Cravenroad7

Sto leggendo Soffocare: bello, molto, amere risate.

La mia ragazza mi ha regalato 'Gang bang'! [:D] [:P]

Finito forse il libro più atipico del nostro (e probabilmente il meno indicato per iniziare[:p][:0]): La scimmia pensa, la scimmia fa: dei piccoli articoli in forma di racconti di vita, alcuni permeati di uno humour nero che mi è molto piaciuto. Però ho scoperto alcuni retroscena sullo stile ed alcuni excursus di vita dello scrittore che forse in futuro mi faranno capire meglio la mentalità dello scrittore.

BENE! Io ho finito qualche giorno fa "Soffocare", che mi aveva regalato questo mio "collega" per il compleanno. E devo dire che è stato un regalo eccezionale. Libro che si legge da solo! Palahniuk ha un modo di scrivere talmente scorrevole che a volte dovevo fermarmi due secondi a riflettere e poi continuare questo è dato soprattutto dal descrivere la scena talmente dettagliatamente (senza farlo pesare al lettore, perché anche qui ci vuole un'abilità) da farti entrare totalmente nella situazione.
Molto divertente in generale, ma soprattutto la scena dello stupro. Lì ero letteralmente piegata in due dalle risate!


insomma, consigliatemi un altro libro di Palahniuk!

BENE! Io ho finito qualche giorno fa "Soffocare", che mi aveva regalato questo mio "collega" per il compleanno. E devo dire che è stato un regalo eccezionale. Libro che si legge da solo! Palahniuk ha un modo di scrivere talmente scorrevole che a volte dovevo fermarmi due secondi a riflettere e poi continuare questo è dato soprattutto dal descrivere la scena talmente dettagliatamente (senza farlo pesare al lettore, perché anche qui ci vuole un'abilità) da farti entrare totalmente nella situazione.
Molto divertente in generale, ma soprattutto la scena dello stupro. Lì ero letteralmente piegata in due dalle risate!


insomma, consigliatemi un altro libro di Palahniuk!

Precedo Vaciotto, e ti dico Invisible Monsters. Ingarbugliato, ma logico.

L' ho letto "Invisible Monsters"! Molto molto bello.

Se non hai letto Invisible Monster non puoi dire di aver letto Palahniuk. Sebbene sembri impossibile, Soffocare (che adoro alla follia) non possiede nemmeno un terzo di quella genialità, della brillantezza e dei colpi di scena presenti in I.M.
Poi, conoscendo un pò sia te sia i tuoi gusti, mi butterei su Ninna nanna; crdo che anche quello ti piacerà  molto.

ps: più che nella scena dello stupro io son mezzo morto dal ridere quando Victor e Danny girano con la culla col finto bambino a bere di nascosto le birre che i proprietari delle ville lasciano fuori casa per tenere lontane le lumache.

si la scena della birra è molto carina

bene, credo allora che mi informerò su invisible monster....

@vace: quando ho chiesto (una volta finito il libro) al mio amico perché mai avesse scelto per me proprio quel libro, proprio "soffocare"...e lui, una volta spiegato, mi ha detto: "ero un po' indeciso ce n'erano alcuni che avrei voluto prenderti, ma poi pensando che avessi già  FIGHT CLUB, ho pensato a SOFFOCARE. Non erano tutti adeguati...NINNA NANNA non te lo volevo prendere assolutamente." l'ha detto con un tono, quasi per dire: meglio proteggere la tua mente da quel libro ahahha

Per Natale i miei mi hanno regalato tutti i libri di Chuck, tranne "Portland Souvenir", "La scimmia fa, la scimmia pensa" e "Pigmeo".
Ho finito di leggere "Cavie", il mio primo Chuck. Una cruda analisi sulla nevrosi creata dalla "fame" di successo. Uno reality show, ritratto nitidissimo e veritiero della nostra società. Lettura scorrevolissima e avvincente. Alcuni racconti degli aspiranti scrittori fanno stare davvero male (Budella su tutti), altri non mi hanno convinto appieno. Chuck riesce a farti commuovere, provare compassione verso i personaggi, disgustare, ridere e allo stesso tempo riflettere. Un modo di scrivere, a me, nuovo, ma sicuramente molto bizzarro e originale. Bello.

@Quirky: quale stai leggendo? Cosi lo leggo pure io e ci confrontiamo

Bravo. Evitali pure tutti e tre, parola di fan.

