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 Oggetto del messaggio: Re: Io, un cane e una pistola
MessaggioInviato: lun ago 16, 2010 3:17 pm 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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MisterRaven ha scritto:
Io ho detto che sono "pronto a qualsiasi indegnità e aberrazione" pur di salvarmi il culetto? Io sto parlando di far morire uno sconosciuto al mio posto.
Non ho detto che sono pronto a qualsiasi "indegnità e aberrazione". A te piacciono le parole pesanti, mi sa.


E a te i concetti pesanti: come fai a non capire l'enormità di dirsi pronti ad uccidere anche donne e bambini al proprio posto purché "sconosciuti"?
Non capisci che è l'etica del cecchino? Del torturatore che fa "solo" il suo dovere? Del soldato nazista che obbedisce solo agli ordini? Dell'assassino che "solo per necessità" aspetta nel vicolo?

Poi, puoi dirmi quello che vuoi ed esserne perfettamente convinto: ma da come scrivi qui e nel tuo blog, che seguo, e per quel che si può conoscere una persona da quello che scrive, ti considero troppo intelligente e sveglio per abbassarti a fare cose che dici di essere pronto a fare per salvarti la vita. Per riuscire a comportarsi come una bestia bisogna essere molto più ottusi, avere una mente molto più torpida e confusa.

Allo stesso modo, per quello che scrive e la sensibilità  con cui lo scrive, sono stra-convinto che Rrobe non arriverebbe ad ammazzare 3 dei 1000 cani che si dice pronto a massacrare. Molto prima lo fermerebbero il disgusto e lo schifo.

PS per la cronaca, non lo si fosse capito, anch'io sparerei al cane. Solo che la vita non è mai astratta come nell'esempio, quindi la domanda iniziale per me non ha senso.


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 Oggetto del messaggio: Re: Io, un cane e una pistola
MessaggioInviato: lun ago 16, 2010 3:27 pm 
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Iscritto il: mer apr 02, 2008 5:37 pm
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tommaso ha scritto:
MisterRaven ha scritto:
Io ho detto che sono "pronto a qualsiasi indegnità e aberrazione" pur di salvarmi il culetto? Io sto parlando di far morire uno sconosciuto al mio posto.
Non ho detto che sono pronto a qualsiasi "indegnità e aberrazione". A te piacciono le parole pesanti, mi sa.


E a te i concetti pesanti: come fai a non capire l'enormità di dirsi pronti ad uccidere anche donne e bambini al proprio posto purché "sconosciuti"?
Non capisci che è l'etica del cecchino? Del torturatore che fa "solo" il suo dovere? Del soldato nazista che obbedisce solo agli ordini? Dell'assassino che "solo per necessità" aspetta nel vicolo?

E' l'etica del cecchino che spara prima degli altri, del torturatore che tortura gli altri per non essere torturato egli stesso, del soldato nazista che uccide per non essere ucciso e dell'assassino che aspetta nel vicolo perché è sicuro che altrimenti morirebbe.
Secondo me stai trascurando un punto fondamentale: sull'altro piatto della bilancia c'è la tua stessa vita, la cosa più preziosa che possiedi.
tommaso ha scritto:
Poi, puoi dirmi quello che vuoi ed esserne perfettamente convinto: ma da come scrivi qui e nel tuo blog, che seguo, e per quel che si può conoscere una persona da quello che scrive, ti considero troppo intelligente e sveglio per abbassarti a fare cose che dici di essere pronto a fare per salvarti la vita. Per riuscire a comportarsi come una bestia bisogna essere molto più ottusi, avere una mente molto più torpida e confusa.

Su questo punto ti sbagli alla grande.
Si può essere intelligenti e svegli (grazie per i complimenti), ma allo stesso tempo delle merde umane.
Fermo restando che, ripeto, non ho mai detto che fare quello di cui si sta parlando è facile. Non ho mai detto che non avrei rimorsi o che il ricordo di quello che ho fatto non mi tormenterebbe per tutta la vita. Non sono un essere privo di coscienza.
Però sì, lo farei. E lo troverei immensamente più facile di abbandonarsi e morire.
tommaso ha scritto:
PS per la cronaca, non lo si fosse capito, anch'io sparerei al cane. Solo che la vita non è mai astratta come nell'esempio, quindi la domanda iniziale per me non ha senso.

