Sotto la montagna: mi manca
26. La piramide capovolta: 160 pagine di noia
25. La città perduta: brutto esordio
24. Uno strano cliente: delicata ma inconsistente
23. Brucia, strega... brucia! vedi la città perduta
22. Sperduti nel nulla: ho perso l'albo, ma tanto era brutta
21. Cavie umane: mediocre pubblicità progresso
20. I professionisti: mediocre, la via denardiana alla commedia
19. Daisy & Queen: mediocre, salvata dai disegni
18. Poltergeist!: mediocre
17. La via degli enigmi: troppi enigmi
16. 24 ore per non morire: appena sufficiente
15. Il grimorio maledetto: appena sufficiente
14. Il processo: legal thriller fantascientifico, sufficiente anche se un pò noioso
13. L'incendiario: storia particolare, sufficiente anche se un pò noiosa
12. La dea madre: interessante, sufficiente, sopravvalutata per motivi a me ignoti
11. I quattro elementi: più che sufficiente, funzionale ai disegni
10. Abissi di follia: più che sufficiente, una delle storie più gialle di sempre
9. Destinato alla terra: più che sufficiente, mix di anomalia e tradizione
8. In fuga: discreto riempitivo per il maxi di "il lago nero"
7. Programma di rieducazione: discreta, interessante, un giallo fantascientifico
6. Selezione innaturale: buona, classico noir denardiano
5. L'OCCHIO DI BALOR
le tematiche sono quelle della storia zagoriana "gli eroi del ramo rosso", qui siamo su dylan dog quindi si parteggia per i fomor, i mostri
mi è piaciuta la sceneggiatura... ma forse centra CASERTANO, uno di quei disegnatori "storici" che riescono a fare proprie le storie che disegnano...
de nardo lo si riconosce dalla narratrice fuori campo, ma ci sono elementi che fanno pensare a un cambio di stile: le gag sulla "gnocca", ad esempio
il finale poi è addirittura trash, con l'occhio di balor che diventa una specie di cannone laser incontrollabile, mentre su zagor pietrificava soltanto...
però rimane una buona storia in mezzo a tante altre da dimenticare uscite in quel periodo pre-recchioniano....
4. AMORI PERDUTI
brillante utilizzo del passato di dylan, senza annoiare bensì al servizio di una buona storia "di genere"
bella la sceneggiatura, un'ingannevole serie di flashback, buona questa cattiva quasi alla 007 (la stasi!)
i disegni del grande brindisi danno un ulteriore tocco di classe a una storia sottovalutata
3. PIU' FORTE DELLA CARNE
un de nardo che in questo periodo cambia stile, non so come dire, è diventato più "alla mano", più dylaniano... i disegni di casertano aiutano
senza però rinnegare i propri cavalli di battaglia: dylan che racconta tutta la storia in flashback, mentre è in coma... sembra un'assurdità...
però alla fine si rivela una carta vincente, è un modo insolito e appassionante per raccontare la solita storia con il serial killer
2. IL TEMPIO DELLA SECONDA VITA
da rivalutare questo gioiellino, un'evidentissima virata di de nardo verso le atmosfere originali di dylan dog, stavolta niente enigmi
c'è il dylan dellamortiano, narratore fuori campo, detective anomalo, il wannamarchismo, una buona dose di onirismo e ironia
ci sono due personaggi femminili particolarmente riusciti... e c'è perfino il tormentone sclaviano dell'impiegato del catasto
c'è anche un pò di barbato, "memorie dal sottosuolo" e "il prezzo della morte", pubblicate poco tempo prima
i disegni di roi completano il quadro di un piacevole dejavu
1. IL GRAN BASTARDO
l'inseparabile duo de nardo-bigliardo stavolta fa centro... basta enigmi, basta esoterismo, stavolta i temi sono molto più dylaniani, essenziali
si sa già come andrà a finire, fin dalla prima vignetta... ma de nardo affonda comunque il colpo, duramente... apprezzo i finali amari
e il narratore fuori campo, marchio di fabbrica denardiano, impreziosisce l'albo, qui ancora di più... un gioiellino da rivalutare...
ci si immedesima totalmente nello sciagurato protagonista (che si becca pure una terribile capocciata in piena faccia!)
di fronte a un odioso rompiscatole che si merita l'appellativo del titolo, insolito per un albo bonelliano
THE END