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 Oggetto del messaggio: Re: Il santuario non è (solo) di Paola Barbato?
MessaggioInviato: gio mar 03, 2011 3:29 pm 
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Personalmente non vedo nulla di male negli interventi redazionali, solo che quando sono particolarmente massicci, per una questione di trasparenza (soprattutto quando si parla di autori affermati, e non di esordienti da 'battezzare') si potrebbe pure mettere la collaborazione nel tamburino, non credo possa dar fastidio a nessuno.
Poi nel caso specifico non so neanche se tutti i difetti del santuario vengono dalla parte 'editata', alcuni mi sembrano abbastanza intrinseci della storia, proprio per capirlo mi parrebbe interessante poter attribuire meglio le paternità degli albi.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il santuario non è (solo) di Paola Barbato?
MessaggioInviato: gio mar 03, 2011 3:41 pm 
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Iscritto il: lun nov 09, 2009 12:46 pm
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Io credo che al di là della questione della trasparenza, qui mi pare che ci sia una questione ancora più grave, e cioè la qualità sempre più scadente degli albi di Dylan Dog. Il punto non è che non si conosce il nome del correttore, il punto è che, vista la qualità infima dello Speciale in questione, il correttore non sa fare bene il proprio mestiere. Con l'aggravante che in questo caso si è dato un seguito orribile ad storia meravigliosa (almeno per me).


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 Oggetto del messaggio: Re: Il santuario non è (solo) di Paola Barbato?
MessaggioInviato: gio mar 03, 2011 4:16 pm 
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Iscritto il: lun gen 31, 2011 2:11 pm
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Località: Bari
Concordo con Tommaso. Che ci siano stati o no interventi redazionali non me ne importa nulla, fatto sta che Il Santuario è una storia indecente.

Curioso di sapere le novità imposte da Gualdoni, comunque. Toccato il fondo, si inizierà a scavare?


PS: massima stima per chi ha inserito GDG nella lista dei nemici di Dylan Dog!


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 Oggetto del messaggio: Re: Il santuario non è (solo) di Paola Barbato?
MessaggioInviato: gio mar 03, 2011 4:40 pm 
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Iscritto il: mer lug 25, 2001 1:00 am
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tommaso ha scritto:

Il vero problema mi pare sia leggere roba del genere e che ci sia una redazione convinta che non ci sia nessun problema a pubblicarla in una serie come Dylan Dog, non chi le ha scritte. Quello è un problema di trasparenza editoriale che viene dopo decine di problemi ben peggiori per la serie.


Quando ho letto Gli immortali mi sono chiesto: ma come hanno fatto a pubblicare 'sta porcheria? Poi ovviamente mi sono chiesto se la colpa fosse dello scrittore o della redazione.
Questa vicenda mi fa pensare che ci siano concorsi di colpa che, almeno da un po' di tempo a questa parte (forse dal cambio di guardia) hanno il baricentro spostato verso la redazione, ovvero di chi modifica o fa modificare le sceneggiature. I problemi peggiori di cui dici tu hanno quindi la stessa origine. Partono da decine di soggetti bocciati, sceneggiature modificate e miniserie abortite. E queste sono scelte della redazione. Di soggetti bocciati ce ne sono sempre stati, ma qui è cambiata la linea di confine che separa il soggetto pubblicabile da quello non pubblicabile. Quando parlo di twilightizzazione di Dylan Dog non faccio un esempio a caso: in quel romanzo i vampiri non hanno il fascino del perturbante, non bevono sangue, non si sciolgono al sole e non fanno neanche sesso. Dylan è diventato proprio questo.

Riguardo la smentita, ovviamente me l'aspettavo. Quel post era nelle bozze da gennaio o forse prima, ma non mi ero mai convinto a pubblicarla. Avevo seguito anche altre tracce che non riguardavano gli sceneggiatori ma i disegnatori. Avevo sentito di disegnatori della bonelli hanno dei ghost... painter (?) non so come definirli, ma dato che ad accusare sono tutti bravi ma quando chiedi il permesso di mettere le fonti si tirano tutti indietro perché è chiaro che tengono famiglia, allora lasci stare, e mi sono stufato anche di questo. E forse non era neanche vero però.

