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#18/S La scelta
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MessaggioInviato: dom ott 03, 2004 2:52 pm 
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Iscritto il: mar nov 11, 2003 2:50 am
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Galvez recensore di UBC?
d'accordo, da oggi in poi saprò con chi prendermela!!<img src=icon_smile_wink.gif border=0 align=middle><img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>


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MessaggioInviato: dom ott 03, 2004 3:09 pm 
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Iscritto il: gio ago 21, 2003 11:17 am
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<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
Dylan era il mistero più grande nelle sue storie.
<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Appunto <img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>

Quale spazio rubato più grande della sottrazione del mistero? Ma vogliamo scherzare, triss? <img src=icon_smile_wink.gif border=0 align=middle>

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
Tra l'altro, se la scelta della Barbato è di rendere più reale Dylan, non possiamo dirle di no.
<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Non possiamo <b>che</b> dirle di no. Perchè è una scelta che non può che banalizzare il personaggio. E' una scelta che l'ha già banalizzato.

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
E questo perché nessuno, dico NESSUNO, dopo gli albori, era riuscito più a "solleticare" questa immaginazione.
<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

L'immaginazione è stata "artificialmente" solleticata con una parata di stelle dal passato. E' fin troppo facile solleticare l'immaginazione facendo leva sui personaggi più capaci di suscitare emozioni e ricordi. Banalizzandoli, però, e chiudendo le porte all'ulteriore immaginazione autonoma del lettore.

V.


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MessaggioInviato: dom ott 03, 2004 3:14 pm 
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Iscritto il: gio ago 21, 2003 11:17 am
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<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
Galvez recensore di UBC?
d'accordo, da oggi in poi saprò con chi prendermela!!<img src=icon_smile_wink.gif border=0 align=middle><img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>


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<img src=icon_smile_wink.gif border=0 align=middle>

Mi sembra di non aver mai avuto il piacere di parlare di voi fratelloni <img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle> (né avrò il piacere in futuro, se continuerete a disegnare sceneggiature di Nizzi visto che i <b>suoi</b> Tex non li leggo più), però del vostro lavoro non avrei potuto che dirne bene: ovvero la verità <img src=icon_smile_wink.gif border=0 align=middle>

V.


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MessaggioInviato: dom ott 03, 2004 9:52 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
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A questo punto mi chiedo: se è fin troppo facile risolleticare la fantasia dei lettori con personaggi passati, perché gli altri non l'hanno mai fatto? Perché erano più professionisti? E, inoltre, quale sarebbe il modo di "svegliare" il lettore? Che tipo di storia, concretamente parlando, bisognerebbe ordire? Va bene la serialità alla Ruju? Quale storia "speciale" si può concepire che gli autori stiano trascurando per occuparsi dello spazio immaginativo del lettore?
Sono domande insidiose, ma richiedono una spiegazione molto empirica e molto poco metaforica. Che si fa?
Si scrivono albi tipo Notti di Caccia, tipo il Druido o Safarà o il Grande Sonno? è giusta questa linea?
Oppure si reinventa un futuro? O, ancora, si riesuma il passato per annebbiarlo?
O, senza mezzi termini, si continua come si è fatto dal n.123 al 199?
Periodo buio, IMO.
La sottrazione del mistero....
Ma dal n.100 dov'era più il mistero?
Come ritornare a quel mistero?
Te l'ho detto: avrei preferito un passato nebbioso ma non assente. Tipo Storia di Nessuno.
Ma adesso?
Dimmi concretamente cosa si deve scrivere, cosa bisogna toccare e su quale linea empirica procedere, per riesumare Dylan Dog?
Scusa, lo so che non sei un autore, ma avrai almeno una seppur vaga idea o un albo-simbolo che possa permettermi di comprendere quale sia la strada da tracciare.

Scusami se insisto su questo punto, ma voglio capire se davvero c'è qualcosa che mi è sfuggito e che poteva essere meglio di quanto questo Speciale è riuscito a ri-realizzare.

Edited by - triss on 10/03/2004 22:00:45


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MessaggioInviato: lun ott 04, 2004 8:34 am 
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Iscritto il: gio ago 21, 2003 11:17 am
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<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
A questo punto mi chiedo: se è fin troppo facile risolleticare la fantasia dei lettori con personaggi passati, perché gli altri non l'hanno mai fatto?
<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

A questo non ho, ovviamente, risposta. E neppure, non avendo dati, esprimo giudizi.

Mi limito ad essere contento che non l'abbiano fatto non avendo, evidentemente, storie di spessore da scriverci.

