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 Oggetto del messaggio: Re: il vostro soggetto per un dyd
MessaggioInviato: gio set 16, 2010 8:02 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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in realtà il tuo non è un soggetto, è solo un'idea, che deve essere sviluppata in forma di soggetto prima, e di sceneggiatura prima.
Un soggetto è un racconto compiuto, di una certa lunghezza e deve descrivere perfettamente la storia, come quelli di vanhelsing e fulciano assoluto

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 Oggetto del messaggio: Re: il vostro soggetto per un dyd
MessaggioInviato: gio set 16, 2010 8:10 pm 
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Iscritto il: sab set 11, 2010 6:18 pm
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Località: Roma
the Imp ha scritto:
in realtà il tuo non è un soggetto, è solo un'idea, che deve essere sviluppata in forma di soggetto prima, e di sceneggiatura prima.
Un soggetto è un racconto compiuto, di una certa lunghezza e deve descrivere perfettamente la storia, come quelli di vanhelsing e fulciano assoluto


Si certo, è sicuramente più un idea che un soggetto, nulla di concreto ma,con un po di buona volontà, a mio parere potrebbe venire fuori una storia se non bella, quantomeno leggibile e interessante (se hai letto il testo avrai visto come ci siano molti spunti su cui si potrebbe lavorare :wink: )


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 Oggetto del messaggio: Re: il vostro soggetto per un dyd
MessaggioInviato: mar ott 19, 2010 1:02 pm 
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Iscritto il: lun lug 26, 2010 6:24 pm
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Trovo sia un peccato lasciar morire questo bel topic,ragazzi.
Ci sono delle creazioni niente male,ad opera di Van Helsing e mie.
Continuate a postare,ad interessarvi...altrimenti tutto cadrà e la creatività sarà  minore di quella di DeNardo: cioè zero.

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 Oggetto del messaggio: Re: il vostro soggetto per un dyd
MessaggioInviato: mar ott 19, 2010 5:04 pm 
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Veramente delle belle storie, ma quando escono? :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: il vostro soggetto per un dyd
MessaggioInviato: mar ott 19, 2010 5:35 pm 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
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Io avevo scritto un soggetto...dovei trovarlo. Mi sa che è rimasto solo cartaceo.
Però non so se interessa a qualcuno...

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 Oggetto del messaggio: Re: il vostro soggetto per un dyd
MessaggioInviato: mar ott 19, 2010 5:43 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Io sarei curioso di leggerlo. :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: il vostro soggetto per un dyd
MessaggioInviato: mar ott 19, 2010 6:51 pm 
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Tra l'altro era basato su uno spunto inerente al Necronomicon, per tuo interesse Nya.
E ricordo che poco dopo era uscita una storia di Martin Mystere che trattava il Necronomicon.
Boh chissà se lo trovo. Temo di avere distrutto anche la copia cartacea in un impeto di follia.

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 Oggetto del messaggio: Re: il vostro soggetto per un dyd
MessaggioInviato: mar ott 19, 2010 7:03 pm 
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Chiedo venia per il doppio post.
Ho ritrovato il file, che sia era salvato dalla distruzione del precedente pc ed era su una chiavetta USB.
Chiedo scusa per gli errori non corretti e spero che sarete clementi nel dare un giudizio visto che lo scrissi di getto senza fare una review (it's just for fun!). Anche se sono comunque curioso di avere un feedback. Ho scritto questo possibile (!) soggetto a febbraio 2008.

Il libro dei nomi dei morti (Necronomicon)

Trama

Dalla ringhiera della nave Dylan Dog, placido, guarda il misterioso mare medio-orientale, non avendo più le forze per i conati di vomito, dopo il lungo viaggio. Pensa ai motivi che lo hanno spinto a questa traversata e alla ricerca che si appresta a fare.

