Cravenroad7

Storia inquietante,un vero capolavoro
davvero delle scene splatter eccezionali
Coppola in questo albo mi ha fatto impazzire

Golconda,un posto normale...O quasi... MOLTO quasi

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by the Imp</i>
<br />Spoiler

Domanda: ma quando alla fine si scopre che Delia era l'assassina... allora ciò vuol dire che:

a)Era stata assunta dalle dirigenti del circolo delle ricche peripatetiche senza che queste ne conoscessero l'identità
b)La faccenda delle donne che volevano uscire dal giro era tutta una balla inventata da Delia

?

Io sarei per la b)

Se sapeste la metà delle cose che so io.... io ne saprei il doppio!
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Ho trovato molto strano che nessun altro oltre a noi due si sia fermato su quest'aspetto che rimane molto oscuro nella storia. Appena ho finito di rileggerlo infatti mi è rimasto insito il dubbio su questa questione. Escluderei a priori l'opzione a) poiché è alquanto illogica.
La b) è quella che si avvicina di più alla logica della storia.

Il mio commento personale riguardo quest'albo è totalmente positivo. Storia accattivante e disegni immensi.
Ho colto un paio di citazione che mi erano sfuggite la prima volta che lessi Il Marchio Rosso: il personaggio di Stuartamore ha le fattezze del grande George Hilton, attore prolifico negli anni settanta (ha fatto molti gialli nostrani); l'altra è il cimitero dell'East Sussex dove è sepolto il massimo esponente del satanismo moderno Aleister Crowley (a pagina 55 si vede chiaramente la lapide con il nome).

Sono molto affezionato a quest albo, infatti è il primo Dylan Dog che ho comprato... poi ,chissà perchè, non mi prendeva mai la voglia di leggerlo

Storia 9
disegni 8

A mio parere, graficamente parlando, uno degli albi più horror che siano mai stati pubblicati! Coppola qui è stratosferico, i delitti rappresentati fanno venire la pelle d'oca anche rivedendoli ora, che ho 26 anni e non 13-14 come quando lo lessi per la prima volta...roba del genere ormai possiamo solo lonatanamente immaginarcela sulle pagine di Dylan!

Appena letto.
Quest'albo mi è piaciuto davvero tanto, soprattutto il finale.
La storia è davvero ottima, impegnata socialmente e politicamente.
E' inutilie commentare i disegni, non ci sono parole.... superlativi!

la storia l ho dimenticata purtroppo!!ma i disegni no!!!fantastici

La storia è carina, ma i disegni sono ipnotici!! Complimenti al disegnatore.

Storia molto importante per un motivo ben preciso: Dylan infatti si scopre essere un vero anarchico vecchia maniera. Come poi confermera' Sclavi in una delle sue interviste.

coppola bravo ma sfortunato, il marchio rosso è una delle storie più ingenuamente antipatiche di sclavi nonchè una delle meno riuscite del lotto 1-80 insieme a quella gente che scompare disegnata appunto dall'espertissima guest star.

Un albo che ricordo sempre con estremo piacere.Una sceneggiatura impeccabile e un disegnatore che ho sempre pensato fosse adattissimo alla serie

EccOLOoOoOoO!!!

Mi inchino, non tanto di fronte a una storia di per sè già  splendida, ma soprattutto dinanzi al più grande fumettista dylaniato in assoluto: Coppola..

Nessuno riuscirebbe a creare un'atmosfera tetra, lugubre (persino putrida, in riferimento alle scene nel porto di Londra) a questi livelli....lo stesso effetto (sebbene in un contesto molto diverso) era riuscito perfettamente ne "Il bosco degli assassini".
Per non parlare dell'accuratezza con cui i volti sono definiti dando il loro contributo alla creazione di un'atmosfera molto sporca, metropolitana...
Persino nelll'ultima scena il viso della ragazza (sin lଠsempre candido, pulito) che confessa di essere il killer, assume una forma tetra, spaventosa e malvagia.

Voto 10 ai disegni: siamo anni luce dagli stili statue di cera di Piccatto e dagli pseudo-manga di Freghieri...neanche Stano a nulla che vedere con tale qualità..

Per il resto grande storia: un giallo decisamente ben strutturato, con una intreccio complicato ma che non fa una piega...

Inoltre c'è anche un tema sociale da non sottovalutare...forse trattatto in maniera un po' buonista, ma ci può stare

I miei 100 momenti topici di Dylan Dog: posizione n°41



Arpione & materasso in Il marchio rosso n°52.

Disegni superlativi, davvero uno degli albi disegnati meglio, ho un grande dubbio,alla fine proprio nelle ultime du pagine, la madre di delia viene uccisa da delia stessa e poi si rivede la madre con delia stesa per terra...cosa significa???

la scena finale è un flashback, in cui si rivede una scena già vista precedentemente, svelando l'identità del soccorritore

Io sinceramente non l'ho trovato un numero debole, anzi, è molto coinvolgente e la narrazione è strutturata perfettamente senza rendere pesante e noiosa la lettura.
Interessante l'idea sclaviana di attribuire il termine mostro ai barboni martiri dei capricci, dei vizi e dei peccati dell'alta società.
Favolose le scene del processo e soprattutto l'amarissimo finale.
Bravino Coppola, tra idee originali e scopiazzature fotografiche fastidiose.