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>E, inoltre, quale sarebbe il modo di "svegliare" il lettore? Che tipo di storia, concretamente parlando, bisognerebbe ordire? Va bene la serialità alla Ruju? Quale storia "speciale" si può concepire che gli autori stiano trascurando per occuparsi dello spazio immaginativo del lettore?<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Si potrebbe cominciare dal non restringerli.

La cosa più bella - più vera e solo raggio di speranza - dello speciale è il finale, nel quale Paola Barbato ci ricorda (ma spero ricordasse soprattutto a se stessa) che Dylan Dog è nato per narrare storie. Ovvero per *stimolare* la fantasia del lettore. Non per farla ripiegare su se stessa.

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>Oppure si reinventa un futuro? O, ancora, si riesuma il passato per annebbiarlo?<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

La linea esisteva, feconda abbastanza da durare all'infinito: Dylan Dog è un costrutto simbolico, che è stato usato da Sclavi per filtrare, rielaborare la realtà, ricostruirla attraverso l'esposizione di un universo psicologico di paure. Nel rispetto delle caratteristiche del personaggio, questo è qualcosa che un autore può continuare a fare pur con una sensibilità diversa da quella di Sclavi. In modo diverso, chiaramente, ma senza cambiare i caratteri costitutivi del personaggio.

Questo è Dylan Dog, il Dylan Dog che ha costruito il suo successo su quella sensibilità (sclaviana), umana e letteraria. Questa è la sua identità. Se questa identità è preservabile nella diversità di interpretazione, bene, se invece non è possibile, se esistono veti a certi tipi di storie, allora Dylan Dog si riduce a un logo su una testata, e sinceramente non mi interessa più.

So benissimo che nei fatti è quanto si è progressivamente realizzato negli ultimi anni, ma passare dai fatti ai principi sarebbe un passo decisivo.

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
Ma adesso?
Dimmi concretamente cosa si deve scrivere, cosa bisogna toccare e su quale linea empirica procedere, per riesumare Dylan Dog?
Scusa, lo so che non sei un autore, ma avrai almeno una seppur vaga idea o un albo-simbolo che possa permettermi di comprendere quale sia la strada da tracciare.
<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Spero che ora ti sia più chiaro cosa intendessi.

Un albo simbolo dici... qualcosa di diverso, in realtà, dall'albo più apprezzato. Ma proprio perchè è un filtro simbolico DD è sfuggente su questo piano. Può essere un buon simbolo Golconda o Dopo mezzanotte. Come Storia di nessuno. Forse migliori simboli di Memorie dall'Invisibile (buono per altri versi). Ma buoni simboli tutti, direi. Come altre storie nelle quali Sclavi ha esplorato, giocandoci, esorcizzandole, con paure più o meno manifeste, sue e nostre.

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
Scusami se insisto su questo punto, ma voglio capire se davvero c'è qualcosa che mi è sfuggito e che poteva essere meglio di quanto questo Speciale è riuscito a ri-realizzare.
<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Tra quanto scritto qui e nella rece spero di averti chiarito; vado cmq a riassumere: emozioni facili, restringimento dell'orizzonte fantastico del lettore, rischio concreto di snaturamento del personaggio. In una storia scritta bene, ribadisco per l'ennesima volta, e che dimostra che Paola Barbato è ben avviata a raggiungere una scrittura finalmente più fumettosa e fluida.

V.


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MessaggioInviato: lun ott 04, 2004 2:05 pm 
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Iscritto il: gio mag 27, 2004 4:36 pm
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Ho dato una veloce lettura a questa discussione e non ne ho capito il senso... Non ho capito nemmeno perchè è scoppiato tutto questo... Mi sembra stupido discuterne oltre anche perchè ognuno ha espresso le sue opinioni ed è inutile insistere per far cambiare parere ad una persona che, a modo suo, ha ragione...
E' vero che Paola ha distrutto le fantasie dei lettori, ma ce ne ha regalate anche altre (per alcuni migliori, per altri peggiori) rimediando al suo sbaglio e scrivendo una storia fluida e godibile...

P.S. Mi mancano solo 10 post per diventare Indemoniato (se mi concedete il gioco di parole)!!!!

__________
La vita è ciò che succede mentre programmiamo il futuro...
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Strana malattia il razzismo: colpisce i bianchi, ma uccide i neri...
Albert Einstein


Edited by - Astaroth on 10/04/2004 14:07:20


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MessaggioInviato: lun ott 04, 2004 5:53 pm 
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Iscritto il: mer dic 03, 2003 2:18 pm
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A volte ritorno... :) ciao a tutti

La storia è degna di uno "speciale", ed è una storia che solo un autore-lettore di dylan dog avrebbe potuto fare.
Si è detto più o meno tutto, la parte iniziale non è stata la più azzeccata, secondo me, per vari motivi... primo fra tutti non mi piacciono le storie già iniziate e senza logica (amber e compagnia bella sul tetto? come quando e perché?), e non mi piace quando si portano in vita personaggi non dichiaratamente morti, ma considerati tali.
Ma penso che una alternativa migliore non ci sarebbe stata, quindi va bene così.

