Cravenroad7

per capire che la prima Irminsul era un falso

E' vero, il tradimento è stato causato dal rapimento della moglie, ma non credo che Dylan si sarebbe rifiutato di aiutare l'amico e non credo che Bill potesse pensare che uno come Dylan non l'avrebbe aiutato.
E non credo che, anche a vicenda risolta, Dylan sarebbe stato dell'umore adatto di dire "ma si, famo festa, che ce frega! E' andato tutto bene, no?" a Bill...

possa affrancarsi dallasua colpa in un nuovo spettacolare albo-game

Non riesco a capire come Bill abbia sbagliato a risolvere l'indovinello sui nodi della corda,e abbia preso la lancia fake. Mi sembra l'unica forzatura di tutto l'albo, insieme al fatto che il piano di riserva del demone sia proprio la moglie di Bill

Mah, le premesse non mi entusiasmavano più di tanto, ma siamo andati calando.
Le storie ad enigmi mi provocano gonfiore testicolore e voglia di prendere a calci nel culo le vecchie che leggono molto cristianamente Famiglia Cristiana sul treno da Roma Ostiense a Viareggio e che, da brave cristiane, non fanno minimamente cenno di cedere il posto a due fidanzati che vorrebbero sedersi vicini (ogni riferimento a blabla è puramente bla).

Non appena intravedo l'improntaccia infame del Quesito della Susi in una qualsiasi storia (a fumetti e non) mi cala la libido da lettore.
Il perché è semplice:

1) la necessità di inserire questo o quell'altro enigma provoca forzature logiche da antologia delle cazzate (e nel fumetto in questione ce ne sono, anche se non molte a dire la verità ).
2) sono storie che si assomigliano tutte, perché non sono altro che una differente edizione della caccia al tesoro. Bisogna variare soltanto tre elementi: il tesoro (in questo caso la lancia magica che fa cose magiche), la mappa del tesoro, sia essa cifrata oppure no (la valigietta) e l'avversario contro cui giocare (il solito diavolaccio, Almanegra, i motociclisti from hell e la versione demoniaca di Nelson dei Simpson...a proposito, bella la scena in cui fa cadere il prof, eh? Alla fine ci starebbe bene un bel "HA-HA!" col dito puntato). Paradossalmente, se ci pensate bene, nelle storie ad enigmi gli enigmi stessi sono la parte meno rilevante. Poco importa se Dylan deve infilare il prisma giusto nel buco giusto, se deve fare pressione su una mattonella anziché su un'altra o se deve inserire nel modo corretto le spade nel pirata Popop (IL PIRATA POPOP/NELLA BOTTE AL SICURO/SCHIZZA COME UN SILURO/SE GLI BUCHI IL POPO'!), l'importante è che si verifichi il momento del LUI CE LA FA E GLI ALTRI NOâ„¢ perché lui è il protagonista e la spunta sempre.
3) se voglio fare la Settimana Enigmistica compro la Settimana Enigmistica.

Io Dylan Dog lo compro perché voglio leggere una bella storia, con dei bei disegni. Quindi il mio voto lo baso su questi elementi. Gli enigmi potrebbero anche essere geniali, ma sono un elemento esterno, un grazioso fiocco sulla vecchia caciotta inacidita.
Originalità, intreccio, dialoghi, suspense, sorpresa. Sono questi gli elementi fondamentali di una bella storia. E il numero in questione mi sembra carente sotto ogni punto di vista.

Il primo numero il 6 lo strappa, questo proprio no.
Il soggetto in sé è una supercazzola banale, il finale è atroce e la sceneggiatura include alcuni dei momenti più fastidiosi che si possano leggere in un fumetto (il tizio che fa le offerte che non si possono rifiutare in punto di morte, per esempio. Sei ridotto come Pinhead e ti metti a fare 'ste cose? 'Nsomma, dai, via, muori in pace e basta.)