Ma infatti non ce l'ha, un senso.
E' un gioco, una provocazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: Io, un cane e una pistola
MessaggioInviato: mar ago 17, 2010 9:44 am 
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Iscritto il: gio giu 10, 2010 5:20 pm
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Località: Parma
MisterRaven ha scritto:
Xavi ha scritto:
Scusate ma posso dire che questa discussione mi sembra una ca.... assurda!

A me questo discorso non sembra una cazzata così grossa.
Sicuramente non è niente di speciale, ma mi sembrava una buona occasione per vedere come le persone mettono in rapporto la propria vita con quella degli altri.
E' quasi sicuro che nessuno di noi si ritroverà mai davanti a una situazione del genere, ma ero curioso di sapere quanto valore danno alla propria vita gli utenti del forum.


Sì, va beh... però la risposta a mio parere è scontata :roll:

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 Oggetto del messaggio: Re: Io, un cane e una pistola
MessaggioInviato: mar ago 17, 2010 10:19 am 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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MisterRaven ha scritto:
E' l'etica del cecchino che spara prima degli altri, del torturatore che tortura gli altri per non essere torturato egli stesso, del soldato nazista che uccide per non essere ucciso e dell'assassino che aspetta nel vicolo perché è sicuro che altrimenti morirebbe.
Secondo me stai trascurando un punto fondamentale: sull'altro piatto della bilancia c'è la tua stessa vita, la cosa più preziosa che possiedi.


All'inzio hai scritto:
MisterRaven ha scritto:
Io parto dal presupposto che voglio vivere e che la vita che mi aspetta la ritengo degna di essere vissuta, altrimenti è ovvio che il problema non si pone.

Se per te la vita del cecchino, del torturatore, del soldato nazista e dell'assassino è una vita "degna di essere vissuta", abbiamo poco da continuare a discutere.
Per quanto mi riguarda, una vita degna di essere vissuta non è fatta solo di io che respiro, mangio, cago e dormo, come minimo comprende un atteggiamento dignitoso verso i miei simili, un po' di rispetto verso me stesso e verso la mia coscienza.

Lasciami solo dire che trovo molto ingenuo (oltre che tipico delle società mafiose, dove conta solo la "la Famiglia") il tuo discorso sul "limitare" la violenza agli sconosciuti, agli "altri": quando si apre la porta al Male e si accetta l'orrore, non si torna più indietro. Un uomo capace di uccidere donne e bambini, trovandola una cosa che può essere fatta, è una persona che ha superato un limite, dalla personalità  pericolosa e malsana per tutti, una minaccia anche e soprattutto per chi gli sta vicino.


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 Oggetto del messaggio: Re: Io, un cane e una pistola
MessaggioInviato: mar ago 17, 2010 12:24 pm 
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Iscritto il: mer apr 02, 2008 5:37 pm
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tommaso ha scritto:
Se per te la vita del cecchino, del torturatore, del soldato nazista e dell'assassino è una vita "degna di essere vissuta", abbiamo poco da continuare a discutere.

Sono d'accordo.
tommaso ha scritto:
Lasciami solo dire che trovo molto ingenuo (oltre che tipico delle società mafiose, dove conta solo la "la Famiglia") il tuo discorso sul "limitare" la violenza agli sconosciuti, agli "altri": quando si apre la porta al Male e si accetta l'orrore, non si torna più indietro. Un uomo capace di uccidere donne e bambini, trovandola una cosa che può essere fatta, è una persona che ha superato un limite, dalla personalità  pericolosa e malsana per tutti, una minaccia anche e soprattutto per chi gli sta vicino.

Hai una visione abbastanza manichea della situazione.
Non credo che a salvarsi la vita a costo di quella di un altro si apra la porta al Male (paroloni, mamma mia) e che quindi questa persona diventi un pericolo per chiunque. E' l'assenza di consapevolezza che, casomai, "apre la porta al Male". Il vecchio discorso di Ivan Karamazov: se Dio non esiste, tutto è permesso.
In questo caso, leggasi con la parola "Dio", la presenza di un'autorità morale insita all'interno di un qualsiasi essere umano. E' l'assenza di quel Dio, di quel senso del bene e del male, che ti dice se una persona "ha superato un limite" e se è quindi una minaccia per tutti.

