Nyarlathotep ha scritto:
Comunque puoi aggiungere (in ordine sparso) anche Giorgio Albertazzi, Luigi Pirandello, Gabriele D' Annunzio, molti Futuristi (Marinetti, Funi), Ezra Pound, Julius Evola, Anselmo Bucci, Emilio Malerba, Achille Funi, Ubaldo Oppi, Leonardo Dudreville. Per adesso mi vengono in mente questi.
Sostanzialmente sono figure vicinisse al Fascismo, se è questo che s' intende con "di destra".
OT: Se penso a tutti gli uomini che ebbero a parlare in termini positivi del Fascismo e di Mussolini, mi viene alla mente solo la frase di Eraclito
“Non troverai mai la verità
se non sei disposto ad accettare
anche ciò che non ti aspettavi”"Noi non condividiamo il parere di quanti intendono condannare ogni azione fascista sotto la generica condanna della violenza, anche se assume l'apparenza di aggressione, è in realtà una violenza difensiva, cioè legittima"
Alcide De Gasperi, (7 Aprile 1921)
“Mussolini è un uomo meraviglioso, sta lavorando per la grandezza della Nazione. E’ fascista perché è italiano , non fa che tentare di correggere le manchevolezze impresse nel carattere degli italiani dalle vicissitudini della loro storia"Chamberlain - Ministro degli esteri inglese
"Nel '31, dopo un viaggio a Roma, Gandhi dichiarò che le riforme fasciste lo attiravano, che il Duce era animato da un amore infiammato per il suo popolo e che godeva dell' appoggio della gran massa degli italiani. Il fascismo era deciso e talora violento , ma siccome la violenza è alla base della società occidentale, le riforme di Mussolini sono degne di uno studio imparziale. La violenza è preferibile alla viltà. I vili che preferiscono la fuga sono colpevoli di violenza mentale. Molto meglio vedere l'India ricorrere alle armi per difendere il suo onore".
Unico motivo del viaggio in Italia era quello di conoscere il Duce, del quale si professava ammiratore proclamandolo “il salvatore e rinnovatore della sua Patria” (Storia Illustrata - giugno 1983-n°307) fece dichiarazioni di elogio al Duce ed al Fascismo in L’Italia settimanale , n°23 – anno III- 15 –6-1994 - M. K.
"Ai socialisti italiani… avete perduto l’unica carta seria: l’unico uomo che avrebbe potuto fare la rivoluzione sul serio”.
Trotski“E Mussolini, perché l’avete perduto? Male, molto male . E’ un peccato, era un uomo deciso che avrebbe portato i socialisti alla vittoria”
Lenin“Folle, Gerarchi e Mussolini erano infinitamente migliori delle cose di oggi”
Pier Paolo Pasolini su ARCHITRAVE , periodico dei GUF.
Romano Bilenchi, scrittore, comunista
Collabora alla stampa fascista, è mussoliniano... autore di "
Fascismo e Bolscevismo" scrive l’articolo "I nemici della Rivoluzione" su Critica Fascista, 1-11-36. Più tardi approdato al comunismo ricordò a Togliatti: ” Ma io sono stato fascista” e quello di rimando gli rispose: “Tutti siamo stati fascisti"
L'attuale Presidente della Repubblica Italiana, tale Giorgio Napolitano, che ha commentato entusiasticamente l'invasione armata della Libia per portare pace e democrazia non solo aveva fatto lo stesso quando i sovietici invasero l'Ungheria nel 1956; ma ancor prima, nel 1941, sul giornale degli universitari fascisti, cui ebbe accesso da giovane "promessa" sedicenne, così commentava l'entrata tedesca in Russia:
"L'Operazione Barbarossa civilizza i popoli slavi: dato che il nostro sicuro Alleato [è] lanciato alla conquista della Russia vi è la necessità assoluta di un corpo di spedizione italiano per affiancare il titanico sforzo bellico tedesco, allo scopo di far prevalere i valori della Civiltà e dei popoli d'Occidente sulla barbarie dei territori orientali.”
(Giorgio Napolitano - "BO' ", Luglio 1941, giorn. univ. del GUF di Padova)