Le mie 100 storie preferite di Dylan Dog : posizione
n°99 Il tocco del diavolo, mensile n°221, febbraio 2005
Testi di Paola Barbato
Disegni di Fabio Celoni
Un sinistro personaggio si aggira per Londra plagiando persone infelici e spingendole a commettere i più atroci delitti. Scotland Yard dà la caccia a quest'uomo che si comporta come un diavolo incarnato. Ma i poliziotti ignorano che si tratta realmente di un demone scacciato dall'Inferno. Si chiama Ash e il compito di Dylan Dog è esiliarlo in un luogo in cui non possa fare del male a nessuno!Con questo albo inizia a mio parere un periodo di uniforme tendenza della Barbato, se si escludono i classici capolavori
L'ultimo arcano n°234 e
Tueentoun gigante n°18. Dopo l'apice creativo di
Il Senza Nome gigante n°13 l'operazione "rivolta il calzino Dylan" ha avuto risultati alterni tra
La scelta speciale n°18,
La peste speciale n°19,
Oltre quella porta n°228, le recentissime
Il giardino delle illusioni n°279 o
Il santuario speciale n°24, la doppia con Xabaras per il ventennale. La Barbato ha ecceduto umanizzando e ceduto banalizzando; ogni autore di Dylan Dog (tranne Medda) ha sempre ecceduto e ceduto nella sua parabola. La storia è una delle più sofisticamente cervellotiche della serie; i personaggi-specchio come Ash, Dust e Leslie non solo riflettono la longa manus ma contribuiscono ad amplificarne l'imposizione. Tra gli specchi di
Oltre quella porta e quelli di Joe Montero n°169 ne passa di tatto ed interpretazione del personaggio; diciamo che in
Il tocco del diavolo Dylan è al centro di un cerchio magico, vedi cover, ma non è ancora un pupazzo voodoo. Il piedistallo barcolla di scossoni familiari; il titoletto interno è per l'appunto
L'esca e le esche non sono tanto gli angeli caduti o la tossicodipendente contesa bensì le due scene di velatissimo splatter, la cadente Londra notturna, il cadente santuario in fondo alla gotica foresta; lo sciacquone di identità ed essenza malcela la celoniana cura. L'altro ed altrettanto ruffiano titoletto
Il collezionista lo trovo celebrativo. Ricorda da questo punto di vista
L'isola misteriosa n°23.