Qalche tempo prima, infatti, nell’ufficio londinese di Dylan Dog aveva suonato un losco personaggio, attorniato da due guardie del corpo, e si era presentato come Mohammed Alphàs, libanese, dichiarando di essere un mediatore da parte dello sceicco siriano Azizullah Barcash.
Aveva raccontato che lo sceicco è tormentato da incubi notturni che gli provocano insonnia e angoscia. Il suggerimento di Groucho di prendere una camomilla era stato preso a male parole (in arabo).
Lo sceicco è tormentato nel sonno da strani mostri di orgine aliena ed immondi.
Dylan non è convinto e sta per mandare via l’interlocutore quando questi gli riferisce che allo sceicco appare in sogno il Necronomicon, il libro scritto, su fogli di pelle umana, dal folle arabo Abdul Alhazred morto a Damasco nel 738 d.c., in circostanze misteriose.
Nel sogno dello sceicco, i mostri, o meglio gli Antichi, chiedono insistentemente di ritrovare il manoscritto originale del Necronomicon per porre fine agli incubi notturni e minacciano orrori anche nella vita reale se non verrà ritrovato.
Alphàs racconta anche la storia di due persone trovate misteriosamente dilaniate dopo giorni in cui, ritenuti pazzi da tutti, raccontavano di aver sognato mostri di lignaggio antico che vivono nelle profondità della terra, di rapimenti e di torture innominabili.
Convinto da tali racconti e memore della leggenda sulla fine del folle arabo Abdul Alhazred, che si narra sia stato trovato fatto a pezzi, Dylan accetta e si prepara ad un lungo viaggio in nave con Groucho, già  prenotato dal misterioso mediatore, che si era inoltre premurato di anticipare per il disturbo la modica cifra di 50.000 sterline.
Dylan avvisa del viaggio l’amico ispettore Bloch, spiegandogli, senza essere creduto, che si tratta di una vacanza, e Lord Wells, al quale chiede ulteriori informazioni e che lo mette in guardia dalle potenza di tale libro, che conterrebbe incantesimi per richiamare al mondo gli antichi, potentissime divinità da quando la terra era ancora giovane.

Dopo avere attraccato, Dylan e Groucho incontrano Mohammed e si apprestano ad intraprendere il viaggio verso Damasco, per iniziare la ricerca del libro perduto.

Nel sonno Dylan vede il Necronomicon e sogna presenze di ere antichissime ed avverte un forte senso di orrore, in quanto vede corpi dilaniati come era stato raccontato da Mohammed.

Viene risvegliato da uno scoppio potentissimo, e si avvede subito che un’autobomba è appena esplosa nel centro di Damasco, causando decine di morti, dilaniati e carbonizzati. Una macchina parcheggiata è esplosa al passaggio di un politico locale, un personaggio dubbio, ufficialmente filo-occidentale, ma anche accusato di terrorismo.


La vettura del politico è completamente distrutta, ma la sua potenza si è estesa alle vetture vicine ma anche al mercatino vicino.

L’orrore della realtà sembra più forte della fantasia.

Dylan inizia la sua ricerca nei suk della parte più antica della città ed incontra un esperto commerciante di mezza età, che cerca di vendergli diverse patacche scambiandole per vere, dal legno della croce di Cristo, ad una piuma delle ali di un angelo.

Il suo nome è Al Azif, un nome che Dylan ricorderà. Gli racconta che il Necronomicon è una leggenda, cosa che risulta strana detta da un venditore, ma si sofferma sulle due persone che precedentemente erano state trovate dilaniate, dopo un periodo di pazzia.
Racconta che erano stati presso una grotta poco distante dal posto, nella quale si diceva avesse abitato una setta.

Intanto nei notiziari, la strage del giorno prima viene addebitata da una parte ai terroristi locali e dall’altra alle potenze straniere, bramose entrambe di condizionare la vita del paese.

Mentre sono intenti a mangiare Dylan e Groucho vengono prelevati con la forza, bendati e trasportati in un luogo a loro ignoto.

Durante il trasporto sentono grida di persone, chiaramente torturate.

Appena tolte le bende si trovano di fronte ad un organizzazione di tipo militare non ufficiale. Un barbuto personaggio li interroga con veemenza sulla loro presenza nel territorio.
Sembra profilarsi anche per loro una nottata di torture quando entra un personaggio mascherato e bardato, di alto livello, che comunica una notizia non comprensibile in quanto espressa in lingua araba.