Mi sono convinto di pubblicare questa specie di J'accuse de' noantri convinto dalle dichiarazioni che aveva fatto la Barbato sul suo profilo facebook. Dichiarazioni che lo stesso SimonJap aveva riportato su questo forum a suo tempo e che a mio parere non avevano avuto abbastanza visibilità.
La Barbato aveva chiaramente detto che l'albo non era nato per essere uno Speciale e lo è diventato attraverso interventi non suoi. Quando le è stato chiesto chi fosse intervenuto, la Barbato ha detto esplicitamente di non poterlo dire.

Questo mi ha fatto pensare su cosa possa essere successo. In quella email Paola parla di cose che non ha mai negato, anzi, lei stessa da anni parla di quanto fosse stato importante Marcheselli e di quanti dialoghi siano stati sfrondati proprio perché era abituata a scrivere racconti e non sceneggiature. E' stato il suo mentore e non l'ha mai negato. In questo caso però si trincera in una specie di no-comment che ovviamente ognuno può interpretare come vuole. Io lo interpreto come: la sceneggiatura è stata modificata non da me e a mio malgrado.

Veniamo alle definizioni. Ho usato il termine ghost writer perché non saprei come definire un editor che scrive la metà di una sceneggiatura o di un romanzo. Non lo paragono certo a Tom Clancy (era fuori luogo quella nota) che sa di avere dei ghost writers, li paga e gli da l'autorizzazione a scrivere con il suo "marchio", perché Tom Clancy vende milioni di libri e uno sconosciuto no. Qui parliamo di sceneggiature modificate "loro malgrado".
Sì, è vero che l'editor interviene sempre. Se non fosse così comprerei libri pubblicati da case editrici a pagamento. So perfettamente che l'intervento di un editor è importante e fondamentale. Quando leggo romanzi senza capo né coda mi incazzo perché io quei soldi li ho spesi anche per avere un ottimo editing.
Ma un editing pesante è una cosa, il ghost writing è un'altra. Per editing pesante intendo la riscrittura di un capitolo, di intere pagine, di personaggi tolti e altri messi. Anche di finali modificati. Questi sono cambiamenti importanti si modifica la struttura del romanzo (o il fumetto). Questo processo però, che viene deciso dall'editor, deve essere fatto dallo scrittore stesso. J.K. Rowling riscrisse il primo capitolo di Harry Potter 19 volte se non sbaglio. Ma a farlo è stata lei, e l'editor ha forse scelto la stesura migliore. Questo è editing pesante.
Nel ghost writing accade che quei capitoli che mancano o che devono essere sostituiti vengono scritti direttamente dall'editor. Ecco, io vorrei una smentita su questo, non voglio cavillare sui singoli termini o sulle sfumature delle vicende redazionali. Voglio la garanzia innanzitutto che tutte le 160 tavole (o quante sono) de Il santuario siano state scritte dall'autore che firma il tamburino. Tutti i cambiamenti a questo punto possono essere ricondotti a editing pesante.

Quelle dichiarazioni mi hanno fatto pensare che non fosse così, che la Barbato avesse scritto soltanto 96 tavole, quelle per un albo regolare. E il resto? Quali sono "gli interventi non suoi" che l'hanno fatto diventare uno speciale?
Nel titolo ho messo un punto interrogativo per questo motivo. Non ho prove da darvi, né mai le avrò. Voglio però porre un problema di trasparenza perché non ho intenzione di avallare questo modo di fare fumetti.

Ognuno può trarre le proprie conclusioni. Io da un po' di tempo a questa parte ho tratto le mie: quindi quando leggerò TIZIO o chiunque altro sul tamburino mi chiederò fino a che punto la storia è di TIZIO e fino a che punto no. Forse neanche lo comprerò, perché oltre al personaggio, che ormai è diventato vuoto e impersonale, io mi affeziono agli scrittori, a quelli che scrivono bene almeno. La Barbato è tra questi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il santuario non è (solo) di Paola Barbato?
MessaggioInviato: gio mar 03, 2011 4:53 pm 
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Iscritto il: mer feb 03, 2010 7:13 pm
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Chi corregge i correttori, dite? :D Mi piace questa metafora alla Watchmen per parlare della situazione redazionale di Dylan Dog! :lol:

Comunque, scherzi a parte, secondo me il problema è proprio quello: dietro la testata DD c'è un brutto lavoro redazionale. L'impressione da fuori è che ormai DD sia una serie allo sbaraglio, dove si alternano sceneggiatori che scrivono storie che oscillano dall'accettabile all'illeggibile, e autori (autori!) come Medda, Barbato, ora Recchioni, hanno il loro, breve, periodo e poi vengono relegati al ruolo di guest star, della serie quando appare il suo nome sul tamburino AMEN! Capisco, ad ogni modo, che i motivi che allontanano certi autori dalla serie sono legati a fattori professionali: Medda con la sua mini-serie, Barbato con i suoi libri, Recchioni con i mille progetti che segue... abbiamo perso pure un ottimo sceneggiatore come Enna, sempre a causa mini-serie. E sia ben chiaro a me fa piacere in futuro di poter leggere i lavori di questi qua e di poter seguire qualche nuova mini-serie, ma amando principalmente il fumetto Dylan Dog, quando vedo che in un anno le migliori storie sulla serie regolare si contano sulle dita di una mano e le cose più interessanti sono su speciali come Color Fest, tutto questo un pò il naso me lo fa storcere. E l'entusiasmo se ne va, e quando passo in edicola la voglia di fermarsi a comprare il DD non c'è più, perché non voglio dare quasi tre euro (sì, va bene sono solo tre euro! :roll: ) a un prodotto che può rischiare di propinarmi OSCENITA' come Senza trucco né inganno, o le tante mediocrità che sono uscite negli ultimi anni.
E, come dicevo, dalla redazione passa l'idea, stando a quanto riportato e a quanto esce in edicola, che si voglia far diventare DD una robetta commerciale per ragazzini cretini (l'ha detto Ambrosini, no?). Ed è proprio così. D'altronde non abbiamo dovuto salutare subito il ritorno di Ambrosini, proprio perché, stando sempre alle sue parole, la situazione era cambiata ed era incompatibile con il suo modo di scrivere. O la situazione Accatino. Insomma, ogni volta pare esserci qualcuno in sintonia con il personaggio (esempio Ambrosini: perfettamente in linea, guardando anche ai suoi lavori come Napoleone o Jan Dix, alla poetica dell'Indagatore dell'Incubo) questo se ne va. E ci ritroviamo, oggi, a mettere l'anno 2011 in mano a Di Gregorio (come in passato fu Ruju).
Per chiudere, DD, a me personalmente, sembra essere una squadra da mezza classifica (sì, uso questa metafora calcistica perché è anche la situazione della mia Fiorentina :mrgreen: ), senza obiettivi, che mira a tenersi il suo pubblico (che ha), adeguandosi a quello che chiedono i lettori, ovvero passare una mezz'ora senza impegno, a leggere qualsiasi storiella un pò strana (uuuhh, un mostro, uno ucciso fuori dalla vignetta, una scopata sotto le coperte! :cry: ), tutto questo anche al costo di sopprimere tutto quello che ha fatto grande questo fumetto.

Andate in pace.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il santuario non è (solo) di Paola Barbato?
MessaggioInviato: gio mar 03, 2011 5:15 pm 
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Chiariamo che Ambrosini parlava del film, con quella sua espressione... anche se spesso è applicabilissima anche al fumetto.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il santuario non è (solo) di Paola Barbato?
MessaggioInviato: gio mar 03, 2011 5:24 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
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sulla qualità sapete come la penso e mi fa piacere leggere di gente che più o meno si incavola, i forum servono a questo. secondo me si fa presto a crocifiggere il povero Gualdoni, insomma è alta la probabilità che non sia l'uomo giusto ma davvero pensate che concorra influentemente al casotto? non saprei nemmeno quali sono i suoi compiti precisi, se appunto non si limiti ad una sorta di timbro o vago coordinamento. la fonte che permette a Di Gregorio e a quelli come Di Gregorio di scrivere è il contratto. se da un lato sono estremamente pessimista per il lassismo diffuso in azienda e presso i Medda e le Barbato della situazione (per quest'ultimi lassismo giustificato dai cavoli propri), dall'altro voglio sognare un manipolo di talenti all'orizzonte. certo, la mancanza di una gestione come pure l'apparente coglionella alle alte sfere rende non semplicissimo lo smistamento o persino il riconoscimento di talenti e mele marce. la barzelletta del film permettetemi di dire che è l'ultimo male ed è risaputo che una volta consegnati i diritti i bonelliani non possono oppore neanche mezza parola tantomeno con gli americani.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il santuario non è (solo) di Paola Barbato?
MessaggioInviato: gio mar 03, 2011 5:27 pm 
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per me la colpa è di gualdoni, il nome nel tamburino è suo, questo mi basta.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il santuario non è (solo) di Paola Barbato?
MessaggioInviato: gio mar 03, 2011 5:33 pm 
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Sì, Gualdoni per dire ci mette la faccia, quindi non può sottrarsi certo alle critiche. Anche perché se da una parte il problema è lo sceneggiatore (chiunque esso sia) il quale è responsabile della storia e del suo sviluppi, di rendere vivo il personaggio della serie per il quale scrive, ecc.., dall'altra parte c'è la redazione (che non è solo Gualdoni, ma come dice bene Skeletor, sul tamburino c'è il suo nome, come prima c'era Marcheselli), una redazione che indirizza l'andamento generale della testata e decide il bello e il brutto tempo (per fare l'esempio più scontato: lo splatter). Perché obiettivamente uno davvero si chiede come certa roba possa passare, ed esserne pure fieri (come sulla solita posta iniziale)!


