Cravenroad7

no no quelli che propongo per DYD sono già  tarati sul personaggio...
Ovvio che poi alcuni dei soggetti che non passano li riadatto ad altre cose che faccio, magari aggiungendo qualche elemento "forte" (tipo i tre raccontini che usciranno a Lucca Comics nei volumi dell'Absoluteblack).
Questo per dire che non è che faccio il furbetto, scrivendo tipo un soggetto che reputo buono e altri dieci messi lଠsolo per fare numero.
E come me, immagino facciano altrettanto i colleghi. E il lavoro della redazione è tutt'altro che facile. E' moooolto complesso...
Poi vabbè, si può dire che Sclavi è unico e impareggiabile (su DYD ma anche in generale, secondo me) però fatichiamo tutti (chi più chi meno), e l'impegno che ci mettiamo è alto. Di questo dovete essere certi...

Non conoscendo le cifre, le ho sparate più o meno a caso, e mi fa piacere vedere che il mio discorso sia quantitativamente ridimensionato, però penso che qualitativamente rimane valido: se consideriamo come parametro per la ricerca di qualità da parte della redazione il rapporto fra il numero di storie prodotte almeno a livello di soggetto e quelle pubblicate (che poi ovviamente non è realmente indicatore della qualità vera e propria), se si aumentano il numero di pubbblicazioni, o si aumenta il parco autori (cosa che nel caso di Dylan Dog è sempre rischiosa), o si diminuisce questo rapporto, se, come giustamente dice rimatt il numero di storie prodotte da ogni autore si mantiene costante.

In ogni caso non posso fare a meno di chiedermi, ma se le storie scartate sono così tante, com'è possibile che siano passati certi soggetti... più che alla qualità della storia (ovviamente opinabile), mi riferisco a sviste oggettive quali per esempio certe incongruenze e incoerenze nella trama che è impossibile non notare.

Sconvolgente! Mi sembra impossibile pensare che una persona possa ideare 50 storie originali e interessanti ogni anno di uno stesso personaggio

Si, sembrava impossibile anche a me prima di entrare in Bonelli...

Poi sta ad altri giudicare che siano tutte originali e interessanti!

Ecco un dubbio che abbiamo in parecchi

daniela vetro è entrata nello staff, verrà presentata ufficialmente nella ristampa del 255, in edicola il 21 Ottobre.

"In ogni caso non posso fare a meno di chiedermi, ma se le storie scartate sono così tante, com'è possibile che siano passati certi soggetti..."

Perché tutti i soggetti che sono passati sono stati giudicati comunque validi e adatti, dall'autore che li ha proposti e dalla redazione che li ha scelti. Poi siamo tutti umani e a volte si sbaglia (e su un personaggio difficile come DYD, sbagliare è facile).
In ogni caso, anche se risulterò ripetitivo fino alla nausea, il problema (ma alla fine non è un problema) è che i lettori di DYD sono tanti e variegati, ed è impossibile accontentarli tutti all'unanimità, anchè perché gli autori al lavoro su DYD sono tanti, ciascuno con la sua idea del personaggio.
C'è il DYD di Ruju.
C'è il DYD di De Nardo.
C'è il DYD di Di Gregorio.
C'è il DYD della Barbato.
Etc etc etc
...
...
C'è poi anche il mio DYD...

E ciascuno di voi avrà  una preferenza per questo o quell'autore, perché forse ci vedrà un po' di ciò che gli piaceva nel DYD originario (quello di Sclavi). Io stesso ho le mie preferenze, e a volte mi trovo a storcere il naso su qualche storia di DYD, per poi magari scoprire che sul forum quella storia è stata molto apprezzata.

Tutto qui.

In bocca al lupo a Daniela!

Bah, alla soggettività c'è però un limite...
Molte storie sono qualitativamente scadenti, tenendo anche conto che si parla di un fumetto come Dylan Dog, credo sia innegabile.

Molte dici?
Boh, non so. A me non sembra.
Poi ovviamente posso sembrare di parte, ma credo di essere abbastanza oggettivo... Cioè leggo DYD non solo perché devo tenermi informato sulle storie pubblicate, ma perché alla fine mi diverte. E a me sembra che negli ultimi tempi la testata sia migliorata...
Ho anche una mia idea sul perché vengano scelti certi soggetti rispetto ad altri, ma il discorso è complesso e magari un giorno lo affronterò in separata sede. Comunque ci terrei a testimoniare che in Bonelli tutti (ma proprio TUTTI) si sbattono per dare un prodotto di qualità che rimanga (ovviamente) commerciale.

E direi che chiudo qui perché mi sa che siamo un po' OT

Ah bè, sul "commerciale" non ci piove, quella era proprio la questione più solare tra tutte
C'è chi come me, però, che continua a pensare sia molto difficile effettuare il connubio prodotto commerciale - prodotto di qualità (soprattutto in questo campo), quindi alla fin fine o tiri da una parte o tiri dall'altra, prendendoti le responabilità delle tue scelte: gloria o fischi?. Infatti qui dibattiamo appunto su questioni di scelte (redazionali) e su - e in base alle - opinioni (di chi legge)... ma il discorso si stava facendo interessante, ovviamente non ti chiedo di continuare perché immagino che non potrai superare certi limiti nel rilasciare considerazioni personali sulla sbe... credo. Comunque se si vuole continuare si può aprire tranquillamente un topic in discussioni varie (poi spostiamo noi i post)

Sicuramente non è facile, ma Dylan Dog penso sia il contenitore ideale per vedere realizzato questo connubio. E oltre ad essere ideale è anche l'unico nel panorama delle grandi serie Bonelli, quindi è un peccato vedere quante rare volte questo succeda.

Di recente ci sono state storie tanto unanimamente valutate male, da poterle considerare anche oggettivamente scritte male. Ma proprio per tirarmi fuori dal discorso della soggettività avevo detto che più chea caratteristiche soggettive come la gradevolezza generale, il mio stupore si riferiva a caratteristiche più oggettivamente riscontrabili come l'incoerenza e l'illogicità di certe trame.

Ma per stemperare il pessimismo dei miei ultimi post voglio aggiungere che vedo dylan in trend positivo da qualche annetto, ancora sotto gli standard che mi auguro per lui, ma comunque in ripresa.



In realtà non credo sia il problema di dylan, questo: le storie migliori sono anche state quelle più apprezzate dalla massa, ai tempi d'oro di sclavi.
E il calo della qualità attuale non è legato a scelte commerciali della bonelli, anzi molte volte si è andato contro i desiderata della massa (per esempio nella questione dello splatter)

Ideale? Forse. Unico? No: ben prima di Dylan Dog c'era Tex, che nel periodo del suo massimo splendore - tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta, quando ogni numero era un capolavoro o quasi - vendeva oltre 600.000 copie al mese.

@ Imp:
Lo splatter è morto.
Te lo dice uno che lo tiene in vita con il respiratore (al di fuori della sfera dylaniata).
Se lo splatter fosse così richiesto dalla massa, i miei libri sarebbero esauriti ovunque e io probabilmente sarei ricco...

Ah, per intenderci, quello che si vede da anni negli horror al cinema non è vero splatter (nemmeno quello di saw è vero splatter, secondo me). Solo Rob Zombie sa ancora cos'è lo splatter e il gore.