dogares ha scritto:
Lucio Battisti.
Questo lo dicono quelli di destra, vorrei trovarne una conferma che non sia il fatto che i fascistelli catano 'mare nero'.
Per il resto, l'arte intrinsecamente non è di sinistra nè di destra.
Però, oltre ai vari motivi storici che in italia hanno portato a un'egemonia culturale della sinistra, c'è un motivo per cui la maggior parte degli artisti tende a essere di sinistra.
Nel concetto stesso di sinistra c'è il voler riformare/rivoluzionare la società, obiettivo ambizioso e impegnativo, mentre la definizione di destra è il volerla conservare, o comunque modificarla in maniera più pragmatica e meno utopistica.
E allora è pure normale che l'artista/poeta sia più portato a identificarsi nel sognatore utopista che vuole cambiare il mondo, mentre invece l'approccio pragmatico tende ad attirare altre categorie di persone (per esempio se si va a vedere le facoltà ce ne sono molte a maggioranza schiacciante destrorsa).
Poi ovviamente è un discorso molto generale che ha notevoli eccezioni e controeccezioni, a seconda del tipo di artista di cui parliamo (per esempio un poeta che canta la nostalgia per epoche passate potrebbe essere più vicino a una destra reazionaria), e del contesto politico in cui l'artista si muove (in un regime totalitario comunista la ribellione al potere verrebbe incarnata più dalla destra che dalla sinistra).
(c'era già un topic aperto da Andrea, ma non lo trovo in giro... mi sa che è andato persoal passaggio di forum)