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 Oggetto del messaggio: Re: Il santuario non è (solo) di Paola Barbato?
MessaggioInviato: gio mar 03, 2011 7:14 pm 
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Che ci sia dell'editing redazionale sulle storie da pubblicare è normale, immagino, ma a questo punto ne faccio anche una questione di quantità: correggere, sistemare o anche rifare daccapo delle tavole comunque già esistenti è una cosa (e non mi frega molto di sapere chi o come se ne incarica), scriverne ex novo 60 su 160 è un'altra. Alla fine, uno si trova a leggere una storia che è stata scritta dalla Barbato - l'autrice sul tamburino - per poco più del 60%: e insomma, non sarebbe il caso di specificarlo? Parlare di ghost writer è comunque sbagliato, tecnicamente, e la replica di Paola è doverosa: nessuno scrive al posto di Paola su incarico di Paola... Però, alla fin fine, la sostanza cambia poco o niente per il lettore, il quale legge un fumetto che in parte non è stato scritto dalla Barbato, ma da qualcun'altro.

Tra l'altro, mi chiedo una cosa (magari la risposta è già stata data, in passato, ma ora non me ne ricordo): una volta deciso che Il santuario doveva diventare uno Speciale, passando da 100 a 160 tavole, perché non si è incaricata la stessa Barbato di portarlo alla giusta foliazione?

Poi sono anch'io d'accordo con Tommaso, ma quello è un altro discorso.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: Il santuario non è (solo) di Paola Barbato?
MessaggioInviato: gio mar 03, 2011 7:22 pm 
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Località: Eternia
rimatt ha scritto:
Che ci sia dell'editing redazionale sulle storie da pubblicare è normale, immagino, ma a questo punto ne faccio anche una questione di quantità: correggere, sistemare o anche rifare daccapo delle tavole comunque già esistenti è una cosa (e non mi frega molto di sapere chi o come se ne incarica), scriverne ex novo 60 su 160 è un'altra. Alla fine, uno si trova a leggere una storia che è stata scritta dalla Barbato - l'autrice sul tamburino - per poco più del 60%: e insomma, non sarebbe il caso di specificarlo? Parlare di ghost writer è comunque sbagliato, tecnicamente, e la replica di Paola è doverosa: nessuno scrive al posto di Paola su incarico di Paola... Però, alla fin fine, la sostanza cambia poco o niente per il lettore, il quale legge un fumetto che in parte non è stato scritto dalla Barbato, ma da qualcun'altro.

Tra l'altro, mi chiedo una cosa (magari la risposta è già stata data, in passato, ma ora non me ne ricordo): una volta deciso che Il santuario doveva diventare uno Speciale, passando da 100 a 160 tavole, perché non si è incaricata la stessa Barbato di portarlo alla giusta foliazione?

Poi sono anch'io d'accordo con Tommaso, ma quello è un altro discorso.

la barbato evidentemente era occupata ma visto che la storia è stata chiusa nei cassetti per anni potevano aspettare si liberasse e far fare il lavoro a lei. tutta sta fretta immediata non l'ho capita.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il santuario non è (solo) di Paola Barbato?
MessaggioInviato: gio mar 03, 2011 9:12 pm 
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Località: Grottaglie(TA)
Sul discorso Barbato due appunti:
1. nemmeno sotto tortura scriverei male del mio "superiore" se so che lui potrà leggere(siam pur sempre stipendiati!).
Farei come ha fatto Paola: dico-non dico , mezze verità , risentimenti vari tenuti per me ecc ecc.L'arte della scrittura ci fa fare tante belle cose...oltre a quella di uscire da situazioni imbarazzanti.

