Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mar ago 24, 2010 6:17 pm 
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Dipende da quello che ti aspetti. Personalmente la compro per passione ma...
A parte quello che riguarda il gusto personale e le opinioni su sceneggiatori e disegnatori (ognuno ha il proprio modo di vedere le cose..), senza dubbio il personaggio è molto cambiato dal numero 1 ad oggi. Quindi, chi legge un albo dal 140 (circa) in poi si troverà davanti qualcosa di completamente diverso dai primi numeri della serie. In più, alcuni soggettisti/sceneggiatori hanno caratterizzato DYD, come credevano più opportuno e senza tener conto del passato di questo personaggio. Così, che alcuni albi fanno letteralmente 'a botte' con tutte le passate pubblicazioni, vecchie e recenti.

Devo dire che condivido pienamente i Post 'resuscitati' da Cristiano (un pò meno la sua opinione personale, più avanti spiego perché). DYD aldilà della volontà del suo creatore (Il TIZ, Essere Unico ed Assoluto :g: ) ha acquistato una vita propria, un carattere ed un passato che è il frutto di tante collaborazioni ma soprattutto, di un Obiettivo -> l'orrore e la paura.
Come diceva il buon Edgar Allan Poe: 'Quando io scrivo, cerco prima di tutto un effetto..'.
(AVVERTENZA: Ora sarಠmolto cattivo e darò giudizi personali pesanti.. perdonatemi se potete ma non ce la faccio!)
Prendiamo ad esempio l'ultimo Albo di RRobe 'I nuovi barbari', quale sarebbe l'effetto??? Quello di allungare il brodo fino all'ultima pagina con personaggi insignificanti!! Bhè, certe schifezze andrebbero rimborsate ai lettori!!
Mentre leggevo la storia mi sono chiesto: 'Ma che cavolo sto leggendo? Topolino??'. Per non parlare poi delle boiate uniche sul Color Fest! Già i lettori di fumetti vengono ritenuti dalla stragrande maggioranza dei bambini non cresciuti, figuratevi se facessi leggere questa roba in giro!!

Se non si tiene conto di come il personaggio abbia preso vita propria, si interrompe il filo conduttore di tutta la serie e può essere molto distruttivo. Questa è la verità ! Ed questo che è successo aanche alla Serie 'Nathan Never'!!
Questo modo di sceneggiare e scrivere può piacere o no, ma a me, come a tanti altri vecchi lettori non piace!

Cristiano non tiene conto che oltre allo splatter, la parte tecnica delle recenti sceneggiature è completamente sbagliata!
E qui non c'è nulla di personale o punti di vista. Chi ha studiato sceneggiatura o ha fatto la Scuola del Fumetto sa benissimo che obiettivamente, da un bel pò di tempo, le sceneggiature non tengono conto dei Canoni Tecnici necessari allo sviluppo di buon racconto. Come diceva il mio Maestro: 'Non conta cosa racconti ma 'come' lo racconti!'!

Cmq, l'approfondimento di questo discorso lo farà molto presto (oltre che su questo Forum), su una rubrica della E-Fanzine su DYD ed il Fumetto Horror Italiano -> 'www.canale666.com' che verrà messa on-line nel mese di Settembre..

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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mar ago 24, 2010 6:55 pm 
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Iscritto il: lun gen 18, 2010 10:49 pm
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rimatt ha scritto:
E daje co 'sto "sano" splatter! :D
A me Incubo sembra proprio orrenda: soggetto ridicolo, scene accostate una all'altra senza logica, finale sconclusionato... Ok, a te sarà  anche piaciuta, ma è troppo comodo dire che io non l'apprezzo perché "sottovaluto questi aspetti": semplicemente, non li considero determinanti.


Questo non lo nego affatto. Però, con tutto il rispetto, non mi sembra che la scarsa qualità della pagina della posta sia determinante per la bassa qualità della testata: è vero, in Dylan qualcosa è cambiato (e la Horror Post lo testimonia in maniera indicativa, non lo nego), ma questo non vuol dire che la serie non possa ospitare anche oggi qualche buona storia e perfino qualche gioiello. Perché, lo ribadisco, storie come Il vecchio che legge o Tueentoun non hanno NULLA da invidiare a molti degli albi usciti prima del numero 100.

- Ed e' nel non considerare determinanti le caratteristiche "base" di questo fumetto che sbagli l'approccio verso alcuni dei vecchi numeri, Rimatt. Perche' pur con alcuni difetti rimanevano storie fresche, e sopratutto riuscivano a divertire il lettore medio. Poi, con tutte i capolavori presenti nei vecchi numeri, ci sta benissimo anche la presenza di storie piu' "leggere" ma comunque leggibili e spassose.

