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#114 - La prigione di carta
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 Oggetto del messaggio: #114 - La prigione di carta
MessaggioInviato: gio ago 14, 2008 1:32 pm 
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Dylan Dog n. 114, mensile
La prigione di carta
Soggetto e sceneggiatura: Michele Medda
Disegni: Luigi Piccatto
Copertina: Angelo Stano


Scrivere non è un problema per Charlie Chivazky. Le parole gli sgorgano dalle dita e disegnano fantasmagorie surreali, intrecci fulminanti di personaggi e situazioni. Ma dove nascono le illuminazioni dello scrittore? Dylan Dog deve indagare il segreto potere della narrazione, perché le fantasie di Chivazky ? i suoi demoni personali ? si stanno liberando nell?aria, pronti a raccontare le loro storie di morte!

Scheda wikidyd dell'albo: link

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Soggetto molto interessante, mentre la sceneggiatura presenta IMHO qualche piccola pecca.
I disegni sono piuttosto belli, Piccatto era molto in forma all'epoca[^]
La cover è una delle più orribili di sempre.

Storia 7
disegni 8
tot. 7.5


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 Oggetto del messaggio: #114 - La prigione di carta
MessaggioInviato: gio ago 14, 2008 1:53 pm 
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non mi piace. il dylan sullo sfondo in copertina è inguardabile.


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 Oggetto del messaggio: Re: #114 - La prigione di carta
MessaggioInviato: ven ago 06, 2010 2:14 am 
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perché snobbate quest'albo?XD ma lo scrittore non ricordava un Bukowski?


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 Oggetto del messaggio: Re: #114 - La prigione di carta
MessaggioInviato: gio dic 30, 2010 2:03 pm 
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Le mie 100 storie preferite di Dylan Dog : posizione n°77

Immagine

La prigione di carta, mensile n°114, marzo 1996

Testi di Michele Medda
Disegni di Luigi Piccatto

Scrivere non è un problema per Charlie Chivazky. Le parole gli sgorgano dalle dita e disegnano fantasmagorie surreali, intrecci fulminanti di personaggi e situazioni. Ma dove nascono le illuminazioni dello scrittore? Dylan Dog deve indagare il segreto potere della narrazione, perché le fantasie di Chivazky, i suoi demoni personali, si stanno liberando nell'aria, pronti a raccontare le loro storie di morte!

Sotto il solito cielo londinese color medicinale scaduto, la solita umanità cercava di rubare un pò di colori dalla primavera questa l'apertura della prima storia di Medda in solitaria (le precedenti erano infatti condivise da Serra e Vigna). Un battesimo di fuoco al pari di Il battito del tempo n°154 del quale è considerato l'ideale prequel per una flebile continuity assai più presente nella scialba La famiglia Milford n°203 e non solo per il solito (ispirato) Piccatto o per il cameo dei barboni. Benchè in La prigione di carta sia ancora un Medda amorfo il maturo utilizzo dei principali elementi investigativi rendono già  possibile declassare un autore (inferiore) come Chiaverotti o un autore (distaccato) come Manfredi, correnti in quel periodo. Una scena "slegata" come quella del motel fetish la dice lunga. Bozo, Zen, Sorella Malvasia sono peraltro macchiette rappresentative di un entusiasmante sdoganamento, nei dialoghi e nelle prospettive e indubbiamente nella già  marcata acidità; una lezione di cui Accatino farà tesoro per il capolavoro La vita rubata maxi n°3. Chivazky è il perfetto illusionista del marcio, profeta del sidewalk-show, ingenua trasposizione autoriale ma talmente simpatica da valorizzare l'intera trama e gli inserti horror: a parte il trashone Peter Punk o il trito Una storia pazzesca (ritorno dalla morte) la chicca è costituita da Il bacio dello scorfano. Notevole il finale che prelude l'autosuggestione di stampo barbatiano.


Ultima modifica di Kramer76 il sab ago 18, 2012 12:08 pm, modificato 4 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #114 - La prigione di carta
MessaggioInviato: gio dic 30, 2010 6:56 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
Capolavoro assoluto, IMO. Storia che avrಠriletto una decina di volta, e ogni volta l'apprezzo di più della precedente. Imperfetta (nel senso che non ha la fluidità delle successive sceneggiature meddiane) ma talmente vitale, incisiva e ricca di idee da far dimenticare i propri difetti.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #114 - La prigione di carta
MessaggioInviato: sab set 17, 2011 12:31 pm 
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Iscritto il: lun apr 25, 2011 1:42 pm
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Secondo me è un albo sottovalutato. Le tre storie raccontate, soprattutto quella di mezzo, sono carine, lo scrittore che scrive per intrappolare i suoi demoni è un'idea che mi ha colpito. L'identità dell'assassino è ben difficile d'azzeccare, la storia fila tranquilla senza eccessiva verbosità, ci sono momenti comici ben fatti come la scena all'irish pub... il termine paragone non lo scomodo, ma nel complesso è proprio un bell'albo!

