Cravenroad7

secondo me è la voglia di raccontare, anche. Recchioni più che raccontare qualcosa ci ha ricordato come si racconta. Sclavi aveva i suoi 3/4 filoni e li ha adoperati alternandoli con successo estremo da L'alba dei morti viventi a Il progetto. Lo stesso si potrebbe dire dei maggiori autori Barbato, Medda, ecc. Chiaverotti scriveva due o tre storie sempre uguali e le riproponeva. E' il saper raccontare con voglia e con competenza oltretutto. Mancano le due componenti nei Di Gregorio boys, forse c'è la voglia ma è presunzione di essere un degno autor dylaniano. L'empatia c'è l'ha pure Di Gregorio, per capirci, ma è Di Gregorio: mica può cambiare nome e connotati.

Ehilà, Triss!

Siamo d'accordo: 150.000 lettori sono molti. Ma uno/due anni fa i lettori erano 160.000. Prima erano 200.000, prima ancora 300.000, prima ancora... Insomma, il trend è chiaro, e non è certo togliendo dalla testata gli autori migliori che lo si invertirà.

"Meglio perdere che straperdere" sembra la linea editoriale degli ultimi anni, anche se non la condivido completamente.

Probabilmente aggiungendo sceneggiatori più "impegnativi", il lettore non apprezza. Ricordiamoci pur sempre che gli utenti del forum sono una minoranza rispetto a chi legge Dylan senza farsi troppi trip mentali.

aumentassero le vendite, lo si potrebbe anche dire... ma se anche i lettori 'di panza' rimpiangono storia di nessuno, il tutto è commercialmente sbagliato, non solo artisticamente

poi, per il resto, la normalizzazione di dylan dog è un processo che va avanti da anni, però se fino ad ora si poteva aspettare ogni tanto qualche eccezione da parte dei soliti noti, ora sembra non possiamo aspettarci neanche queste.

Riprendendo la riflessione di Mandarino ho avuto anche io la sensazione, parlando 2 anni fa con Marcheselli, che gli autori tenessero poco in considerazione le critiche forumistiche.Ricordo bene la frase : "Fortuna non la pensano tutti come voi se no Dylan avrebbe già chiuso". Lì per lì ci son rimasto un pò male.Dopotutto per noi il forum rappresenta, parallelamente all'albo che acquistiamo ogni mese, Dylan Dog e il suo mondo.Mi son sentito un pò stupido nell'occasione.Una goccia in un oceano molto più vasto di quanto non potevo aver avuto cognizione virtualmente.Ripensandoci, gli altri 149.900 ragazzi sono uguali a noi.Alcuni di loro(la maggior parte) leggono Dylan dall' inizio.Sentono che qualcosa non va per il verso giusto.Assaporano un gusto diverso rispetto al passato.E non credo ci rimangano indifferenti.Anzi le vendite calano sempre di più.E paradossalmente noi del forum continuiamo a comprarlo perchè ne PARLIAMO.Tutti gli altri al di fuori del forum stanno passando direttamente dalle parole ai fatti.Per cui ragazzi, facciamoci sentire nelle sedi giuste!!! Quando nelle piazze si svolge una manifestazione a favore delle donne non devono certo esserci 30,5 milioni delle stesse (mi sono informato ) per rappresentare tutto il Paese.Il forum nel suo piccolo può farsi sentire.E come! siamo la punta dell'iceberg che affondò il Titanic .Naturalmente non voglio che Dylan finisca.E' parte della mia vita.Ma in quanto tale cerco un modo per curarla questa parte.

Sarebbe interessante conoscere le posizioni prevalenti fra i lettori al di fuori del forum.

Di quali posizioni parli?
Ok ritorno serio!

Personalemte posso dire che.
Conosco una decina di persone al di fuori del forum che leggono dylan dog, e la pensano tutti grosso modo come noi, un grande calo qualitativo da una decina di anni a questa parte, notano come noi l'assenza del nudo e dello splatter, il perbenismo e la retoriaca portata all'eccesso.Alla fine io penso che i lettori medi siamo noi;un centinaio di utenti che si confrontano ogni giorno sul forum alcuni sono più drastici altri meno, credo che le nostre opinioni le si possa rapportare in proporzione con tutti gli altri lettori in giro per l'italia....

Idem. Miei amici che leggono Dylan e non frequentano il forum hanno notato il calo e stanno pensando seriamente di chiudere con il 300. (E fra questi c'è gente che non ha letto tutti gli albi, quindi novizi)

certo che con il nonfilm di Dylan Dog fa un bel cocktail.

chissà che non vada persino in aiuto dei rottamatori.

i miei amici la pensano come il forum ma hanno lasciato dylan dog dopo il 100.

