Cravenroad7

Allora, intervengo rigorosamente a gamba tesa con il solo scopo di fare polemica (sì, lo ammetto) e non sul nucleare in particolare. Ma comunque devo dire che dogares sta rappresentando molto bene anche il mio pensiero.

Voglio sottolineare che questo:

E' (secondo me) il motivo principale della "mediocrità italiana" che taluno citava in talaltro topic di questo forum.
Non Berlusconi e le mignotte, non i programmi in televisione con i culi e le lacrime, ma QUESTO.
Il senso di inferiorità nei confronti del 99% del resto del mondo, l'atteggiamento da "eh, ma tanto che vuoi farci, noi italiani sappiamo solo fare da mangiare e fare all'ammmmmore", l'ipocrisia di chi, quando parla degli "italiani", gli italiani sono sempre gli ALTRI.

E non lo dico da patriottico, perché in realtà non lo sono (anche se devo dire che per tanti versi l'Italia mi piace...ma d'altronde è il posto in cui vivo da sempre), ma da chi inorridisce davanti ai soliti stereotipi sugli italiani e, soprattutto, quando sono gli italiani stessi a sbandierare questi stereotipi!

Perché di Ingegneri Nucleari e di Fisici che studiano nel settore italiani ce ne sono eccome. E sono anche bravi, perché DEVONO essere bravi, perché vanno a lavorare all'estero dove devono competere con ingegneri che si sono formati a contatto con la realtà che studiano, in paesi in cui il nucleare esiste e dove le attrezzature a disposizione degli studi sono molte di più che qui in Italia. E riescono comunque a lavorare e a farsi apprezzare, pur partendo in svantaggio rispetto ai loro colleghi di altri paesi.
E il fatto che le università italiane che offrono questi corsi siano poche dipende esclusivamente dal fatto che l'offerta lavorativa è poca, non dipende dal fatto che siamo italiani e ci piace la pasta.

Poi ci arrabbiamo per le prese per il culo a base di "pizza, baffo nero e mandolino".
Facciamoci crescere una spina dorsale e iniziamo a far vedere che siamo capaci di fare anche qualcosa di buono e vedrete che le cose cambieranno.

@dogares.
prima di rispondere al resto vorrei soffermarmi su un punto che è, a mio modo di vedere, dirimente.
vuoi incenerire le scorie radioattive? dove, di grazia?
conosci qualche inceneritore che lo faccia?
che c'entrano i rifiuti chimici tossici, la gomma la plastica, le vernici i fertilizzanti? vuoi incenerire scorie nucleari con rifiuti chimici (dizione per dire tutto e niente) e il resto?
quale grande paese europeo o anche extraeuropeo procede nella modalità da te evidenziata?
Grazie.

Raven, lo sai bene che le cose importanti in Italia sono gestite da incompetenti.
Vedi i crolli di Pompei, vedi i rifiuti a Napoli.
L'apparato statale/chi per esso ha gestito malissimo la ricostruzione dell'Aquila e non è tuttora capace di raccogliere e smaltire un po' di spazzatura in Campania. E questi stessi dovrebbero gestire le centrali nucleari? Ma per carità!
Che poi ci siano eccellenze in Italia è fuori discussione (anche se di ingegneri nucleari ne abbiamo pochini tuttora) ma tanto poi comandano i soliti noti che rovinano l'Italia.

Ma infatti il problema non è la bravura degli ingegneri nuculari, il problema semmai sono le ditte cui si subappalta la costruzione, il fornitore che dà materiale scadente per guadagnarci sopra, etc etc.
Non che sia contrario a prescindere, però qua prima di fare qualcosa, qualunque cosa bisogna purtroppo assicurarsi di poterla controllare, ancor più per cose delicate come una centrale nucleare.

Non ho mai affermato una cosa simile. Se è questo quello che si capisce dal mio post, allora ho cannato a scriverlo. Ho solo detto che esistono, oltre alle scorie nucleari, decine e decine di altre sostanze pericolose che sono il risultato della produzione industriale ( ma anche agricola ) di ogni giorno e non se ne parla per niente.
Ad oggi nessuno può incenerire una scoria nucleare ( se non spedendola nel Sole ), solo stoccarla come si deve e nel rispetto delle regole dell'ambiente.
E che se queste regole sono osservate con scrupolo e cura, le scorie non sono dannose né pericolose.

Quoto alla grande !! Sono anarchica, quindi per mio dovere, NON patriottica, ma dire che se il nucleare lo facciamo in Italia è, di conseguenza, una troiata, mi fa ribollire il sangue !!