Dylan e Groucho vengono storditi con un colpo di pistola e si risvegliano di giorno ai margini di un suk centrale. Quivi ritrovano Mohammed che chiede loro dove erano finiti e che li attende lo sceicco al suo palazzo.

Arrivati al palazzo, di uno splendore principesco in netto contrasto con la povertà vista nelle strade, lo sceicco interroga Dylan su quanto ha scoperto durante il suo soggiorno.

Dylan racconta del prelevamento forzato ma tace sull’incontro con Al Azif e l’informazione sulla grotta. Una strana luce, che rasenta la follia, negli occhi dello sceicco, lo mette in preallarme sulla bontà delle sue intenzioni.

Uscito dal palazzo, incontra Lord Wells, che passa in autovettura con la delegazione britannica e lo invita a salire a bordo.

Racconta di essere andato con le delegazione diplomatica in seguito all’attentato per seguire da vicino la situazione, su incarico del parlamento britannico, in quanto ci sono forze che tramano per la stabilità dell’area medio-orientale, da sempre appesa ad un filo.

Appreso della grotta, racconta che molte sette, compresi gli esseni, si riunivano già  prima della venuta di Cristo, per isolarsi dagli orrori del mondo e vivere una vita dedita all’ascetismo ed allo studio. Spiega che probabilmente la grotta indicata era una di queste, anche se avverte che oramai sono state quasi tutte visionate da archeologi ed amatori.

Sceso dalla vettura, Dylan incontra per caso Al Azif, che si offre si condurlo alle misteriose grotte. Dice che potrà condurlo di notte, in quanto di giorno sono inaccessibili in quanto presidiate dall’esercito che, in seguito all’attentato ha creato un posto di blocco proprio vicino all’ingresso.

Giunta la notte, con una mezzaluna splendente nel cielo, Dylan e Groucho ri recano presso il negozio di Al Azif, che consegna loro due asini e li conduce a destinazione.

La grotta, o meglio il complesso di grotte, ispirano malignità a Dylan anche se a Groucho sembrano solo anonime grotte senza vita.
Al loro ingresso, i pipistrelli, infastiditi per la luce delle torce, si alzano in volo, terrorizzando Dylan, il quale avverte un senso di malignità sempre più forte.
Gli sembra, inoltre, di sentire risate echeggiare dal sottosuolo e di respirare un forte odore di tanfo.
Un dettaglio, una scheggia di roccia naturale, simile ad una croce celtica, richiama l’attenzione di Dylan, che preme con violenza la roccia, frantumandola, tra la sorpresa dei suoi accompagnatori.

Sanguinante ala mano, Dylan attende il responso della roccia, che frana, dopo un’ eco di una risata maligna,

Appare una stanza scolpita nella roccia, con un libro all’apparenza antichissimo in evidenza.

Al Azif sussulta ed estrae la pistola, intimando di arretrare. Dylan ha capito che Al Azif, che è il titolo originale in arabo del Necronomicon, altri non è che il losco mediatore Mohammed Alphàs sotto mentite spoglie.

La sua intenzione è rubare il Necronomicon per scatenare le potenze degli Antichi ed impadronirsi del mondo. Il suo piano è riuscito ed ora sta per recuperare l’oggetto dei suo desideri, quando viene ucciso da un colpo proveniente dal fondo della grotta.

Il colpo è stato esploso dallo sceicco Azizullah Barcash, che attorniato dai suoi uomini, ha seguito Dylan Dog. Anche il suo fine era quello di impadronirsi del libro per interessi personali, usando la buona fede di Dylan Dog.

Ma Dylan ha capito che dietro alla maschera del rapitore che li aveva liberati era celato lo sceicco, bramoso di instaurare un nuovo ordine nell’area, fondato sulla violenza.

Lo sceicco si avventa sul libro, conscio che nulla potrà frapporsi fra lui e la sua gloria, ma Dylan lo contrasta ed entrambi urtano violentemente contro la roccia della stanza, mentre il Necronomicon cade per terra.

Le pareti della grotta iniziano a crollare e gli uomini della scorta vengono travolti. Dylan lotta contro lo sceicco e, mentre sembra soccombere, la pistola di Groucho, che era stato colpito dal crollo della parete e si era appena rialzato, gli viene lanciata in soccorso.

