pregio di postare alcune vignette tratte dalla tavola originale della mia collezione.
Per la gioia di tutti gli appassionati del grande Giampo ed in particolare di Raul
Ci sono tutti i protagonisti







Naturalmente se tra tutti i forumisti che possiedono un castello ce ne fosse uno interessato potrei accordarmi con lui per organizzare nelle segrete oppure in un'ala abbastanza capiente (ho molte opere come potete vedere dai miei post) una benedetta mostra con il mio materiale.
Che soddisfazione sarebbe visto che le istituzioni dovendo fare tagli ai conti pubblici non possono permettersi di farmela organizzare nella mia città per il momento, è solo arte questa

Magnifiche, Corte! :O

Da estimatore da sempre del lavoro di Casertano, vedere a dimensione così grande queste tre sublimi vignette e ammirarne nel dettaglio l'efficacia e la freschezza del nero messo a pennello secco è quasi una esperienza mistica XD. Stupende.
Una delle tavole che ruberei all'istante dalla tua collezione..!!!
RC

Delle vignette davvero sublimi.

Corte, ribadisco l'invito a mettere a disposizione parte dei tuoi materiali per il wikidyd. Fai sapere a me o a Mirco tramite un messaggio privato. Possiedi cose davvero stupende e sarebbe bello poterle mettere in condivisione.

Grazie per l'invito se ne può parlare, ma ora la mia priorità  sarebbe quella di trovare un sito adeguato per farla fisicamente e non online (che sto già  condividendo nel mio topic ).

Le mie 100 storie preferite di Dylan Dog : posizione n°68



Il cervello di Killex , mensile n°80, maggio 1993

Testi di Tiziano Sclavi
Disegni di Giampiero Casertano

Cos'è l'anima? Si può toccare, vedere, catturare? Questa è l'angosciosa domanda che perseguita il dottor Christopher Killex, spingendolo a cercare una risposta oltre ogni limite. La sua ricerca lo ha portato dritto dritto nella tana della follia più nera, a vivere tra le pareti imbottite di un manicomio. La lobotomia è l'unica soluzione per la sua mente malata, ma, dopo l'operazione, qualcosa è andato smarrito. Che fine ha fatto il cervello di Killex?

L'incipit (Dylan e i trascorsi) e l'intro di un personaggio come Joy Freeman sono indicativi di uno degli albi sclaviani che più mirano al sodo del thriller politico medico legale, serratissimo come Oltre la Morte n°88, Zed n°84, Doktor Terror n°83 e soprattutto Johnny Freak n°81 al di là dei risultati più o meno ottimali. Il cervello di Killex è ancora un malloppo che gratifica la media ergo formidabile prova di Casertano (nel dettaglio le chine). Peraltro Joy nettamente più credibile dell'avvocatessina Lee Riker dall'altrettanto impresentabile Cattivi pensieri n°138; anche in virtù della bella scena finale. Quella scena offre secrezioni del Killex-show, un'onesta sequela di melodramma dal consapevolissimo splatter: anche se il carisma sprizza a sprazzi e più che altro si alternano schizofrenie (la ricerca dell'anima?!) e sciacallaggi (gli anatomisti) del capolavoro omaggiato di Harris/Demme si avverte il medesimo effetto-membrana tra crudeltà e savoir faire oltre che palesi citazioni (colloqui, ambulanza, scuoiamenti). Quindi il tete-a-tete e la cartolina con Killex in impermeabile che si allontana nella strada valorizzano persino la banalissima soluzione "c'est l'amour". Un tesoretto scialacquato scelleratamente in Il ritorno di Killex n°129 esempio di Sclavi dalle palle piene del periodo post-Phoenix, uniche consolazioni il prologo folgorante by Roi e la fantastica cover.

Un buon albo che riesce a generare un buon climax grazie ad un meccanismo tanto vecchio quanto efficace: volta per volta viene presentato un personaggio che potrebbe essere l'assassino (prima il dottore bob, poi l'avvocatessa, poi lo stesso killex attraverso il controllo della mente) e subito dopo viene mostrato qlcs che scagiona quel personaggio (il carcere o la confessione sotto ipnosi), per ritrovarci alla fine in una sola stanza con tutti i possibili colpevoli che dicono la loro in modo che il lettore possa avere chiarezza di ciò che è successo. Killex è un nemico quasi perfetto (premetto che il sequel non l'ho letto) e la sua caratterizzazione eccellente da un contributo essenziale all'albo, è il suo istinto omicida, la sua fuga, il suo passato che dettano il ritmo dell'intero album; dylan mi è piaciuto un po' meno soprattutto nel finale a tratti un po' mieloso. Alcune scene fanno anche sorridere come qll del processo o qll delle tre botte consecutive alla testa. Il finale che ti lascia con un po' di ??? è altrettanto squisito. Voto: 7,5 - 8

I miei 100 momenti topici di Dylan Dog: posizione n°89



Killex interrompe Dylan e l'avvocatessa di soppiatto in Il cervello di Killex n°80.

albo davvero inquietante e molto splatter.... all'epoca in cui lo lessi mi turbò molto sarà che facevo le medie e sarà che per me è troppo sanguinolento.... insomma uno dei pochi dylan che mi ha fatto impressione
SOGGETTO:7
SCENEGGIATURA:8
DISEGNI:6,5

Non ricordo da quanti anni non rileggevo questa storia, complice anche il fatto che, per ragioni di spazio, ho dovuto mettere i miei Dylan Dog in "seconda fila" nello scaffale, essendo un fumetto che non acquisto più.

Alcune scene restano indimenticabili e spaventose, come la prima fuga di Killex e l'operazione a paziente sveglia...
E Killex rimane uno dei cattivi più "tosti" della Bonelli (se la gioca con Johnny Dark, sempre di Dylan Dog... altro che Marsden di Dampyr!).

Infine Casertano: beh, definirlo una leggenda vivente non mi pare esagerato (specie da quando ho recuperato "Totentanz" ).

Un capolavoro indiscutibile del magico duo Sclavi-Casertano che tanto ci hanno regalato nei primi 7 anni di vita dell'Indagatore dell'Incubo!
Votato ottimo senza nemmeno pensarci!!!

accettabile.