Quoto The Imp! anche perché tutti gli incidenti nella storia del nucleare si sono verificati per difetti strutturali ed errori umani, quindi gli incapaci esulano dalla nazionalità,si possono prevedere e realizzare mille accorgimenti per la sicurezza, ma l'eccezionale e l'errore sono sempre dietro l'angolo. L'antieconomicità delle altre fonti di energia è poi a volte un luogo comune, si veda il caso del geotermico che in Italia è una realtà (tra l'altro gli studi sul nucleare sono farina del sacco degli italiani) ma il nucleare ha avuto più spinta perché era legato a doppio filo con il settore militare e perché più facile da realizzare, infatti gli studi sulla fusione stanno andando avanti con grande fatica

@Dogares però il tuo anarchismo blocca sul nascere tutto il discorso che hai fatto. . . chi non vuole il nucleare perché ha paura delle conseguenze negative, non può essere costretto a subire l'imposizione di quel modello da parte di chi ritiene che sia l'unico perseguibile chi imporrebbe questa decisione? la maggioranza? un'autorità superiore? scherzo

Io son una anarchica politica e religiosa, non del buonsenso.
La mia anarchia nasce da dentro di me, e come tale son la prima a diffidare di quello che dico e penso.
Ma ci voglio arrivare da sola e se le mie scelte coincidono con quelle altrui, ben venga.

Capito io ti vedevo già novella Kropotkin sono sempre stata molto incuriosita dal pensiero anarchico, quando posso leggo qualcosa e sinceramente lo trovo interessante come principio, anche se poi i teorici del pensiero si perdono in mille dettagli cioè ma in pratica che fa un anarco-politico-religioso?

Diciamo che non crede alle autorità precostituite di tipo politico e di tipo religioso.
Io credo che la religione sia una cosa che nasce da dentro di noi, e che nessuno possa farsi autore della spiritualità altrui. Che è in un gesto, in un pensiero, in una parola.
Sulla politica...credo che serva nella misura in cui l'uomo la rende utile a servire se stesso e non il contrario.
Nello specifico: posso pregare Dio se ne sento il bisogno, in un modo mio interiore che, essendo privato e personale, è molto più profondo e vero di quanto sia il ripetere a memoria frasi rituali già costruite per altri.
Posso festeggiare il Natale nel senso più Cristiano del termine senza essere Cristiana, perchè ritengo che sia una festa della spiritualità personale e privata, non dello scambio di doni fini a se stessi.
E posso andare a votare una cosa che mi interessa, come un referendum, o una particolare scelta politica che rispecchia il mio pensiero di quel momento, ben sapendo che il potere ai massimi livelli è utopia. Ma è un utopia che in certi passaggi devo saper ricondurre ai miei interessi.

Da come ti definisci, mi sembri più apartitica che anarchica

Il potere è utopia. L'utopia di una organizzazione al di sopra di noi che ci governi è la follia all'umana ragione della libertà di se stessi.
L'anarchia è il governo della ragione sulla umana emotività e bestialità.
Che possa esistere una società libera ed anarchica, è un sogno recondito che ho sempre avuto fin da ragazzina.
Aspetto che arrivi, ma so che sarà pur sempre lontana dalla nostra ragione di essere.
Forse la mia anarchia sta nel cercare di cogliere ciò che c'è di buono nelle varie ideologie ( poco di buono in fondo ).

Ma qualcuno mi spiega il nostro piano italiano per riportare il nucleare? No perché qui mi pare si parli molto in linea teorica: il nucleare serve, dà un sacco di energia, non inquina, è la cosa più conviente da fare, e non ci sono pericoli concreti perché la scienza e la tecnologia hanno fatto passi da gigante. Va bene. Però adesso spiegatemi nei dettagli (si fa per dire) il programma che si vuole attuare per tornare al nucleare. Perchè ho l'impressione che si parla si parla ma a conti fatti tutti ne sanno molto pocco (o niente).

E' stata istituita una sessione di esperti e scienziati ( a capo di Umberto Veronesi ), che dovrà decidere i siti che POTREBBERO ospitare il nucleare.
Il 12 Giugno si farà un referendum ( sich ) e se vinceranno i favorevoli saranno date le commesse di costruzione in base ai siti scelti.
In pratica: sognamocelo per due motivi:
1) Il referendum ( Margherita Hack docet ) non passerà mai, vista anche l'onda emotiva del caso Giappone.
2) Nessuno accetterà mai di avere una centrale nella propria regione, e ciò vorrà dire ricorsi su ricorsi al TAR e all'UE per l'eternità !

In pratica, prima si vota e poi ci spiegano come funziona tutto. Furbo, eh.