Colpito lo sceicco, fuggono dalla grotta, mettendosi in salvo pochi secondi prima che crolli tutto l’edificio. Lo sceicco negli spasmi della morte cerca di raggiungere il Necronomicon allungando le mani.

Usciti dalla grotta, incontrano Lord Wells e lo informano che il Necronomicon è perduto per sempre e gli orrori descritti non saranno mai evocati.

E’ l’alba, ed un forte vento caldo si espande sulla città. Dalla collina possono vedere tutte le persone di etnie diverse, che prima si odiavano, abbracciarsi, come se si risvegliassero da un lungo torpore, causato dalla malignità che li sovrastava.

L’effetto della distruzione del Necromicon sarà  breve, spiega Lord Wells; la pace e l’amicizia tra tutti i popoli sono possibili, ma devono essere conquistati con un percorso lento e graduale e con la buona volontà di tutti.

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 Oggetto del messaggio: Re: il vostro soggetto per un dyd
MessaggioInviato: ven ott 22, 2010 4:26 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Complimenti, Survivor!
L' ho trovato un ottimo soggetto che ben miscela l' avventura e l' esoterismo e, nonostante sia solo una prima stesura non sceneggiata, mi è sembrato che la storia abbia un buon potenziale, soprattutto grazie all' ambientazione esotica e misteriosa e all' atmosfera malsana che accompagna il dipanarsi della vicenda.
Se ben sceneggiata questa potrebbe essere una bella storia.
Certo, in qualità di lovecraftiano incallito è probabile che il tema scelto e i riferimenti al pantheon del Solitario di Providence mi abbiano reso la lettura ancora più gradita; comunque mi sembra uno spunto interessante, anche perché, pur essendoci elementi horror-avventurosi abbastanza classici, vedere Dylan in una trasferta orientale alle prese con gli Antichi è una situazione originale e curiosa.

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 Oggetto del messaggio: Re: il vostro soggetto per un dyd
MessaggioInviato: ven ott 22, 2010 9:07 pm 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
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Grazie Nya.
Troppo buono. :) Se anche mi avessi detto che faceva schifo sarei rimasto contento comunque.

Purtroppo non sono capace a sceneggiare una storia, né ho tempo per farlo. Al massimo può farlo qualcun altro se ritiene che il soggetto sia interessante.

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 Oggetto del messaggio: Re: il vostro soggetto per un dyd
MessaggioInviato: dom ott 31, 2010 6:39 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Be', mica male! L'idea di Dylan che parte alla ricerca del Necronomicon è stimolante, e lo sviluppo è movimentato quanto basta; il movente dello sceicco non è però originalissimo (la conquista del mondo!? E oltre a questo, immagino che non sarebbe certo facile manipolare gli Antichi per i propri scopi personali), e si potrebbe trovare di meglio. Comunque idee ce ne sono, e intorno a un simile spunto si potrebbe costruire una buona storia doppia. Un appunto: tematiche del genere, per quanto perfettamente compatibili con Dylan, mi paiono più "mysteriane" che "dylaniane" (e infatti il BVZM si è occupato di Lovecraft in più occasioni). Comunque, il tuo è un lavoro interessante per tematica e ambientazione.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: il vostro soggetto per un dyd
MessaggioInviato: lun dic 27, 2010 3:21 pm 
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Iscritto il: lun lug 26, 2010 6:24 pm
Messaggi: 242
A me piace molto questo topic,perciò ho deciso di postare un mio racconto.
Nya capirà ben presto a chi è ispirato:

Una voglia pericolosa

Chris era una persona abituata ad innamorarsi di ogni donna che lo degnasse di uno sguardo.Era un reietto,un disperato,uno squallido personaggio agli occhi di molti:quasi tutti lo disprezzavano e lo evitavano considerando meno di uno scarafaggio.L'indifferenza,diceva,lo avrebbe ucciso.
Se vi state domandando il motivo per cui vi sto raccontando questa triste storia...beh,Chris era un mio buon amico.
La sera,ogni sera che scorresse sotto i nostri occhi stanchi,sedevamo ad un tavolo del bar del centro.Chiacchieravamo dei nostri affari,io parlavo delle mie rare donne,lui mi allietava parlandomi del suo hobby:lo scrittore.
Lo consideravo un pazzo,perché scriveva di cose che pochi avrebbero capito:cannibalismo,morti che ritornavano per vendetta,necrofilia,atroci perversioni,sangue a fiumi,occhi strappati dalle orbite,cervella spiaccicate ovunque.