La storia è una di quelle che mi fa impazzire... quando ho a che fare con i "se" e con i "ma", mi ci diverto un casino. Così come mi sono divertito nel film "The Butterfly effect" ("Dicono che il battito di una farfalla nell?oceano Pacifico possa provocare una tempesta nell?Atlantico"). Per questo l'ho apprezzata tantissimo.

Per la discussione che è nata, non ne vedo il motivo:
questo è un albo speciale, e gli speciali dovrebbero essere tali, senza intaccare "la storia di dylan dog", perché devono essere a sé stanti (infatti sono quelle "missioni speciali" che proiettano dylan in altre dimensioni). Questo Albo però è riuscito a stuzzicare la storia senza scolpirla e definirla... questa è una prerogativa degli albi di anniversari.
Non è stato svelato nulla, se non i possibili futuri dei vari personaggi... non penso ci abbia tolto la possibilità di far lavorare la fantasia, visto che per ogni albo, o quasi, è sempre in agguato un "se", in ogni pagina... senza contare che possiamo sbizzarrirci con la nostra vita o con ciò che ci accade intorno.

Più in generale sono dell'opinione che un qualsiasi personaggio debba avere una sua storia e un suo passato, mi piace quando un autore ce la svela (o inventa).
Ma anche se non dovesse piacere, non capisco dove sia il dramma, visto che il 90% gli albi sono isolati, senza alcun riferimento al passato. Non penso vengano letti con meno fantasia... anzi, dopo il numero 200 mi soffermo di più a pensare all'amicizia tra Bloch e Dylan, o Groucho e Dylan. Ora so perché Bloch non riesce a dire di No a Dylan, e so perché Dylan non riesce a cacciare a pedate Groucho dopo una freddura di troppo, prima invece lo consideravo un assioma: è il loro ruolo e basta... sarà che ho la fantasia di una lucertola, ma l'apprezzo... fortunatamente gli autori pensano anche a noi lettori sprovvisti di immaginazione, senza demolire chi vuol farla eruttare come un vulcano (ma scusate, a quel punto fate richiesta di essere autori :)).



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"Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza"


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MessaggioInviato: lun ott 04, 2004 5:58 pm 
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Iscritto il: gio mag 27, 2004 4:36 pm
Messaggi: 3479
Bravissimo!!!! Hai detto quello che io non sarei riuscito a dire da qui ad un milione di anni!!!! Hai perfettamente ragione, Paola non ha distrutto un bel niente, anzi ha stuzzicato ancora di più la nostra fantasia creandoci nuovi "se" e "ma"...

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MessaggioInviato: lun ott 04, 2004 6:40 pm 
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Iscritto il: mer lug 16, 2003 2:10 pm
Messaggi: 6604
<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
Così come mi sono divertito nel film "The Butterfly effect" ("Dicono che il battito di una farfalla nell?oceano Pacifico possa provocare una tempesta nell?Atlantico"). <hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>
bellissimo, ne avevo parlato nel thread del cinema mesi fa...

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"Non importa che tu vinca o perda.... purchè tu vinca!!" Vince Lombardi, coach dei Green Bay Packers, campioni NFL 1967 e 1968


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MessaggioInviato: lun ott 04, 2004 9:55 pm 
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Iscritto il: gio feb 20, 2003 1:52 pm
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Juan Galvez è forse un po' irruento e anch'io non condivido appieno i suoi ragionamenti, però in parte sono anche i miei. La Barbato sta facendo suo il personaggio, ciò comporta dei rischi, sarete tutti d'accordo.
Ora, sono felice che alla maggior parte delle persone piaccia questo Dylan Dog e sono anche convinto che sia giusto che se si vuole continuare a scrivere Dylan DOg gli autori nuovi se ne debbano appropriare. Semplicemente a me non piace tanto, e Juan Galvez con le sue parole ne ha sintetizzato alcuni dei motivi.
Appena ho un po' di tempo raccolgo le idee e provo a scrivere un post un po' più articolato dicendo quello che condivido delle idee di Galvez e quello che ci aggiungo di mio.

Ciao Oak!

p.s. scusate, lo so che questo post è odioso, dico che non mi piace una cosa e non ne do il motivo, ma adesso non ho proprio la testa per ragionamenti seri...



