Mirco ha scritto:
N.6... ma quale dietrologie? Come puoi dire che il curatore della serie c'entri poco?
Scusate, ma quando leggo che la situazione di Dylan Dog è tremendamente peggiorata dall'arrivo di Gualdoni, vado con la mente agli ultimi anni della gestione Marcheselli e mi viene da chiedermi se qualcuno qui non abbia perso la memoria. Perché a me le cose sembrano tristemente uguali.
Tra l'altro, non molto tempo fa viene pubblicata "Tuentoun" su un gigante e mi si dice che era una storia vecchia tenuta nei cassetti da anni che ora finalmente vede la luce... ora esce "Paranoia" sul maxi, ed era una storia ferma lì da tempo, che finalmente viene pubblicata... ad Aprile ci sarà "La Seconda Occasione" (se non sbaglio il titolo, andando a memoria) e la Barbato ci fa sapere che è una storia vecchia, bloccata per anni dalla redazione, che ora finalmente hanno deciso di pubblicare. E io mi domando se la situazione è davvero peggiore ora, che certe storie vengono pubblicate, o prima quando non le pubblicavano.
Ma a parte queste considerazioni... ma voi credete davvero che la politica editoriale del secondo fumetto più venduto in Italia venga decisa da Giovanni Gualdoni? Uno degli ultimi redattori entrati in Bonelli? E poi l'ingenuo sarei io???
Certe decisioni le prende chi comanda. Qui molti hanno letto "Non è successo niente" di Sclavi, ma pare si siano dimenticati delle pagine in cui l'autore racconta di Marcheselli che si lamenta perché su Dylan Dog non gli è più permesso fare nulla. Quella è la dimostrazione di quanto conta il curatore della serie nella politica editoriale sul personaggio.
Magari a differenza di Marcheselli, Gualdoni non si lamenta e gli va benissimo così, e magari è stato messo in quel ruolo proprio perché gli va bene così. Ma di certo non è lui che prende le decisioni che contano davvero.
Come non lo è Moreno Burattini su Zagor, per fare un altro esempio. E se qualcuno qui è iscritto al forum dello Spirito con la Scure lo sa bene.
Cita:
Le miniserie sono una grande opportunità per tutti: per gli autori che possono esprimersi liberamente, per la Bonelli che apre progetti nuovi e sfrutta le capacità di autori come Recchioni (tra gli altri).
A rimetterci alla fine siamo solo noi fan di dyd perché impegnare autori in altri ambiti è un altro modo per evitare che scrivano Dyd.
E allora che ci se la prenda con chi decide di affidargli le miniserie.
Ma, personalmente, tutti questi attacchi al "malefico" Gualdoni mi sono sembrati quasi ridicoli.
Cita:
Trovo un peccato che Recchioni non scriva Dyd perché l'ho sempre ritenuto un "allievo" di Sclavi (e credo che lo abbia detto lui stesso nel suo blog).
Recchioni era un valido acquisto per Dylan. Questo è certo.
Ma siamo sicuri che una volta ultimata la miniserie non potrà tornare?
Lui ha detto che ora non sta scrivendo Dylan per via degli altri suoi impegni e qui, in pratica, si dice che invece è stato estromesso da Dylan e dirottato su altro per scelta editoriale e che lui non lo dice per non infastidire le alte sfere della Bonelli...
...bene, valutiamo un po' la situazione seguendo questa teoria:
- Un utente del forum si stupisce della scarsa presenza di Rrobe su Dylan.
Lui, quasi, immediatamente interviene - quindi - con una dichiarazione falsa (o quanto meno reticente) sulle motivazioni per cui appare poco que quelle pagine.
E io mi domando... Perché?
Se in realtà è stato estromesso da Dylan, aveva tre possibilità:
1 - Rispondere dicendo la verità: "Io avrei continuato, ma sono stato spostato su altri progetti".
2 - Rispondere in maniera falsa/reticente (quello che pare abbia fatto).
3 - Non rispondere!
Cioè, se non puoi dire la verità per non urtare i tuoi capi, l'opzione più sensata non è forse quella di startene zitto. D'altra parte, qualcuno lo obbligava a rispondere? Mi pare che in Bonelli siano addirittura più contenti se gli autori non si fanno sentire sui troppo sui vari forum. Magari qualcuno di voi mi saprà spiegare perché avrebbe scelto l'opzione 2.