- Allora... quelle storie pur essendo molto belle non raggiungono l'intensita' di capolavori come "Memorie dall'invisibile" ( su questo numero hanno scritto persino un libro dedicato alla sceneggiattura, rivolto principalmente ai professionisti del settore), "Morgana", "Storia di Nessuno" (queste due considerate dallo stesso Sclavi delle storie "pazzesche"), "La casa degli uomini perduti", "Dopo mezzanotte", "Attraverso lo specchio", "I Vampiri", "Totentanz" o "L'inquilino del terzo piano". In questi numeri e' racchiuso tutto lo spirito sclaviano dell'epoca d'oro... il resto come si suole dire, viene DOPO. E' un po' come se alla "Divina Commedia" del nostro Dante, nel corso del tempo altri illustri poeti vi aggiungessero parti bellissime... cio' renderebbe forse l'opera del sommo piu' completa?! Non credo, anzi sono certo che la si rovinerebbe.

Questo per dire che quello che Sclavi voleva comunicarci... il suo punto di vista sulla vita, e' racchiuso splendidamente nelle prime cento storie. Dopo queste, a parte singoli numeri, il creatore di Dylan si rende conto che non ha piu' nulla da dirci - o forse non vi riesce - e quindi "abbandona" la sua creatura. Indicativo di questo fu' la brevissima storia di Sclavi, "L'Incubo dell'indagatore" disegnata proprio da il creatore grafico del personaggio, Claudio Villa. In questa storia l'indagatore dell'incubo ripercorre tutti i suoi incubi. Sulla tomba di Dylan Dog infatti, nella citazione della copertina del n.40, Accadde domani, le date di nascita e di morte che appaiono sull'epigrafe, sono rispettivamente quelle di uscita del primo numero della testata (L'alba dei morti viventi dell'ottobre 1986) e del numero 100 (La storia di Dylan Dog del dicembre 1994); in aggiunta, Dylan, nella vignetta successiva, commenta: "Doveva essere un mio omonimo... mi spiace per lui, ma io sono vivo...", a sottindendere che il Dylan Dog attuale non è più lo stesso personaggio che appariva nei primi 100 numeri, ma un altra persona che, a sua insaputa, ne ha preso il posto.
Strano che questo preoccupante segnale non sia stato recepito dagli utenti piu' esperti del forum:

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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mar ago 24, 2010 7:21 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Va be', mi sono stufato: non mi diverto molto a discutere con chi è convinto di avere la verità  in tasca e di essere il vero custode della tradizione o gi๠di là¬. :g:

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mar ago 24, 2010 8:42 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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Cita:
@ the Imp:
1) Quelle che hai elencato, senza offesa, non valgono un decimo anche del solo "Memorie dall'invisibile". Ma il punto non e' neanche questo, quello che dico e' che non sono le storie che hai citato ad aver fatto di Dylan Dog un fumetto d'autore semplicemente perche' alla loro uscita gia' lo era diventato da parecchi anni, chiaro?

Le ultime tre, non sclaviane, non sono al livello delle memorie, ma sono comunque ottime storie che vale la pena di leggere, e per le quali valeva la pena di tenere la testata aperta.
Ma per me una storia come Phoenix è dello stesso identico livello di Memorie, preferire l'una o l'altra è pura questione di sensibilità  personale. E il fatto che Phoenix sia stata pubblicata dopo, quando Dylan era già  celebre e celebrato, non cambia questo fatto.
Se dovessimo seguire questo ragionamento, Dylan Dog non dovrebbe essere pubblicato perché la Bonelli era già  entrata nella storia del fumetto grazie a Tex, Tex non sarebbe mai dovuta essere pubblicato perché già  Corto Maltese aveva fatto al storia del fumetto, il fumetto non dovrebbe esistere perché la narrazione aveva già  raggiunto le proprievette nel romanzo, e possiamo andare avanti così fino a Omero.

Cita:
2) Sto solo discutendo eh, calma. Credi che alla Bonelli importi qualcosa delle mie parole? Ti ringrazio per avermi dato cosi importanza ma non penso proprio che i miei post abbiano il potere di far chiudere un fumetto...

Grazie al cielo, oserei aggiungere.
Ma in una discussione si può voler esprimere il proprio punto di vista anche senza essere in grado di attuarlo, altrimenti, per dirne una, sarebbe impossibile parlare di politica se non si ricopre un incarico pubblico.
Per cui, ti chiedo: secondo te cosa dovrebbe essere fatto, se tu avessi la bacchetta magica? prendere tutte le storie post 100 e bruciarle nell'acido? in tal caso, ti dò una bella notizia: anche senza bacchetta magica ti basta non leggerle per ottenere lo stesso scopo. Altrimenti, torno a chiederti cosa proponi.