Come ho detto già ,Chris era alla ricerca ossessiva di qualcuno che gli volesse davvero bene,ma era difficile,ovviamente,come lo è anche per me.
Una di quelle sere al bar,un po' per l'alcol e un po' per il fumo che mi rendeva più vivo più di quanto non lo fossi davvero(tant'è che a volte mi sembrava di essere uno degli zombi di cui narrava il mio amico),lui mi disse che aveva trovato la donna della sua vita.La indicò facendo un cenno con la mano:si trattava di una giovane donna,molto strana,di cui compresi fin troppo tardi la reale natura.
Parlammo a lungo,tutti e tre assieme;lei era molto convincente quando arrivò a dire di essersi innamorata di Chris alla prima occhiata.
Il suo nome era Kristen,mi chiarì lei,stringendomi la mano nella sua.Il suo tocco mi parve viscido e inspiegabilmente sgradito,ma non ci feci molto caso.Non era una come le altre,mi diceva Chris,mentre lei,teneramente lo abbracciava e gli conficcava la lingua in bocca.Nell'aria si cominciava a respirare un orribile tanfo,come di pesce marcio.Nella luce fioca del locale brillavano i suoi occhi gialli,rapaci,da donna affamata di ataviche pulsioni,e forse,nel profondo,di qualcos'altro,come effettivamente capii,tardi,ben troppo tardi.

Ci incamminammo verso l'uscita ,senza dire a Chris nemmeno una parola di quello che pensavo di lei.Una creatura affascinante,ma al contempo sgradevole e ripugnante quasi come uno dei terribili mostri di Lovecraft, autore tanto amato dal mio amico Chris.

Dopo quel giorno,non vidi per un bel pezzo il mio compagno di sventure,ma mi venivano spedite sporadicamente delle lettere in cui lui mi spiegava i suoi stati d'animo e il rapporto sincero ma tormentato con Kristen.
Un gelido mattino di ottobre,mentre mi apprestavo a sbrigare le mie faccende quotidiane,fui fermato davanti alla soglia di casa.
Si trattava del postino. “Questa l-lettera deve e-es-sere sua,signor Derby.”mormorò l'uomo,che di solito si fermava a parlare del più e del meno,oltre ad essere gentile con tutti i suoi clienti.
Quella volta si comportò in modo assai bizzarro,come se con me volesse finirla al più presto.
In effetti,compresi solo qualche minuto più tardi il motivo dell' insolita condotta del postino:la lettera inviatami dal mio amico era di natura piuttosto allarmante.Chris sembrava camminare sull'orlo dell'abisso,un abisso ricolmo di cose orrende ed affamate,pronte a trascinarlo in un gorgo di follia e di morte.