Scusate, ma quando leggo che la situazione di Dylan Dog è tremendamente peggiorata dall'arrivo di Gualdoni, vado con la mente agli ultimi anni della gestione Marcheselli e mi viene da chiedermi se qualcuno qui non abbia perso la memoria. Perché a me le cose sembrano tristemente uguali.
Tra l'altro, non molto tempo fa viene pubblicata "Tuentoun" su un gigante e mi si dice che era una storia vecchia tenuta nei cassetti da anni che ora finalmente vede la luce... ora esce "Paranoia" sul maxi, ed era una storia ferma lì da tempo, che finalmente viene pubblicata... ad Aprile ci sarà "La Seconda Occasione" (se non sbaglio il titolo, andando a memoria) e la Barbato ci fa sapere che è una storia vecchia, bloccata per anni dalla redazione, che ora finalmente hanno deciso di pubblicare. E io mi domando se la situazione è davvero peggiore ora, che certe storie vengono pubblicate, o prima quando non le pubblicavano.

Ma a parte queste considerazioni... ma voi credete davvero che la politica editoriale del secondo fumetto più venduto in Italia venga decisa da Giovanni Gualdoni? Uno degli ultimi redattori entrati in Bonelli? E poi l'ingenuo sarei io???
Certe decisioni le prende chi comanda. Qui molti hanno letto "Non è successo niente" di Sclavi, ma pare si siano dimenticati delle pagine in cui l'autore racconta di Marcheselli che si lamenta perché su Dylan Dog non gli è più permesso fare nulla. Quella è la dimostrazione di quanto conta il curatore della serie nella politica editoriale sul personaggio.
Magari a differenza di Marcheselli, Gualdoni non si lamenta e gli va benissimo così, e magari è stato messo in quel ruolo proprio perché gli va bene così. Ma di certo non è lui che prende le decisioni che contano davvero.
Come non lo è Moreno Burattini su Zagor, per fare un altro esempio. E se qualcuno qui è iscritto al forum dello Spirito con la Scure lo sa bene.



E allora che ci se la prenda con chi decide di affidargli le miniserie.
Ma, personalmente, tutti questi attacchi al "malefico" Gualdoni mi sono sembrati quasi ridicoli.



Recchioni era un valido acquisto per Dylan. Questo è certo.
Ma siamo sicuri che una volta ultimata la miniserie non potrà tornare?

Lui ha detto che ora non sta scrivendo Dylan per via degli altri suoi impegni e qui, in pratica, si dice che invece è stato estromesso da Dylan e dirottato su altro per scelta editoriale e che lui non lo dice per non infastidire le alte sfere della Bonelli...
...bene, valutiamo un po' la situazione seguendo questa teoria:
- Un utente del forum si stupisce della scarsa presenza di Rrobe su Dylan.
Lui, quasi, immediatamente interviene - quindi - con una dichiarazione falsa (o quanto meno reticente) sulle motivazioni per cui appare poco que quelle pagine.
E io mi domando... Perché?
Se in realtà è stato estromesso da Dylan, aveva tre possibilità:
1 - Rispondere dicendo la verità: "Io avrei continuato, ma sono stato spostato su altri progetti".
2 - Rispondere in maniera falsa/reticente (quello che pare abbia fatto).
3 - Non rispondere!
Cioè, se non puoi dire la verità per non urtare i tuoi capi, l'opzione più sensata non è forse quella di startene zitto. D'altra parte, qualcuno lo obbligava a rispondere? Mi pare che in Bonelli siano addirittura più contenti se gli autori non si fanno sentire sui troppo sui vari forum. Magari qualcuno di voi mi saprà spiegare perché avrebbe scelto l'opzione 2.

Come ho detto anche in precedenza: Gualdoni ci mette la faccia, di conseguenza si becca la merda. Questo per dire che il nome sul tamburino è il suo, è lui il curatore della testata, e se uno deve lamentarsi della gestione del personaggio ha lui come bersaglio.

su Gualdoni concordo con N.6. Prendete Di Gregorio: nell'intervista del blog riferisce a mezza bocca dell'ala protettrice di Boselli. Contano i contratti. Se degli autori vengono ingaggiati e sparati su una serie la colpa non sarà mai di Marcheselli nè tantomeno del povero Gualdoni ma di altri. Dare addosso unicamente a Gualdoni è da polli se si vuole fare una critica salvifica a 360°.

Gualdoni, Bonelli, Sclavi,... come fai a decidere a chi dare addosso? (l'unico fatto oggettivo che almeno io ho è il nome stampato nero su bianco di Gualdoni sul tamburino) Ma poi dare addosso per cosa? Tanto son convinto che se in Bonelli non vedono le vendite calare nettamente, non succederà assolutamente niente. Quindi a ripalarne fra qualche anno!