Per il resto, ti dò ragione sull'horror post, che sta diventando sempre più improponibile e pubblicitaria (fra l'altro vorrei capire perché passano tanto tempo a lamentarsi dello spazio e a dire i motivi per cui non possono pubblicare lettere, quando basterebbe usare lo spazio in cui si lamentano e giustificano per pubblicarle), ma non è poi così determinante ai fini del giudizio della storia.

Il paragone con la divina commedia invece è totalmente sbagliato: la divina commedia è nato come un'opera di un autore solitario, e con un inizio e una fine, mentre Dylan Dog è nato come un progetto collettivo, e seriale, per cui non c'è motivo per terminarlo col 100 più di quanto ce ne sia per terminarlo col 99 o col 101.

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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mar ago 24, 2010 9:36 pm 
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Iscritto il: lun gen 18, 2010 10:49 pm
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@ Rimatt: Ma no dai, non prendertela. Sto solo cercando di spiegare (anche a me stesso) perche' questo fumetto sia cosi scaduto, tutto qui.

@ the Imp: Che posso farci se penso che Dylan Dog era una (mini)serie capolavoro conclusasi nel gennaio 1995... se la si analizza attentamente esce fuori questo... il racconto "L'incubo dell'indagatore" che ho citato nel precedente messaggio mi sembra molto interessante da questo punto di vista, non credi?


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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mar ago 24, 2010 10:10 pm 
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Iscritto il: lun dic 26, 2005 11:47 pm
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Cita:
@ Rimatt: Ma no dai, non prendertela. Sto solo cercando di spiegare (anche a me stesso) perche' questo fumetto sia cosi scaduto, tutto qui.

Ma il problema è proprio dovuto al fatto che ti autoeleggi Rettore dell'Ateneo Dylaniano per spiegare a noialtri poveretti come mai questo è bianco e questo è nero invece di confrontare le tue opinioni con le nostre (che forse sarebbe anche la cosa più sana da fare) però ognuno è libero di agire come meglio crede.
Quando scrivi per esempio frasi come "Strano che questo preoccupante segnale non sia stato recepito dagli utenti piu' esperti del forum" io la vedo come una presa in giro. Oddio, benevola, ci mancherebbe, infatti ci rido su; ma se l'hai detta davvero senza ironia ti invito in futuro a non prenderti così sul serio perché il rischio che corri è proprio quello di passare per il depositario della verità  e quindi, come tutti i depositari della verità , di apparire ridicolo agli occhi dei più. Poi, per carità , ripeto: agisci come meglio credi.

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Umpf! Qualcuno mi ha trovato, finalmente... devono aver sentito la puzza... però, bei tempi quando puzzavo solo di whisky...


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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer ago 25, 2010 10:29 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12582
Località: Verona
Cristiano ha scritto:
@ Rimatt: Ma no dai, non prendertela. Sto solo cercando di spiegare (anche a me stesso) perche' questo fumetto sia cosi scaduto, tutto qui.


Ti assicuro che non me la prendo (gli smile dovrebbero indicarlo), ma non mi interessa discutere se la discussione non porta da nessuna parte: tu hai le tue convinzioni radicate, e come dimostrano i tuoi post non sei disposto a rivederle. Il che va bene, mica voglio convincerti a vederla come me: alla fin fine volevo solo esporre il mio punto di vista, e l'ho fatto. Detto questo, visto che la discussione non va in nessuna direzione trovo che non abbia molto senso proseguirla. :wink:

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Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer ago 25, 2010 6:07 pm 
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Iscritto il: lun gen 18, 2010 10:49 pm
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Località: I T A L I A
the Imp ha scritto:
Il paragone con la divina commedia invece è totalmente sbagliato: la divina commedia è nato come un'opera di un autore solitario, e con un inizio e una fine, mentre Dylan Dog è nato come un progetto collettivo, e seriale, per cui non c'è motivo per terminarlo col 100 più di quanto ce ne sia per terminarlo col 99 o col 101.

