A grandi linee condivido il parere di Rimatt e Bertuccia.
Però devo ammettere che dopo
Il santuario e
Lavori forzati (vuoto pneumatico il primo, pesantezza inenarrabile il secondo), quest'albo perlomeno NON mi ha suscitato la tentazione di buttarlo nello scarico e tirare l'acqua.
seguono possibili
S
P
O
I
L
E
R
De Nardo imbastisce un'opera di puro intrattenimento, un albo senza altro scopo che rilassare il lettore in cerca di svago. Niente di più, ma anche niente di meno. L'albo ha un buon ritmo, buoni dialoghi, buoni comprimari e si legge volentieri, anche se latita parecchio dal punto di vista della suspense.
Il soggetto, a dir la verità , mi è parso più in stile Martin Mystère che Dylan Dog. Ci sono anche gli immancabili saputoni che conoscono tutto, persino la data della fine del mondo (chissà come l'avranno scoperta...) e la magia per accendere la luce, ma non fanno nulla a parte dispensare le loro conoscenze e lasciano all'eroe l'intero compito di sgobbare per salvare capra e cavoli.
C'è pure la spalla-di-turno, in questo caso il prof. Layton, col compito di porgere la battuta a Martin... oops, scusate, a Dylan... in modo da intrecciare dialoghi discretamente vivaci (Java è un'eccellente spalla, ma non parla: con lui Martin non può fare altro che monologhi). Peccato che questo significhi svilare una volta di più il povero Groucho al semplice rango di porta-thè.
Stranamente, anzichè iniziare con la tipa che va da Dylan a esternare i suoi dubbi, e quindi creare un'atmosfera "ambigua" in stile
Rosemary's Baby e di conseguenza una giusta dose di apprensione e paura, De Nardo comincia direttamente con lo stregone e il diavolone.
Chissà perché...
In questo modo la suspense latita e tutto si riduce a "come farà il nostro eroe a sconfiggere stregone e diavolone?" Trovo che la storia ne avrebbe guadagnato se la sceneggiatura avesse lavorato di più sull'ambiguità e sul dubbio che la tipa magari si era inventato tutto.
Gli enigmi hanno le falle logiche già evidenziati in altri post, ma in un'opera come questa -puro intrattenimento, ripeto- è inutile soffermarvisi più di tanto. Come è inutile soffermarsi sull'indovinello dell'ultima pagina
già vecchio quando andavo alle elementari!
L'argomento è purtroppo risaputo. Quante storie sul diavolo che vuole incarnarsi sono stati realizzate finora? Non lo so, ma non credo si sentisse la mancanza di un'altra. Comunque, visto il logorio del tema, dalla trama in sè era quasi impossibile aspettarsi vere novità e tutto dipende dai vari personaggi coinvolti e dalla brillantezza di dialoghi e interazioni. E qui mi pare che il livello sia adeguato.
Nulla di eclatante, ma un 6 glielo do.