@ tommaso
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Cavolo, devi essere proprio un esperto.
Io purtroppo non so quanto tira la ristampa If di Mister No, non conosco i costi di stampa, quelli di distribuzione, di magazzino, le tasse, la carta, le percentuale dovute a Bonelli, agli autori o agli eredi degli autori, quindi non posso permettermi di fare certi discorsi. Beato te che sicuramente sai tutte quelle cose.
Pensa che io ingenuamente davo per scontato che una collana di ristampe costerà sempre di più, o al massimo uguale, ad una collana di inediti, perché inevitabilmente destinata a tirature molto più basse. Ma tu mi insegni invece che dovrebbe costare meno. Ma certo, perché non devono pagare gli autori! Che geniale intuizione, perché non c'ho mai pensato? Perché ho sempre ingenuamente pensato che nel costo di produzione di una serie da edicola gli autori fossero una delle spese relativamente di minor peso? Diavolo di editori truffatori, mai uno che abbia messo le ristampe a costo minore degli inediti! Grazie per avermi aperto gli occhi. Smetterò subito anch'io di comprare la ristampa If e con quel ben di dio mi farò una volta al mese due birre (piccole) o una pizza margherita (senza acciughe)... divento furbo anch'io, non mi fregano più tra costi di produzione e di vendita!
Ho colto il tono provocatorio del tuo intervento.
Se potessi permettermi una pizza e due birre al mese (piuttosto che comprarmi le materie prime al mercato e cucinarmele, e bere acqua del rubinetto), probabilmente avri già cercato di acquistare in blocco i Mister No che sto invece recuperando mese dopo mese per ammortizzare le spese.
Tu dici che bisogna pagare Nolitta e gli eredi di Bignotti se qualcuno pubblica una loro storia... Bene, allora perché qualcuno non paga Lino Banfi ogni volta che una tv manda in onda "L'allenatore nel pallone" o "Vieni avanti cretino", visto che lì per giunta ci mettono la pubblicità? In particolare per quanto riguarda i disegnatori, mi pare ti sfugga il fatto che loro, dopo essere stati pagati dall'editore per le tavole della storia realizzata, dopo alcuni mesi possono disporre delle loro tavole per vendersele privatamente, e a un prezzo comparabile a opere d'arte (si va dai 30 € in su... a tavola!).
Poi resta da capire perché spendere soldi nella realizzazione di rubriche di riempimento, soldi che poi vanno a gravare sul consumatore: la Bonelli ha tagliato i costi sopprimendo il Giornale di fine albo...
@ tommaso
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Ah, eccone una nuova, il copyright e i diritti d'autore (in vigore con le stesse modalità in praticamente tutto il mondo) che diventano esempi di truce assistenzialismo italiano.
Non si smette mai d'imparare.
Infatti, giustissimo che siano pagati sempre gli stessi piuttosto che spartire gli utili tra autori di diverse serie...
Giustissimo che se voglio recuperare qualsiasi albo di Dylan Dog, lo trovo in fumetteria, Ebay o tramite il sito Bonelli, e faccio guadagnare qualcosina al genio (per anni latitante) di Sclavi, ma se voglio recuperare un vecchio speciale di Mister No (e quindi pagare il copyright a Nolitta) devo spendere 20 € in su perché esiste sono nella ristampa di Comma 22 mentre la Bonelli se n'è sbattuta di provvedere anche solo una volta!
Perché deve essere facile pagare il copyright a un autore di Tex o Dylan Dog, mentre diventa una prerogativa soltanto di un collezionista che può permetterselo, fare altrettanto per chi ha scritto una storia di Martin Mystère, Jonathan Steele, Lazarus Ledd?
@ Civit
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Fastidiosissime ristampe? Ma da quando?
Uno non può nemmeno finirsi la sua collezione di Tex e Dylan Dog in santa pace ora?
E perché allora uno non deve potersi finire comodamente la collezione di Zagor o Martin Mystère?
@ Bufera
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Penso ristampino Tex e Dylan Dog perchè sono quelli che vendono di più
Penso che vendano di più perché la gente quelli trova in molte edicole... Ho indagato su Bari città: un'edicola su tre non viene mai rifornita di Dampyr, Brendon, le collane secondarie di Nathan Never, Magico Vento (quando usciva), gli almanacchi dell'avventura e del giallo, e tutte le raccolte! Però hanno ogni uscita inedita e ristampa di Dylan Dog e Tex!