Il dato di fatto, indiscutibile, e' che il numero 100 e' l'ultimo episodio di Dylan Dog, la Fine della serie (e non lo dico certo io ma gli autori). Inoltre un ulteriore segnale che avvalora la mia tesi (oltre al gia' citato episodio "L'Incubo dell'indagatore" di cui gradirei un tuo parere) sono le parole del padre di Dylan e di Morgana:

Immagine

Si riferiscono quindi alle 100 storie di Dylan Dog (e alle prime 100 donne)... questo the Imp (ma mi rivolgo anche a Rimatt e agli altri utenti) e' un dato di fatto di cui non si puo' non tener conto, infatti potevano far dire al padre di Dylan semplicemente "ai molti incubi" e "alle molte donne" INVECE specificano il numero degli incubi/storie mettendo quindi in chiaro le cose. Ad alcuni questo numero non va giu' per varie ragioni ma resta la storia con la quale si chiude la serie di Dylan Dog, che vi piaccia o meno. Ecco perche' affermo che questo fumetto e' nato come una serie normale ma poi, a conti fatti, e' piu' una miniserie. Il resto dei numeri post 100 ,infatti, non servono a nulla ai fini della "Storia di Dylan Dog" se non a lucrare ancora su questa testata...


@ Vace, credimi se ti dico che non voglio essere il rettore di niente. E' solo che Internet limita molto il linguaggio, per cui non riesco a trasmettere fino in fondo l'ironia e "il tono della voce" con cui scrivo, aggiungiamoci che odio l'uso delle faccine e l'immagine distorta della mia persona e' completa...


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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer ago 25, 2010 6:25 pm 
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Iscritto il: dom dic 27, 2009 3:51 am
Messaggi: 1002
Località: Siena
Chiedo venia cristiano, ma credo che proprio l'albo che hai portato ad esempio sia ciò che rende la tua tesi debole....
Il colpo di genio della Bonelli, IMHO, è stato proprio di pubblicare quella che Sclavi aveva pensato come un'ipotetica chiusura del cerchio Dylandogiano con il numero 100...Difficilmente si può prevedere la vita editoriale di un fumetto, ma di sicuro si è in grado di capire, grazie soprattutto ai dati di vendita, in quale periodo ci si trovi, se di maggior o minor fortuna...E' chiaro quindi che all'epoca del numero 100 erano sicuri di avere ancora molti anni davanti...La libertà di azione che ti fornisce l'aver già  chiaro come finirà Dylan Dog è grande....sappiamo come avverrà l'incontro tra genitori e figlio, ma non ci è dato sapere quando, e soprattutto questo non preclude nessuna esperienza che Dylan nel frattempo può ancora vivere....il rischio è di perderne in originalità , venendo a mancare la suspance e la curiosità......ma in fondo è giusto così......che l'uomo che ha dato una vita a Dylan sia lo stesso che ne immagina una fine, se così si può chiamare......

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" The mind and the world of the spirit are the same thing. We live in an immanent paradise. "
Emily Dickinson


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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer ago 25, 2010 6:55 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
Messaggi: 2874
personalmente sarei rimasto molto deluso per non dire seccato se la serie si fosse conclusa con quello che ritengo un albo celebrativo mediocre nel confronto con decine e decine di altre storie (anche post-100) che più si avvicinano alla definizione di "celebrativo". LA STORIA DI DYLAN DOG è un esperimento, sembra una di quelle storie scritte per le riviste in cui c'è qualche concetto "dylaniano" ma tutto in maniera molto superficiale. Lo stesso Sclavi non va molto orgoglioso di questo fanatismo per le "rivelazioni" troppo "rivelanti" sul passato (e futuro) di Dylan. E sempre lo stesso Sclavi ha più volte confermato la natura "seriale" di DD; basti pensare poi che Sclavi è stato uno dei non molti autori (anche in casa Bonelli) a tornare anni dopo il suo "abbandono", seppur per sporadiche apparizioni. Segno che la via era quella, già  decisa nel 1984. In genere amo le teorie complottistiche, sono anch'io molto critico sulla GESTIONE REDAZIONALE-EDITORIALE di Dylan Dog nonchè nei confronti di vari AUTORI INADATTI E INCOMPETENTI... ma IMO la tesi di Cristiano non regge e tantissime storie insospettabili sono meno "riuscite" di quello che sembrano tra i primi 100 numeri, sclaviane e non sclaviane.

dai, mi vuoi dire che Dylan Dog avrebbe dovuto chiudere dopo il filotto che va da LONTANO DALLA LUCE a SINFONIA MORTALE in cui ci sono si e no tre storie di Sclavi??? Ammazza, che canto del cigno ben programmato. :D


Ultima modifica di Kramer76 il mer ago 25, 2010 7:08 pm, modificato 3 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: mer ago 25, 2010 7:06 pm 
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Iscritto il: sab mar 04, 2006 9:49 am
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Scusatemi se mi intrometto ancora ma vorrei direi la mia..

