Cravenroad7

Nonostante il poco feeling con l'autore devo dire che questa storia mi ha comunque accompagnato senza arrabbiature come alcune precedenti, però non mi sento di dare più di un mediocre. Argomento abbastanza banale e molto trito e ritrito in casa Di Gregorio (dylan dog che rimane misteriosamente bloccato in un qualche edificio/piano) il cui sviluppo è molto esile e forse, proprio per questo motivo scorre piuttosto velocemente. I risvolti finali puntano al pathos e al dramma ma non mi colpiscono particolarmente, anche per la loro prevedibilità innegabile; detto ciò mi hanno abbastanza ripugnato i serpentoni/lucertoli e certi dialoghi tra dylan e le vittime sono sempliciotti e scontati. Vi sono parecchi rimandi alle tematiche sociali di tipo sclaviano ma il risultato, a mio avviso, è poco convincente. Insomma non un pugno nello stomaco ma nemmeno una delizia per gli occhi.

Salve a tutti vermetti solitari, bentornati o benrestati. Pronti ad assorbire fino alla prossima estate i succhi gastrici del forum?
Per cominciare dirò subito che questo albo non mi ha nè entusiasmato, nè fatto venire il mal di pancia. Percui, penso che il nostro Di Gregorio (almeno per quello che mi riguarda), se ne andrà dritto dritto in purgatorio.
Il buon Di Vincenzo ha fatto un buon lavoro, anche se qualche donna poco vestita, avrebbe fatto la sua figura.. sigh!
Ho votato accettabile per 2 motivi:
1 - I disegni erano buoni e chiari. Anche se poco realistici.. poi spiego perché.
2 - Credo che come storia funzioni, non ha nulla di eccezionale, ma ha un senso.. è stato fatto solo un piccolo/grande errore.. fatale.

COPERTINA: 7
DISEGNI: 7 1/2
SOGGETTO: 6
SCENEGGIATURA: 6

GIUDIZIO GENERALE:
Come contenuti ci siamo. Il tema del sociale è piuttosto chiaro e DYD ha proprio bisogno di mettere i piedi sulla terra ogni tanto!
Disegni e copertina sono fatti bene e curati. Ma questo non basta! Purtroppo, un grosso errore nella sceneggiatura ha creato il cosiddetto 'effetto autostrada'. Ovvero, la linearità con sono stati concatenati gli eventi nella sceneggiatura, ha portato il lettore ad un finale piuttosto diretto e veloce. Di Gregorio poteva sfruttare questo effetto a suo vantaggio, se avesse inserito almeno un prologo o un parallelo con l'argomento chiave dell'albo (spiegherò meglio il tutto più avanti..), invece, ne è stato travolto.
In ogni caso, apprezzo molto di più questo tipo di albi che, ad esempio, la caricatura scritta da Recchioni il mese scorso!
Rimane un altro punto critico.. dove sono finite le ragazze mezze svestite e stuzzicanti?? Giuda Ballerino! Se il mese prossimo non ne trovo neanche una, comincio a calare drasticamente i voti sui forum!!!

COPERTINA: Ricca di sfumature con delle belle pennellate. Non è tra quelle che mi piacciono di più ma merita anche questa. L'espressione di DYD è molto ben studiata, mi ha fatto venire i mente: cosa sta per fare DYD? Non si farà mica uccidere così?!

DISEGNI: Belli, mi sono piaciuti. Anche se devo dire che, soprattutto per quanto riguarda gli esseri antropomorfi, le pose mi sembrano un pò troppo plastiche. Anche un pò di 'sporco' non avrebbe guastato.. tipo bava, insettini.. insomma un pò condimento avrebbe dato un bel pò di gusto.
Spero che nelle prossime tavole di Di Vincenzo le donne sia un pò più svestite! Blody hell! Una maglietta strappata, una camicetta senza bottoni.. Voglio dire: Vengono frustate, picchiate, torturate, lavorano trasportando sacchi di cemento e non hanno neanche un vestito strappato?! A parte la battuta, un pò di realismo in più non guasterebbe..
Per questa volta ti perdono, la prossima volta voglio almeno una zizza da fuori!