Io non ucciderei mai per soldi o per divertimento, però per salvarmi la vita sì. Questo è il mio limite morale.
Il tuo è più stringente, evidentemente. Ma questo non rende me un mostro, né tantomeno una minaccia.


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 Oggetto del messaggio: Re: Io, un cane e una pistola
MessaggioInviato: mar ago 17, 2010 1:36 pm 
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 Oggetto del messaggio: Re: Io, un cane e una pistola
MessaggioInviato: gio ago 19, 2010 7:49 pm 
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Iscritto il: dom gen 06, 2008 7:48 pm
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Mi sembra che la discussione, per quanto interessante, abbia preso una piega abbastanza diversa dalla "questione" iniziale...

Credo che la maggioranza delle persone, se costrette a scegliere tra la propria vita e quella del cane, sceglierebbero la propria senza battere ciglio... e ci mancherebbe.

Diversa, molto diversa è la questione quando si parla invece di altri ESSERI UMANI... e la risposta è molto meno scontata...e ci mancherebbe!

E su questo quoto Tommaso quando rimprovera a MrRaven di dire delle enormità quando parla con tanta leggerezza di salvare la propria vita a scapito di quella di un'altra persona per quanto sconosciuta... Ovviamente non posso dire con certezza come mi comporterei in una situazione simile (magari me la faccio addosso e scarico una pistola addosso al primo che passa...), quel che è certo è che TENDENZIALMENTE non credo sacrificherei la vita di un altro per salvare la mia.... Perché credo nella sacralità della vita umana, per parte mia... Non credo però a un'etica innata...credo che questa si sia svluppata nel corso del tempo grazie ad alcuni ben precisi avvenimenti (e a dirvela tutta, in primis il messaggio di Gesù, che è stato il primo a considerare sacra ogni vita umana)... Ma soprattutto credo non lo farei per una sorta di "senso di dignità".... mi sembrerebbe una cosa estremamente vigliacca...

IL CANE (o in generale un animale) è un discorso completamente diverso e non esiterei un minuto a farlo fuori per salvarmi la vita... E questo non implica essere crudeli, ma semplicemente considerare diverso il valore di una vita umana rispetto a quella di un animale... Poi questo non vuol dire che allora sono giustificate tutte le crudeltà e le brutalità che vengono commesse sugli animali, per niente... Ma, mi spiace, non riesco a considerare sullo stesso piano un macellaio e un terrorista che fa esplodere un autobus pieno di gente...

Tra l'altro una cosa mi ha sempre dato un po' fastidio: l'incoerenza.... L'incoerenza di quelle persone che sostengono che tra uomo e animale non v'è differenza, ecc... Queste persone non possono essere credenti in un "Dio" superiore, perché l'esistenza stessa di Dio (che ha creato l'uomo a Sua immagine..) collocherebbe per forza l'uomo su un gradino superiore.... Di contro però, se queste persone non sono credenti e quindi considerano l'esistenza un puro fatto casual-evolutivo, mi potrebbero spiegare perché dovrei in quanto specie dominante non comportarmi come l'istinto mi suggerisce (in sostanza fare quello che voglio?)... non fa parte anche l'uomo della natura, del processo evolutivo?... quindi anche i suoi comportamenti, la sua consapevolezza farà comunque parte di tutto questo... o no?

In sostanza, sono abbastanza daccordo con Dostojevski: se Dio non esiste, tutto è permesso...

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"...wait in the fire..."


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 Oggetto del messaggio: Re: Io, un cane e una pistola
MessaggioInviato: ven ago 20, 2010 2:43 am 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
Messaggi: 8883
Località: Chieti
Non necessariamente, però, se si crede in un Dio superiore si deve anche credere che quel Dio abbia creato l' Uomo a sua immagine e somiglianza.
L' Uomo può essere una creazione di Dio ma non necessariamente la sua creazione più sacra.
Non che io la pensi così (io non credo che non ci sia differenza fra la vita di un uomo e quella di un cane), ma il tuo sillogismo non contempla questa terza possibilità.