Chris raccontava a lungo,con dovizia di particolari,le strane caratteristiche della sua donna:le abitudini non comuni riguardanti il sesso,come quella di gridare parole insulse ed indecifrabili durante il rapporto,la malsana ricorrenza ai modi aggressivi,come quella di tentare di soffocarlo mentre dorme. “Una volta mi aggredì nel sonno,saranno state le tre di notte,Edward.Mi guardava con i suoi occhi felini,fissandomi in modo che non voglio,Ed,non voglio ricordare fino in fondo.Lei era sopra di me,mi controllava,io cercavo di non apparire spaventato,ma non riuscivo a far nulla,Edward amico mio.Non potevo parlare.Sentivo che poteva uccidermi con lo sguardo,o con un bacio.I suoi sono baci di morte.Ed,tu penserai che io stia impazzendo,che stia delirando.Ti giuro che non è così,anzi ti chiedo di scusarmi se ti comunico tutto ciò,perché so che ti turberà profondamente,se tu mi consideri ancora l'amico di sempre.
Lei mi fissava,gelida,Ed,quell'orribile notte,con i suoi occhi gialli,da demonessa assassina e perversa.Ero costretto,dalla paura,a tenere gli occhi chiusi,cercando di addormentarmi anche con lei addosso,volevo ignorare disperatamente tutto ciò che mi voleva far soffrire,anche se una parte di me voleva fermarla,prenderla per la gola e strangolarla,farla dibattere come un coniglio spaurito,stringerla fino a farle inghiottire le sue stesse viscere.Ma la mia rabbia,il mio dolore represso non potevano portarmi a nulla,perché ero scivolato ormai da tempo nella morsa dei demoni.Ad un tratto accusai un fortissimo dolore al petto.Una fitta che mi mozzava il respiro.Kristen,quella strega fattasi donna,mi stava schiacciando sotto di sé e dovetti resistere ,non appena sentii il peso di una cosa fredda e appiccicosa che mi veniva premuta sulla bocca,costringendomi al silenzio.Vuole uccidermi,pensai,scioccato.Lei mi ammazzerà,stanotte,pensavo,piangendo silenziosamente.
Mi sentivo soffocare,morire,in quei lunghi attimi di terrore,e mentre lei asciugava le mie lacrime con le sue mani morbide e affusolate,compresi che mi stava tappando la bocca con i suoi piedi nudi.
Mi dibattei disperatamente,scalciando e strepitando,e lei,per tutta risposta,mi chiuse anche il naso,obbligandomi a soffocare sotto le sue lunghe,gelide e appiccicose estremità che somigliavano disgustosamente a quelle di una cosa morta!
Mi lasciò andare solo pochi minuti più tardi,lasciando che sfogassi la mia sofferenza nel pianto e nella più completa sottomissione a quell'essere mostruoso chiamato Kristen!
Ed,ti prego,aiutami..vieni stasera a casa mia,io non voglio morire,ti prego ed ti prego fallo per me ed tuo chris ”

Quella straziante ma sincera lettera turbò la mia placida tranquillità,e con poca tristezza dovetti ammettere di esser obbligato ad aiutare il mio amico.
Così,quella sera stessa,andai da lui,sperando di trovare le prove della follia di Kristen.
Come pensai prima di varcare la soglia di casa Carter,la donna del mio amico,l'essere demoniaco che lo possedeva,non mi degnò neppure di uno sguardo.Restò in soggiorno,a fissarci senza abbozzare alcun sentimento,mentre portavo Chris nella mia auto per poter parlare privatamente,e in totale libertà.
Con mio grande sgomento,quando fummo sul punto di terminare la nostra vitale conversazione,avvenne qualcosa che mi sconvolse la vista:in quel momento non avrei voluto vedere più niente,il vento dei demoni cominciava già  a soffiare dalla mia parte.
Il viso del mio amico cominciò a cambiare,dapprima solo di colore,poi si contorse,lentamente,fino ad assumere una velocità indescrivibile.
Nel pieno dell' orrore in cui mi trovavo,la faccia di Chris si fuse tutta insieme con quella di Kristen,trasfigurata e corrotta dai vermi della putrescenza.Urlai a squarciagola.Non potrò dimenticare mai quella mezza faccia,sogghignante e mefitica,ricoperta da strati di pus che la deformavano in modo indicibile.
Conclusi con imbarazzo la serata,dicendo al povero Chris,tornato normale al termine della sconvolgente visione,che mi sarei fatto vivo io.
Lui mi salutò tentando un debole accenno di ironia: “Chissà se potrò più farmi vivo io,Ed.”
Non c'era niente su cui scherzare,amici.Nemmeno per me.Non più,a quel punto,dopo quella notte di fine ottobre.Dopo aver visto.

Non vidi più il mio buon amico,ma ricevetti un'ultima lettera,ancora più terribile,in cui Chris mi fece una confessione che mi gelò il sangue nelle vene.