2. che ci sia un "leggero" malcontento di alcuni autori traspare un pò dai vari incontri.Vedi questione titoli, vignette cambiate,PEZZI di sceneggiatura stravolti ecc.Se questo portasse a un miglioramento delle storie nulla di male ma qui siamo di fronte (eccetto casi sporadici) a "cose" che non dovrebbero nemmeno essere pubblicate. Non perchè lo dice Sbarbato o skeletor o kramer76 e così via ma perchè la quasi totalità del forum è concorde nel sottolineare il momento poco felice del nostro eroe (odio trattenermi! :evil:).Questo non vuole offendere il lavoro fatto da sceneggiatori e disegnatori.Gli stessi che magari ho bocciato un mese mi hanno regalato capolavori ed emozioni solo pochi numeri addietro.
Mi chiedo solo:in che direzione stiamo andando? E perchè sono pessimista?
Fedeli si, ma scemi no!
Ora scusate ma corro a comprare il Maxi :P ...ehm... :wink:

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Ultima modifica di sBARBATO il ven mar 04, 2011 1:33 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il santuario non è (solo) di Paola Barbato?
MessaggioInviato: gio mar 03, 2011 10:47 pm 
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Iscritto il: gio lug 22, 2004 8:29 pm
Messaggi: 300
skeletor ha scritto:
rimatt ha scritto:
Tra l'altro, mi chiedo una cosa (magari la risposta è già stata data, in passato, ma ora non me ne ricordo): una volta deciso che Il santuario doveva diventare uno Speciale, passando da 100 a 160 tavole, perché non si è incaricata la stessa Barbato di portarlo alla giusta foliazione?

la barbato evidentemente era occupata ma visto che la storia è stata chiusa nei cassetti per anni potevano aspettare si liberasse e far fare il lavoro a lei. tutta sta fretta immediata non l'ho capita.


Non credo che il punto sia quello. Faccio le mie ipotesi.
Per qualche motivo la storia è stata ritenuta non pubblicabile così com'era, quindi immagino che per recuperarla occorresse compiere due operazioni:
1 - Risolvere i problemi che, a parere della redazione, la rendevano non pubblicabile.
2 - Effettuare le modifiche cercando contemporaneamente di mantenere il maggior numero possibile di tavole già disegnate da Freghieri, in quanto già pagate dalla redazione (Bonelli paga alla consegna). Quindi ogni tavola scartata per via delle modifiche avrebbe significato una perdita secca per la casa editrice.

Quindi era un lavoro da fare col bilancino che è logico sia stato portato avanti dalla redazione e non da un'autrice "genio e sregolatezza", che probabilmente non si sarebbe nemmeno sentita a suo agio con tali vincoli.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il santuario non è (solo) di Paola Barbato?
MessaggioInviato: ven mar 04, 2011 12:29 am 
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sBARBATO ha scritto:
Mmm...forse è il caso di non dire il resto se no qua ci scappa anche il morto :D


Disgraziato di uno sBARBATO, se ci sono cose che sai ma che non puoi dire, dovresti semplicemente fare finta di non saperne niente, invece di dire: "Non posso parlare, sennò guai! So tutto, ma devo tacere, altrimenti scoppia il finimondo!". BASTAAAAAAA! :x:

:g:

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Ciao,
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 Oggetto del messaggio: Re: Il santuario non è (solo) di Paola Barbato?
MessaggioInviato: ven mar 04, 2011 12:53 am 
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Iscritto il: ven feb 03, 2006 3:29 pm
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Località: Grottaglie(TA)
rimatt ha scritto:
sBARBATO ha scritto:
Mmm...forse è il caso di non dire il resto se no qua ci scappa anche il morto :D


Disgraziato di uno sBARBATO, se ci sono cose che sai ma che non puoi dire, dovresti semplicemente fare finta di non saperne niente, invece di dire: "Non posso parlare, sennò guai! So tutto, ma devo tacere, altrimenti scoppia il finimondo!". BASTAAAAAAA! :x:

:g:


E fammela godere un pò.Avere notizia di prima mano ha sempre i suoi vantaggi :D
Tipo vedere te che fai così 8-)
Arriveranno tranquillo.Ma io non posso parlare ALTRIMENTI SCOPPIA IL FINIMONDO :mrgreen:

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