Direi che non si tratta della conclusione della serie ma piuttosto di un escamotage del TIZ.
Fino al numero 100 tutti gli albi di DYD erano per così dire 'indipendenti', vi si poteva trovare qualche citazione o personaggio dei numeri precedenti ma in ogni albo poteve letteralmente succedere di tutto.
Probabilmente (faccio una ipotesi), si è cercato approfittando del numero 100, di dare una impronta diversa alla serie.. dando un filo conduttore. Quale escamotage (appunto) migliore 'dell'incubo degli incubi'?!.
Chiudi una capitolo e ne apri un altro.
Mi pare di ricordare (senza errore) che il buon TIZ non era affatto daccordo nel 'raccontare' la vita privata ed il passato dell'Indagatore nel famigerato numero 100.. ed è proprio da li che è cominciato l'errore (o l'orrore, se vogliamo :g: )
Approfondendo la vita dei personaggi attorno a DYD e costruendone personalità  e passato, le storie sono diventate molto più psicologiche e piene di didascalie. Si cercava di spiegare letteralmente tutto a discapito della sceneggiatura, che diventava sempre più pesante e lenta. Tutto si è perso in una marea di romanzesche divagazioni e trame di serie Z, che non tenevano conto (tranne per alcuni della vecchia guardia) nè della parte tecnica della sceneggiatura, nè della 'evoluzione' dei propri lettori.
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Finchè il TIZ, skillatissimo nello scrivere sceneggiature e soggetti ha partecipato attivamente alla serie, tenendo alto un certo livello tecnico della immagine di DYD.. tutto bene (o quasi). Poi.. il nulla.
Non voglio certo dire che tutto quello che ha scritto Sclavi sia un opera d'arte (ognuno ha i suoi gusti).. ma la tecnica è assolutamente indiscutibile!
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Comunque, tornando al discorso sulla serie..
DYD (come è già  stato scritto) non si è evoluto.. non ha saputo seguire i propri lettori. Si è perso cercando di tirar fuori sempre lo stesso effetto: 'la sorpresa', 'qualcosa di nuovo'. Niente di più sbagliato a mio giudizio.
Perché ogni lettore, ha il suo skill personale.. e non risucirai mai a sorprendere tutti. La maggior parte dei lettori di DYD.. 'ne ha vista una più del diavolo :wink: !'
Torno quindi a dire: 'Non importa cosa racconti, ma 'come' la racconti!'

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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: gio ago 26, 2010 5:52 pm 
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Skillatissimo cosa significa?

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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: gio ago 26, 2010 6:38 pm 
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Località: ancona
Rispondo io!
Skillatissimo: aggettivo che deriva dal nome Totò Skillaci.Scrivere in maniera skillatissima signi-fica strabuzzare gli occhi (come fece il piccolo Totò ai mondiali '90) per l'intensità delle storie scritte.

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Non potevo lasciarlo in paese, ha il vizio di dire la verità ... è un tipico alcolizzato.


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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: gio ago 26, 2010 9:29 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
Messaggi: 10740
Località: Sardegna
Ma sei serio? Spero di no. :D

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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: vale ancora la pena leggere DyD?
MessaggioInviato: gio ago 26, 2010 9:33 pm 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
Messaggi: 4046
Località: Milano
Accipicchia che discussione infervorata in un mese caldissimo, peraltro.

Posto che se scriviamo e leggiamo qui siamo degli estimatori di Dylan Dog e ciò vuol dire che compriamo i numeri della serie regolare anche se magari non ci piacciano (alcuni numeri).

Vorrei chiedere a Cristiano (in maniera propositiva):

1) Dici che le ultime storie sono mediocri. Mi fa piacere che comunque le leggi e le compri, altrimenti non potresti esprimere un giudizio tanto preciso. Comprando DYD, alimenti la sua vita (per fortuna dico io!). Che cosa ne pensi di Mater Morbi n. 280?. La piscologia del personaggio è così diversa da quella dell'orginale? E' un altro Dylan? Sclavi si è complimentato con l'autore Recchioni.

2) Se anche Dylan è scaduto, il personaggio è diverso dall'originale, ecc.. pensi che chiudere la serie sia la soluzione? O forse cercare di tornare al personaggio orginale attenuando un po' di quella censura autoimposta? Se anche Sclavi non avesse pià nulla da dire, non è detto che voglia che il personaggio muoia e non è forse giusto che altri autori che hanno qualcosa da comunicarci possano farlo (e noi che vogliamo leggere nuove storie possiamo goderne)? Perché chiudere il terzo fumetto più venduto in Italia perché pochissimi puristi lo considerano defunto? Non sarebbe come sputare in faccia ai lettori della serie regolare?

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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