tommaso ha scritto:
Il vero problema mi pare sia leggere roba del genere e che ci sia una redazione convinta che non ci sia nessun problema a pubblicarla in una serie come Dylan Dog, non chi le ha scritte. Quello è un problema di trasparenza editoriale che viene dopo decine di problemi ben peggiori per la serie.
Quando ho letto
Gli immortali mi sono chiesto: ma come hanno fatto a pubblicare 'sta porcheria? Poi ovviamente mi sono chiesto se la colpa fosse dello scrittore o della redazione.
Questa vicenda mi fa pensare che ci siano concorsi di colpa che, almeno da un po' di tempo a questa parte (forse dal cambio di guardia) hanno il baricentro spostato verso la redazione, ovvero di chi modifica o fa modificare le sceneggiature. I problemi peggiori di cui dici tu hanno quindi la stessa origine. Partono da decine di soggetti bocciati, sceneggiature modificate e miniserie abortite. E queste sono scelte della redazione. Di soggetti bocciati ce ne sono sempre stati, ma qui è cambiata la linea di confine che separa il soggetto pubblicabile da quello non pubblicabile. Quando parlo di
twilightizzazione di Dylan Dog non faccio un esempio a caso: in quel romanzo i vampiri non hanno il fascino del perturbante, non bevono sangue, non si sciolgono al sole e non fanno neanche sesso. Dylan è diventato proprio questo.
Riguardo la smentita, ovviamente me l'aspettavo. Quel post era nelle bozze da gennaio o forse prima, ma non mi ero mai convinto a pubblicarla. Avevo seguito anche altre tracce che non riguardavano gli sceneggiatori ma i disegnatori. Avevo sentito di disegnatori della bonelli hanno dei ghost... painter (?) non so come definirli, ma dato che ad accusare sono tutti bravi ma quando chiedi il permesso di mettere le fonti si tirano tutti indietro perché è chiaro che tengono famiglia, allora lasci stare, e mi sono stufato anche di questo. E forse non era neanche vero però.
Mi sono convinto di pubblicare questa specie di J'accuse de' noantri convinto dalle dichiarazioni che aveva fatto la Barbato sul suo profilo facebook. Dichiarazioni che lo stesso SimonJap aveva riportato su questo forum a suo tempo e che a mio parere non avevano avuto abbastanza visibilità.
La Barbato aveva chiaramente detto che l'albo non era nato per essere uno Speciale e lo è diventato attraverso interventi non suoi. Quando le è stato chiesto chi fosse intervenuto, la Barbato ha detto esplicitamente di non poterlo dire.Questo mi ha fatto pensare su cosa possa essere successo. In quella email Paola parla di cose che non ha mai negato, anzi, lei stessa da anni parla di quanto fosse stato importante Marcheselli e di quanti dialoghi siano stati sfrondati proprio perché era abituata a scrivere racconti e non sceneggiature. E' stato il suo mentore e non l'ha mai negato. In questo caso però si trincera in una specie di no-comment che ovviamente ognuno può interpretare come vuole. Io lo interpreto come: la sceneggiatura è stata modificata non da me e a mio malgrado.
Veniamo alle definizioni. Ho usato il termine
ghost writer perché non saprei come definire un editor che scrive la metà di una sceneggiatura o di un romanzo. Non lo paragono certo a Tom Clancy (era fuori luogo quella nota) che sa di avere dei ghost writers, li paga e gli da l'autorizzazione a scrivere con il suo "marchio", perché Tom Clancy vende milioni di libri e uno sconosciuto no. Qui parliamo di sceneggiature modificate "loro malgrado".
Sì, è vero che l'editor interviene sempre. Se non fosse così comprerei libri pubblicati da case editrici a pagamento. So perfettamente che l'intervento di un editor è importante e fondamentale. Quando leggo romanzi senza capo né coda mi incazzo perché io quei soldi li ho spesi anche per avere un ottimo editing.
Ma un
editing pesante è una cosa, il ghost writing è un'altra. Per editing pesante intendo la riscrittura di un capitolo, di intere pagine, di personaggi tolti e altri messi. Anche di finali modificati. Questi sono cambiamenti importanti si modifica la struttura del romanzo (o il fumetto). Questo processo però, che viene deciso dall'editor, deve essere fatto dallo scrittore stesso. J.K. Rowling riscrisse il primo capitolo di Harry Potter 19 volte se non sbaglio. Ma a farlo è stata lei, e l'editor ha forse scelto la stesura migliore. Questo è editing pesante.
Nel ghost writing accade che quei capitoli che mancano o che devono essere sostituiti vengono scritti direttamente dall'editor. Ecco, io vorrei una smentita su questo, non voglio cavillare sui singoli termini o sulle sfumature delle vicende redazionali. Voglio la garanzia innanzitutto che tutte le 160 tavole (o quante sono) de Il santuario siano state scritte dall'autore che firma il tamburino. Tutti i cambiamenti a questo punto possono essere ricondotti a editing pesante.
Quelle dichiarazioni mi hanno fatto pensare che non fosse così, che la Barbato avesse scritto soltanto 96 tavole, quelle per un albo regolare. E il resto? Quali sono "gli interventi non suoi" che l'hanno fatto diventare uno speciale?
Nel titolo ho messo un punto interrogativo per questo motivo. Non ho prove da darvi, né mai le avrò. Voglio però porre un problema di trasparenza perché non ho intenzione di avallare questo modo di fare fumetti.
Ognuno può trarre le proprie conclusioni. Io da un po' di tempo a questa parte ho tratto le mie: quindi quando leggerò TIZIO o chiunque altro sul tamburino mi chiederò fino a che punto la storia è di TIZIO e fino a che punto no. Forse neanche lo comprerò, perché oltre al personaggio, che ormai è diventato vuoto e impersonale, io mi affeziono agli scrittori, a quelli che scrivono bene almeno. La Barbato è tra questi.