Quindi o Bari è una città "sfigata" (e potrebbe pure essere...) oppure il discorso dei fumetti che vendono di più va un po' rivisto...
@ tommaso
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5 euro e 40, per un volumetto di 210 pagine stampato su ottima carta, come la ristampa If di Mister No, non è solo un prezzo ottimo come giustamente scritto da Rimatt, ma è l'unico prezzo possibile per la sopravvivenza di una collana simile in edicola. Ad un prezzo più basso quella collana non potrebbe esistere.
Ma è esistita per i primi mesi!
Se fosse aumentato il costo della carta, basterebbe sopprimere quelle rubriche e si abbatterebbe una parte dei costi.
@ tommaso
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a livello economico la ristampa di Tex per Repubblica è probabilmente stato il più grande successo della storia del fumetto italiano. Ha fatto guadagnare a Bonelli cifre folli. Cosa di cui beneficiamo tutti quanti, dato che ad esempio grazie a quel successo da anni il prezzo degli inediti è bloccato a 2 e 70.
Tu non leggi Brendon, vero?
Se ti piace distinguere tra "opinioni" e "fatti", allora devi sapere che la Bonelli ha deciso che ogni serie a fumetti deve sopravvivere per conto proprio (a parte le pubblicità non biunivoche che ospitano i vari albi...), quindi dalle vendite di Tex con Repubblica ne hanno beneficiato solamente Tex e i suoi lettori.
@ Civit
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Se vuoi leggere Mister No, compra la ristampa della IF ( ad un prezzo ottimo, altro che farneticazioni varie), se vuoi leggere Nathan Never comprati la Grande Ristampa, e, purtroppo, se vuoi leggere Magico Vento o Dampyr, te li devi andare a cercare su Ebay.
Anche perché se abiti in certe zone d'Italia, non puoi sperare che si organizzi una mostra di fumetti nella tua zona per sperare di trovarli lì...
@ nonno pippo
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forse perchè il fumetto andrebbe considerato prima di tutto come un'Arte (con la A maiuscola), e non solo come una macchina per fare soldi...allora potresti spiegare tu a me perchè brendon deve uscire ogni 2 mesi, in segno di rispetto per il suo sceneggiatore, che, essendo solo, ha bisogno di più tempo per sfornare buone storie, e magari dovrà attendere pure altri 10 anni prima che brendon abbia una ristampa (se mai ne avrà una), e tex e dylan dog ne devono avere un casino tutte adesso?
e poi sergio bonelli ha il "coraggio" di dire che ha rinunciato a un sacco di soldi, per non trasformare tex in un fenomeno di massa, facendogli i pupazzi e i gadget, però non ci pensa 2 volte ad imporlo nelle edicole, solo perchè ci guadagna, e tutti gli anni fa il giro di mezzo mondo per trovare un nuovo disegnatore a cui affidare il texone, mentre il gigante di MM (che non vende, peccato) latita...
Straquoto!
@ nonno pippo
Cita:
se tu, artista, non vuoi più scrivere per la tua serie, abbi almeno il coraggio (e l'onestà intellettuale) di chiuderla, a prescindere dai guadagni, e dedicandoti o meno ad altro...mica sono fessi, berardi e manfredi, che hanno chiuso KP e MV!
...ma non si lascia una serie nelle mani degli altri, continuando a lucrarci di sopra, senza fare più niente
Forse Sclavi è più pigro di Berardi e Manfredi... oppure ha avuto la botta di fortuna di inventarsi un personaggio che gli fa le uova d'oro. Però sarebbe stato eticamente più corretto non lasciarlo in pasto agli autori apocrifi... Accusa che muovo un po' verso tutti i creatori di fumetti che poi si danno alla macchia dedicandosi principalmente (se non esclusivamente) ad altro.
@ rimatt
Cita:
Questa non l'ho proprio capita! In Bonelli, è risaputo che Tex e Dylan Dog vendono moltissimo, e che è proprio grazie a ciò che l'editore si può permettere di proseguire a lungo con serie in perdita (come Napoleone)... Non è né un'intuizione né un'ipotesi: è la realtà dei fatti.
Napoleone è proseguito perché piaceva personalmente a Sergio Bonelli... C'è stato un dichiarato favoritismo (W l'onestà) che non ha privilegiato altre serie come Jonathan Steele (mandato in pasto agli ammazzaserie della Star Comics) e Legs.