“Ed,devo dirti una cosa che non ti piacerà ,ma ti assicuro che non l'ho fatto per vendetta,ma per tentare di salvarmi,anche se non è servito a nulla.L'altra notte l'ho uccisa,Ed,o forse ho creduto .
Prima,beh,prima di chiudere casa a chiave sono andato nel capanno degli attrezzi vicino al garage,e mentre dormiva,io..io l'ho uccisa,con un'ascia... o forse ho ucciso una parte di lei..forse non morirà,non morirà mai,Ed.
Oddio mio lei non è morta e non morirà e si è presa la mia anima.
La putrefazione avanzata mi impedisce di parlare e molto presto non scriverò più,Ed.Cercherò di esser breve...
Dopo aver infierito sul suo corpo orrendo,mi gettai sul letto Ed per augurarmi di non pensare fino a domatina al suo corpo da nasciondere ed ma poi a note fonda la vidi nuovamente ,era infuriata pronta a divorarmi l'anima la carne,come un male che ti mangia dentro..scoppiai alora a piangere,e come un bambino che ruba le caramele perdona la mia caligafia ed mio
comre un bambino che rubia le caramiele la implorai di perdonarmi,ma lei non mi avrebe asoltato nemeno se le fose spofondato il mondo adoso mi possedette tutta marcia e phiena di vermi poi dopo avermi bacato un utima volta mi dise di chiuder li ochi sarebe stato meno dolooso diseva poi mi chostrinse a prendere in boca i suoi piedi orendi decomposi,sensa che mi potessi ribelare alla sua volotà ..
mi entrò dentro tutta competamente lei ed e da alora sono condanato ed qualcno ebe petà della mia anima perdonami ed le mie mani non ce la facciò più ed non ce la facc

La lettera terminava così e mi gettò in una profonda apatia dettata dallo sconforto,ma fu solo la punta dell'iceberg se considerate ciò che mi accadde la mattina dopo.
Dopo aver fatto faticosamente colazione,sentii bussare alla mia porta.
Solitamente il postino veniva molto prima e mi domandai chi volesse vedermi a quell'ora.Avevo pochi amici, a parte Chris.
Con un po' di esitazione,aprii la porta,senza scrutare dallo spioncino.Non riesco a esprimere il mio rimorso per non averlo fatto,non dopo aver visto quello che apparve sulla soglia.
Non appena aprii la porta,preceduto da un urlo rauco e assordante,entrò ciò che sembrava il frutto di una fantasia malata,ma che purtroppo era reale.
Un ammasso gorgogliante di carne in putrefazione tendeva verso di me le mani,che sembravano fatte di cera per il pus abbondante che dava a quegli osceni arti inumani un colore giallognolo.L'odore era insopportabile.
Io mi sottrassi a quell' incredibile vista e per poco non scivolai anch'io in quel liquido nauseante che colava sul pavimento.
Subito dopo vidi la cosa dissolversi in un mare di putridi liquami,lasciando intatto solo quello che sembrava essere un cranio umano.
La polizia,precipitatasi in casa dopo la mia chiamata,sembrò poi giungere alla conclusione che quel teschio appartenesse a Kristen.


Il racconto è (molto) liberamente tratto da quel capolavoro lovecraftiano il cui titolo è “La cosa sulla soglia” (The thing on the doorstep).

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Carino il racconto. E' scritto proprio con lo stile di Lovecraft.
Non è un soggetto riguardante Dylan Dog, ma è una piacevole lettura.

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 Oggetto del messaggio: Re: il vostro soggetto per un dyd
MessaggioInviato: lun dic 27, 2010 9:43 pm 
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Iscritto il: lun lug 26, 2010 6:24 pm
Messaggi: 242
Sono contento che ti sia piaciuto.
Proporrei una specie di gioco a chi volesse leggere la storia: sarebbe possibile inserire Dylan in un contesto così malsano? E quale potrebbe essere la sua personalità ?

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Sette terribili porte sono nascoste nella terra e nel mare.


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 Oggetto del messaggio: Re: il vostro soggetto per un dyd
MessaggioInviato: lun dic 27, 2010 10:32 pm 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
Messaggi: 8736
Località: Eternia
lo splatter è scomparso da anni dalla testata. dylan dog è assunto dai suoi fans per scoprire che fine abbia fatto.

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Here Lies Our Beloved Skeletor
Born 21 November 2005
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