Edited by - Oak on 10/04/2004 21:56:50


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MessaggioInviato: lun ott 04, 2004 10:52 pm 
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Iscritto il: gio ago 21, 2003 11:17 am
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<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
(...)(amber e compagnia bella sul tetto? come quando e perché?)<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Ha una qualche importanza ai fini della storia? No, quindi perchè perdere tempo a spiegare qualcosa che non ha nessuna necessità di essere spiegato :-)

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
Per la discussione che è nata, non ne vedo il motivo:
questo è un albo speciale, e gli speciali dovrebbero essere tali, senza intaccare "la storia di dylan dog", perché devono essere a sé stanti (infatti sono quelle "missioni speciali" che proiettano dylan in altre dimensioni).
<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Tanto a sè stanti da essere una parata dei "divi" della serie regolare? :-). Più che uno speciale, è un albo celebrativo.

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Più in generale sono dell'opinione che un qualsiasi personaggio debba avere una sua storia e un suo passato, mi piace quando un autore ce la svela (o inventa).<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Dipende come questo avviene. E soprattutto se è qualcosa che arricchisce o diminuisce il personaggio. Non oso pensare a una storia che sveli chi siano i genitori di Diabolik :-\. Mentre "Diabolik, chi sei?", a suo tempo rese il mistero ancora più affascinante, pur svelando moltissimo della vita del personaggio.

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
Ma anche se non dovesse piacere, non capisco dove sia il dramma, visto che il 90% gli albi sono isolati, senza alcun riferimento al passato. <hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Appunto, la forza e il fascino di DD sono esattamente in questo: dargli un passato "reale" vorrebbe dire limitarlo. Ma questo è solo un rischio eventuale, per ora.

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
Non penso vengano letti con meno fantasia... anzi, dopo il numero 200 mi soffermo di più a pensare all'amicizia tra Bloch e Dylan, o Groucho e Dylan. Ora so perché Bloch non riesce a dire di No a Dylan, e so perché Dylan non riesce a cacciare a pedate Groucho dopo una freddura di troppo, prima invece lo consideravo un assioma: è il loro ruolo e basta... <hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Eh già, prima dovevi riempire tu quel "vuoto", ora qualcuno l'ha fatto per te :-)

V.


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MessaggioInviato: lun ott 04, 2004 10:54 pm 
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Iscritto il: gio ago 21, 2003 11:17 am
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<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
Bravissimo!!!! Hai detto quello che io non sarei riuscito a dire da qui ad un milione di anni!!!! Hai perfettamente ragione, Paola non ha distrutto un bel niente, anzi ha stuzzicato ancora di più la nostra fantasia creandoci nuovi "se" e "ma"...
<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Sì, ma quali? I "se" sono stati tutti stabiliti.

V.


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MessaggioInviato: lun ott 04, 2004 10:56 pm 
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Iscritto il: gio ago 21, 2003 11:17 am
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<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
Ho dato una veloce lettura a questa discussione e non ne ho capito il senso... Non ho capito nemmeno perchè è scoppiato tutto questo... <hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Forse perchè questo è un forum e su un forum si discute? :-)

V.


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MessaggioInviato: lun ott 04, 2004 11:28 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
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EHEHEHEH, eh già, si discute sì!
Cmq quali "se" e quali "ma"?
Per es.: e se Dylan non avesse accettato l'incarico di Sybil (n.1) come avrebbe incontrato Xabaras?
E se uno dei "se" fosse in realtà qualcosa che egli sta già vivendo e che non è il vero "se"?
E se la morte fosse un "se" e gli avesse mostrato quei "se" per dimostrargli che esiste anche la scelta di non fare, come Dylan stesso ha capito?
Quante cose si potrebbero "non" fare? E farle in un determinato momento invece che in un altro? Le scelte diventerebbero infinite come i pensieri stessi dell'uomo. Attimo dopo attimo esiste sempre un "se".
E se non si fosse mai innamorato di Lillie?
E se Bree, in realtà, fosse guarita inaspettatamente?
E se... esistesse un secondo passato da scrivere?
E se Dylan non avesse comprato il maggiolone, che macchina avrebbe?
Potenzialmente, i "se" possono essere talmente tanti da riaprire un varco non indifferente.
I "se" aperti sono Murray e Amber.
Un "se" aperto è la Barbato!
Su una cosa sono d'accordo con Galvez. La Barbato tende molto ad essere conclusiva, anche nelle sue storie normali. In questo senso, colpisce con la sua storia ma non lascia finali aperti, a parte qualche rara eccezione.




Edited by - triss on 10/04/2004 23:33:33


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MessaggioInviato: mar ott 05, 2004 7:43 am 
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<BLOCKQUOTE id=quote><font size=1 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
Cmq quali "se" e quali "ma"?<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Be', ovviamente si intende quelli trattati nell'albo ;-)

Che vengono tutti chiusi: nella testa del lettore. Gli altri, è ovvio, restano aperti, e ci mancherebbe.

V.


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