SOGGETTO: I soggetti più semplici sono i più difficili da sceneggiare (dico io). Inquadrature e colpi di scena devo essere piazzati molto attentamente e studiati. Questo soggetto poteva contenere qualche elemento in più.. ad esempio, come ho scritto prima, un prologo avrebbe rallentato un pò gli eventi a catena verso il finale.. ma qui siamo già  alla sceneggiatura.. quindi andiamo avanti..

SCENEGGIATURA: Qual'è l'errore (a mio parere)? Una sceneggiatura molto diretta, senza inquadrature o cambi di scena particolari (fatta eccezione per la sequenza da pag.64 - vign.4 a pag.65 - vign.2.. volendo, anche la sequenza di pag.81 è carina). Il lettore viene sparato a 200km/h verso il finale. La storia è molto leggibile e scorrevole. I giropagina sono abbastanza buoni. Era necessario soltanto 'staccare' un pò dalla trama.. ad esempio, semplicemente, inserire Groucho con qualche battuta avrebbe avuto un effetto 'frenante'. Oppure, approfondire qualche personaggio o inserire un prologo..
Molti sceneggiatori, davanti a soggetti piuttosto semplici usano un trucco (che personalmente odio!).. spezzano il ritmo invertendo la trama. Di solito lo si fa inserendo dei flashback o incastrando dei fuoriscena. Addirittura, a volte, si presenta prima il finale e poi, si attacca con la storia. Di Gregorio non lo fa, ed è apprezzabile per questo.. ma occorre anche studiare qualcosa di diverso. In ogni caso, non è un albo da buttar via. Decisamente leggero ma con argomentazioni attuali e socialmente importanti.

Buona notte a tutti! Qualunque cosa voi siate!!

Mi è piaciuto molto quest'albo, i disegni veramente ottimi.
L'accoppiata è azzeccata, storia buona e scorrevole.

Soggeto : 7
Disegni :9
Copertina:8

Come avete detto voi la storia è scorrevole e procede senza intoppi, ma anche senza grande originalità . Qualche snodo un po' artificioso (Amanda che, per incontrare Dylan, si fa cambiare di reparto con una "scusa", quando sappiamo che con quegli aguzzini c'è poco da discutere e trattare...) e una trama, che -sostanzialmente- ricorda albi passati e storie di vendetta straggiavisti.
Il tema sociale (sicurezza, lavoro nero...) la fa da padrone, ma si respira anche una certa aria sovversiva contro tanti lavori in genere (magari anche a norma con le vigenti normative in fatto di sicurezza che snaturano l'individuo, lo abbattono, lo annoiano, lo rendono simile ad una macchina. Insomma, il lavoro inteso come grandissima rottura di coglioni, nonchè fonte, quando non è svolto in sicurezza, di casini inenarrabili. Mi piace questa cosa...a suo modo l'albo si fa apprezzare per la vena blandamente "rivoluzionario-anarchica".
Disegni ordinati e funzionali alla trama, mediamente più riusciti intorno alla metà  della storia.
Troppo poco originale e troppo ri-digerito da pasti passati per un inedito. ma capisco che per novizi e pubblico anni 2000 un albo così è in linea con certi dettami....

Mediocre.

POSSIBILI SPOILER

Una storia molto lineare ma piacevole da leggere, poco originale ma raccontata abbastanza bene, prevedibile nel suo finale socialmente impegnato ma mai vuotamente retorica. Un lavoro onesto, assolutamente sufficiente e arricchito da ottimi disegni (non so se si possa dire che Di Vincenzo sia migliorato rispetto al passato, ma sicuramente si è notevolmente avvicinato ai miei gusti).