PS: unico neo, la copertina non mi convince


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 Oggetto del messaggio: Re: #114 - La prigione di carta
MessaggioInviato: sab set 17, 2011 12:53 pm 
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Iscritto il: ven ott 08, 2010 7:20 pm
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Storia molto,molto carina,forse perchè sono un'aspirante scrittrice

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 Oggetto del messaggio: Re: #114 - La prigione di carta
MessaggioInviato: mer set 21, 2011 2:01 pm 
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Iscritto il: lun ago 04, 2008 10:09 am
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Località: Palermo in via dei dylaniati n.666
Capolavoro non so, ma ottima sicuramente.
Fin dall'esordio Medda mostra padronanza con il personaggio: un Dylan ironico, che indaga e soprattutto vivo. Forse pecca di immaturità nel finale (ultra-spiegazionista). Bellissimi i siparietti comici: il barista e la coppietta sadomaso :D

Voto 8

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 Oggetto del messaggio: Re: #114 - La prigione di carta
MessaggioInviato: mer set 21, 2011 2:10 pm 
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concordo con MandarinoFish

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 Oggetto del messaggio: Re: #114 - La prigione di carta
MessaggioInviato: gio set 22, 2011 12:41 pm 
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Iscritto il: ven ott 15, 2010 4:50 pm
Messaggi: 2643
Località: Venaria Reale (To)
A una prima lettura questa storia non mi aveva entusiasmato...poi rileggendola l'ho trovata davvero brillante , anche più vivace di quanto ci si aspetterebbe da Medda...

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 Oggetto del messaggio: Re: #114 - La prigione di carta
MessaggioInviato: sab mag 26, 2012 12:46 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2011 12:53 pm
Messaggi: 3405
Località: Valsesia
Pollice in su anche per me per l'esordio solista di Medda (almeno sulla serie regolare), albo brillante e divertente, sono storie come questa a mancare oggi secondo me. L'unica cosa brutta rimane, come detto da tutti, l'inguardabile copertina, una delle peggiori di Stano in assoluto; bello però il titolo.
Il fiore all'occhiello di questa storia è invece "Il bacio dello scorfano", ironico e geniale, ma ci sono un sacco di altri momenti e comprimari assolutamente esilaranti: la coppia di masochisti, Chivazki in TV, il barista all'Irish Pub ( :mrgreen: :mrgreen: ), il quartetto di barboni, ancora Chivazki nel racconto inventato da Dylan.
L'incipit chiarisce subito su che toni si andrà a parare. Piccatto perfetto per questo tipo di storia, ovviamente.
Il punto debole resta il finale, troppo verboso e spiegazionista fin da pag. 81 (!!!); malgrado questo macroscopico difetto, quando saranno aperte le votazioni punterò sull'ottimo premiando soprattutto la freschezza e la creatività di quest'omaggio bukowskiano.

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https://lastoriadidylandog.blogspot.com


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 Oggetto del messaggio: Re: #114 - La prigione di carta
MessaggioInviato: mar giu 12, 2012 7:27 pm 
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Iscritto il: lun ago 15, 2011 10:01 am
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bella,,, 7,5


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 Oggetto del messaggio: Re: #114 - La prigione di carta
MessaggioInviato: lun dic 10, 2012 10:31 am 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
Messaggi: 4046
Località: Milano
Non mi sembrava una buona storia per 3/4 ma debbo dire che con un grande finale tutto trova senso. Buonissimo albo.

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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 Oggetto del messaggio: Re: #114 - La prigione di carta
MessaggioInviato: lun dic 10, 2012 7:32 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6990
Località: Inverary 2.0
Medda l'hanno imprigionato nella carta ormai. Vuota :| .
Quando uno come lui la meriterebbe "bianca" per ogni idea dylaniesca gli ronzi nel testone.

Rileggere storie come questa mi peterpanizza, in epoche non lontanissime (all'anagrafe) ma irrecuperabili per distanza abissale in termini di qualità :dito: .

ALOHA COMPAGNI DI SBRONZATE

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #114 - La prigione di carta
MessaggioInviato: mer dic 12, 2012 12:21 pm 
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Iscritto il: mer mag 30, 2012 10:42 am
Messaggi: 859
Ottima storia la prima in solitaria di Medda, ottimo utilizzo del personaggio che guidato dal suo quinto senso e mezzo si lascia andare all'investigazione su dei delitti all'apparenza assurdi. I siparietti ironici e divertenti del motel fetish e del bar dimostrano che questo autore ha una padronanza del personaggio a 360°. Buona la caratterizzazione dei quattro clienti barboni, mentre sono indimenticabili il trashissimo Peter Punk e la scena del bacio dello scorfano, disegnata magistralmente da un Piccatto in ottima forma che dimostra ancora una volta di essere uno dei migliori disegnatori della serie.

Voto: 8,5

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Per velenoso che sia, non c'è serpente che non possa essere addomesticato da una convincente pallottola calibro 45!


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