MandarinoFish ha scritto:
Se ci fosse stato scritto Paola Barbato avremmo gridato tutti al capolavoro, probabilmente.
Rieccoci!
Perché, ti risulta forse che un mese fa, quando sul tamburino c'era scritto proprio Paola Barbato, tutti abbiano gridato al capolavoro?
Ciò detto, fra questo Dylan e quello della Barbato ci passa la differenza che c'è tra Tex e Cico, più o meno, e la cosa mi pare abbastanza evidente.
MandarinoFish ha scritto:
Non ci sono sequenze o vicende che dimostrino la loro autosufficienza
A me pare che ce ne siano fin troppe: in tutta la casa c'è una sola infermiera (che poi è una dottoressa), e i degenti si arrangiano in tutto e per tutto, compresa la preparazione dei pasti.
@Fantaman: mah, a me non sembra di avere pregiudizi. C'è stato un periodo in cui Di Gregorio mi pareva in fase ascendente, e l'ho scritto senza troppo problemi:
Il persecutore è una discreta storia, così come quella del Maxi, e perfino
Lavori forzati ha i suoi lati positivi (cosa che ho evidenziato nel mio commento). Certe sue storie non mi sono piaciute ma ammetto che sono scritte bene (
Per una rosa), ma le ultime due sceneggiature apparse sul mensile mi sembrano indifendibili. Credo di aver spiegato il perché: secondo te è pretestuoso scrivere che Dylan di
Gli ultimi immortali è antipatico e imbelle, che il ritratto dei vecchietti è stereotipato e poco realistico, che il finale - per quanto ingegnoso, in sé - non riesce a spiegare in maniera plausibile (né a giustificare) quanto accaduto nelle pagine precedenti? Secondo me queste sono pecche non da poco, e sono più che sufficienti a farmi bocciare l'albo del mese.