Cravenroad7

la sequenza con cui ho letto l'albo è stata:
-arrivare a metà , poi piantarlo lଠe leggere il forum
-rimanere stupefatta dall'unanime approvazione
-riprendere l'albo e finirlo

inizialmente (come sottolinea anche cyber dylan) ho provato una forte irritazione per la caratterizzazione dei personaggi diciassettenni.
dialoghi da teen movie, con scazzo, irritazione, antipatia generale, azioni incomprensibili (suonare il campanello con lo skate?? ma perché!?); i dialoghi così impostati sono quanto di più odio al mondo. fittizi, irreali, sono il clichè per eccellenza, l'adolescente "ribelle" scazzato perennemente....
diciamo che si tratta di un classico escamotage per creare tensione, proprio dei filmetti adolescenziali e altrettanto insopportabile.

alcuni passaggi sono fuori posto, forzati e mi trovano nuovamente d'accordo con Cyber dylan

SPOILER
il ragazzo che è arrabbiato con dylan perché la sua ragazza era innamorata di lui... delirio puro!
l'incomprensibile inserimento dell'investigatore di scotland yard, tanto per lasciare in sospeso chissà cosa e aggiungere senza sforzo un aloncino di mistero

va detto che i disegni di stano aiutano la digestione dell'albo, più morbidi e meno spigolosi del solito. con un dylan in forma smagliante.
la storia tutto sommato da metà  in poi si fa leggere, anche se scoprire che è tratta da un film pari pari non apporta note di merito all'autrice... passi uno spunto, un rimescolio di trame note e meno note, ma il pescaggio totale non è il massimo.

comunque voto 6

siamo già  ai mea culpa mea grandissima culpa se Dylan Dog è scritto da imbucati un mese sì e un mese sì e un mese no.

in effetti... è così.

L'assassino dell'albo precendente!!

La Barbato,dopo la deludente prova precedente ritorna ai suoi livelli abituali e sforna una storia semplice ma ben costruita ricca di pahos e dal finale emozionante ,splendido Stano a mezzatinta.....

Be', è un comportamento irrazionale finché si vuole, ma tutt'altro che strano o raro. Direi che ci sta tutto.

@Rimatt

Ho detto "anche" per intendere il tuo discorso parallelo sul confronto tra questo albo e quelli precedenti. E' un "anche" che simboleggia una tua aggiunta, non del tutto correlata col giudizio dell'albo del mese.
E secondo me era un "anche" che non aveva senso.

Oh, poi che ci vuoi fare, sono cacazzi di natura.
Per il resto, quoto tutto quello che hai detto nel tuo messaggio precedente, compreso il giudizio su Mater Morbi.

Pure io, è per quello che puntualizzo e ripuntualizzo non appena ne ho l'occasione.

esagerato e pretestuoso. si inserisce nel clima generale di scazzamento ed è soltanto un prolungamento ulteriore della tensione "teen movie" .
gli ha rovinato tutti i suoi 17 anni perché era appeso in un poster? ci sta l'antipatia, ma non un comportamento come se gli avesse stuprato la nonna e dato fuoco alla casa

Sostengo con convinzione il mio punto di vista: è un comportamento esagerato, irrazionale, adolescenziale in tutto e per tutto; pertanto, estremamente realistico. Che razionalità e che equilibrio puoi aspettarti da un diciassettenne innamorato con il testosterone a mille (raffigurato benissimo da Stano, oltretutto)?

E poi la scena è davvero gustosa.

Faccio presente che nella scena in questione il ragazzo ha vent'anni e non diciassette come all'epoca dell'incidente di Lula.

Chiedo scusa per il post doppio, ma questa è un'informazione di servizio.

E' online la scheda wiki di Anime prigioniere:
https://www.cravenroad7.it/wikidyd/index ... rigioniere

(Consiglio la lettura alla voce Curiosità, che contiene alcune piccole notizie interessanti sui personaggi)

Neanche a me interessano le citazioni, volontarie o involontarie che siano, perché se dovessi giudicare un albo per quelle allora Sclavi non dovrebbe piacermi.
Sono abbastanza d'accordo con chi parla di caratterizzazione stereotipata dei ragazzi compensata però dall'ispettore forestiero (a dimostrare che se la Barbato vuole riesce a caratterizzare bene i personaggi con poche pennellate).
Questa secondo me è una storia che avrebbe dovuto esercitare una certa empatia, ma così non è stato. Nonostante la storia del cane col cancro ucciso per compassione, e la vecchietta malata.
Non so neanch'io perché non mi ha commosso. Forse perché pensavo che fosse troppo semplice tentare di commuovere in questo modo, o forse perché in ogni modo la scrittura era troppo pensata: uscita dalla testa e non dalle viscere.
Cagliostro alla fine dell'albo mi ha un po' spiazzato. Introdurlo così senza preavviso potrebbe indurre a pensare che c'entra lui in tutta questa storia. E' un personaggio che forse, se non implicato nella trama, non dovrebbe comparire.
Il cliffangher finale è interessante. Il paparazzo potrebbe dare quel tocco di realismo al mondo di dylan dog che è sempre mancato. Non mi stupisce quindi che di Dyd parlino le riviste per ragazzine: molti dei personaggi occasionali lo riconoscono, Dyd dice che viene sempre trattato come un ciarlatano, allora perché non dovrebbe essere un idolo delle teenager? Se lo è Justin Bieber...

Stano è un grande, anzi è IL grande, e alza la media di un albo sufficiente rendendolo quasi discreto.

paparazzo? non era il poliziotto?.

c'hai ragione! Uno stalker in divisa

Il contrario qui. Nessuna perla in senso di singoli momenti memorabili, ma un'acqua salata e vivace quanto basta. Magari non prende allo stomaco, come ventilato dall'Horror Club, ma gradevolmente very professional.
Maiuscolo all'ennesima potenza Stano, penalizzato dalla mezzatinta in parte per proprie scelte (la computer grafica), in parte per la stampa. Ma l'avete già  sottolineato.