Minchia!! Mio papà allora se ne intende

Finito Invisible monster. Colgo molte analogie con Fight club (il film, il libro ancora non l'ho letto). Brandy Alexander è Tyler Durden in un certo senso. Interessante la struttura narrativa; nonostante passato, presente e futuro si intreccino in maniera assolutamente casuale, il libro si riesce a leggere facilmente. Colpi di scena a gogò, forse alcuni ripetitivi. Per il resto, geniale.

Facciamo una domanda alla Porta a Porta: Vace, ma considerate le ultime prove di Chuck: Pigmeo(ho letto da più parti che non ha colpito granchè), Gang bang(che non aggiunge nulla di nuovo alla produzione di questo autore e finisce con l'essere parecchio ripetitivo), Rant (accolto senza troppi clamori) possiamo parlare di lieve flessione rispetto alle prove più celebri e ai quattro/cinque romanzi di riferimento-must di questo autore (ormai un po' datati)?
Cosa ti aspetti da Chuck nell'immediato futuro?

No, alla Porta a porta no:D

Guardi, Vespa, è mia abitudine andare dritto al sodo quindi non starò a gingillarmi con le parole più del dovuto: per quanto mi riguarda, solo un miracolo riuscirebbe a far parlare ancora di Palahniuk come di uno scrittore geniale e irriverente perché quando uno scrittore come questo diventa, di norma, prevedibile, fiacco e ripetitivo come accaduto nelle ultime opere (devo ancora leggere "Senza veli") vuol dire che è alla frutta.
In parole povere stiamo parlando di un artista finito che vive di rendita, della rendita dei suoi precedenti (capo)lavori. "Può permetterselo?" ma non me ne frega nulla, Vespa, sapere se può permetterselo o meno, il lettore vuole l'opera destabilizzante e reazionaria, se non altro - perlomeno - dal punto di vista linguistico, lessicale; non ci interessa aprire una discussione moralizzatrice sull'uomo che compie il passo giusto e sbagliato, se vuole la prossima volta invita in studio Buttiglione e Cesa e apre una bella discussione con loro sul potere legislativo della santa inquisizione. Palahniuk ha dato il meglio di sè agli inizi della sua carriera (ma attezione: stiamo parlando di esordi sfolgoranti, parliamo di un autore che con due romanzi NON COMMERCIALI, ha richiamato su di sè l'attenzione dei lettori di mezzo mondo scandalizzando benpensanti e scioccando la maggior parte dei lettori) e il restare in linea con la qualità prodotta allora, oggi avremmo potuto definirlo un ulteriore miracolo. Ma oggi, aldilà della crisi di idee e di messa in opera, i suoi famigerati attacchi alla società, feroci e violenti, sono diventati bon bon, zuccherini da dare al lettore bambino affamato che vuole il dolcino per stare tranquillo e contento, perché negli ultimi romanzi non latitano solo le idee ma proprio una messa in opera degna del nome di questo scrittore: non c'è proprio più il talento narrativo che lo contraddistingueva e quando uno scrittore come P. diventa prevedibile e fiacco ("Gang bang" , "Pigmeo") significa, appunto, che è finito.
In linea con i tempi, per quanto mi riguarda: sempre più soft, cervelli dei lettori che sonnecchiano e moraline con tiratine d'orecchi invece che sonori calci in culo.
ZZZZZZZZZZzz....svegliatemi.

Il futuro? Il futuro lo vedo sempre più nero e cupo, anche perché se il sistema lavorativo in questo settore ruota attorno alla forma contrattuale come posso, io lettore, sperare che Palahniuk possa risollevarsi in breve tempo? "Entro l'anno mi devi scrivere il prossimo romanzo, entro tre anni me ne devi scrivere quattro, hai un contratto da rispettare, sei già  stato pagato". Non può funzionare così con tutti, può andare bene per quel leccacioccolatiniperugina di Fabio Volo (riempire un libro di frasi dei baciperugina miste a citazioni di Oscar Wilde richiede solo tempo, non talento) ma non per Palahniuk. Questo modulo è la condanna a morte del genio. Imborghesire il cervello brillante con i soldi e i tempi da rispettare significa mettegli una catena al collo e tirargiela ogni volta che si distrae. Provi lei, Vespa, a lavorare così...ah no, scusi ho preso l'esempio sbagliato.