Soggetto: 6
Sceneggiatura: 6+
Disegni: 7,5

Premettendo che è stato detto praticamente tt su qst albo e che gli ho dato 5 cm voto... Ditemi una cosa: sono io che ho saltato qlk pagina, in edicola me le hanno strappate x farmi uno scherzo o ho davvero letto un intero dylan dog snz nemmeno una battuta di groucho???????

Non è la prima volta che succede... A volte capita che Groucho non ci sia.

In questo caso, però, credo che la presenza di Groucho avrebbe tirato su il livello della storia dando un tocco comico-grottesco che manca, nonostante la voluta creazione da parte dell'autore di una situazione di questo tipo. Il sarcasmo di Groucho avrebbe potuto dare maggiore qualità alla storia!

per quanto si possa apprezzare l'impegno sociale di dylan, mica stiamo parlando di un medico di emergency o una crocerossina, non si può spalmar lଠretorica a palate senza ottenere un effetto "verifica di italiano" di seconda media, in cui tutti concludevamo con grandi frasi ad effetto per impressionare la prof.
va bene l'eroe buono, di sani principi, ma questa retoricona ha davvero stancato!

Un albo abbastanza insignificante ma che mi fa simpatia, in parte salvato dalle buone intenzioni. Stavolta Di Gregorio evita i passati eccessi di retorica, e ha l'abilità di nascondere il "messaggio" dietro una solida struttura horror. L'operazione è perfettamente dylaniana, almeno nello spirito. Purtroppo la realizzazione è carente sotto diversi punti di vista: lo spunto è troppo povero per le 94 pagine, e la parte centrale dell'albo risulta annacquata e poco interessante; i personaggi - buoni o cattivi che siano - risultano sostanzialmente insignificanti; i dialoghi sono privi di quella brillantezza che, in mancanza di una sceneggiatura troppo articolata, avrebbe potuto rendere più piacevole la lettura.

I disegni di Di Vincenzo mi hanno convinto solo in parte: da un lato rimango affascinato dalla sua inchiostrazione e dalla sua maestria nell'uso del bianco e nero; dall'altro rimango perplesso per alcune posture un po' rigide e per qualche primo piano di Dylan IMO poco convincente. In complesso è indubbiamente un buon lavoro, però da Maurizio mi aspetto ancora di più.

Un albo bruttarello ma dall'anima dylaniana.

Pienamente d'accordo con rimatt.
Un albo che non brilla per originalità ,ma che possiede qualche buon momento di crudeltà vecchio stile (la scena del sacco).
VOTO:6- (il meno perché apprezzo ben poco Di Gregorio:fallimenti inconcepibili come Cose dell'altro mondo mi hanno fatto cascar le braccia)

Votato buono perché mi è piaciuto il modo crudele in cui sono stati uccisi i "colpevoli"...

Mi rendo conto di essere una mosca bianca ma a me questo albo è piaciuto abbastanza. Sarà che sono ritornato da poco dalla Germania dove ho visitato un campo di concentramento e ho ancora tante immagini nella testa....
In alcune scene della storia sembrava davvero un campo di concentramento nazista...Tutti stipati in quelle canere a dormire, uno sull'altro, lavorando tutto il giorno come schiavi senza poter aprire bocca. Non so, questa atmosfera così nera mi è piaciuta. Belli anche i disegni.
Per me promosso.

anche io sono appena tornata dalla germania e ho visitato Dachau
stesse impressioni per me tranne per il fatto, che mi è suonato veramente assurdo e poco credibile, dell'avvocatessa che si fa cambiare di turno (come qualcuno ha già  fatto notare peraltro) cosa INCONCEPIBILE per degli spietati assassini.

l' idea di fondo della storia ,ossia il lavoro nero mi affascina , io lavoro in fabbrica e per certi versi questa situazione di oppressione di diventare una macchina la capisco.
resta il fatto però che la trama di per sè è banalotta, i cattivi in realtà sono grotteschi nella loro perfidia e di questo dylan dog retorico "volemose bene" francamente sono stufo...
voto 5