Io fra un uomo e un cane sparerei a un cane;
fra la razza umana e la razza canina farei sparire la razza umana.
Che è come dire: se uccidi un uomo sei un assassino; se li uccidi tutti sei Dio.
Spoiler!
E se uccidi Dio sei Chuck Norris. :D

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"Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire."


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 Oggetto del messaggio: Re: Io, un cane e una pistola
MessaggioInviato: sab ago 21, 2010 2:09 pm 
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Per la cronaca, sapete chi è che spara ai cani? Quelli che si arruolano nella camorra, generalmente è una delle prove di iniziazione.


Il ragionamento di Faz su dio non mi piace per niente (nè penso fosse questo il pensiero del grande Dosto), lo trovo espressione di una mentalità immatura che l'umanità ha dimostrato per secoli, e ancora oggi continua a dimostrare, in gran parte.
Kant diceva che non è possibile sapere se Dio esiste o no, ma il mondo funziona meglio postulandoc he dio esista, visto che l'uomo si comporta meglio se desidera una ricompensa ultraterrena, o se ha paura di essere dannato post mortem.
Ed è vero ancora oggi.

Ma dopo secoli di evoluzione l'umanità potrebbe anche arrivare a formarsi un'etica personale che non sia imposta dall'alto, e a decidere da sola cosa sia giusto e cosa sbagliato, e a farlo di conseguenza senza aver bisogno di bastone e carota dall'aldilà.
Se siamo distinti dal resto degli animali, potremmo considerarci tali non soltanto perché raccomandati dall'alto, ma in base alla nostra intelligenza, e al libero arbitrio che noi, differentemente dagli animali, abbiamo, senza per forza coinvolgere dio a giustificare la nostra superirità.
Per qualcuno è già  successo... per grandi pensatori, ma sempre singoli individui... quando avverrà per le masse? Quand'è che potremo rinunciare alla superstiuzione e capire da soli che passare sotto una scala è pericoloso?

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MessaggioInviato: sab ago 21, 2010 3:25 pm 
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Iscritto il: dom gen 06, 2008 7:48 pm
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Kant avrà  anche detto che è impossibile sapere se Dio esiste o no, ma ciò non significa che sia necessariamente vero... Molti altri potrebbero dirti che la presenza di Dio è perfettamente conoscibile, e non come "sensazione personale", ma attraverso fatti concreti, nel corso della storia... ma è un discorso troppo lungo e pure OT...

Quanto al ragionamento immaturo... può essere che tu abbia ragione, per carità ... Io poi non ho nemmeno detto che la penso così, ho detto che sono daccordo con la frase di D. per un puro discorso di logica, di coerenza... Dov'è la necessità di un'etica, se viene esclusa a priori la possibilità di un'esistenza "altra" oltre a quella che percepiamo durante la nostra vita?.. Se le nostre azioni e le nostre esistenze non devono essere infine "giudicate"....Non dico che sia GIUSTO non avere un'etica in assenza di una fede in Dio... dico solo che non è per forza una conseguenza logica dell'avere la consapevolezza di sè... perché?.. in base a quale principio?

Chiarisco che (purtroppo per me) non ho mai studiato i filosofi e la filosofia (sono un chimico.. :wink: ), quindi i miei sono pensieri in libertà... e se qualcuno mi dà delle risposte convincenti sono solo contento... :wink:

E per ultimo specifico che di mio non sparo nemmeno a una formica, se posso evitarlo.... 8-)

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 Oggetto del messaggio: Re: Io, un cane e una pistola
MessaggioInviato: sab ago 21, 2010 4:49 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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Piacere, ingegnere elettronico :D

In ogni caso, non dico che Dio non esista, dico che non abbiamo bisogno di Dio per capire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, che è una cosa diversa, così come un bimbo all'asilo può capire che picchiare il suo compagno di banco anche se non viene la maestrina a sgridarlo, nè più nè meno.
Come dedurlo logicamente anche in assenza di Dio? Basta pensare che gli altri sono come noi, e se noi vogliamo che gli altri non ci facciano male, dobbiamo anche noi evitare di fare del male agli altri. Il fatto stesso che ci siano tanti atei onesti testimonia che si sente il bisogno di rispettare un'etica anche senza credere in Dio, no?

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 Oggetto del messaggio: Re: Io, un cane e una pistola
MessaggioInviato: mer ago 25, 2010 8:57 pm 
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Iscritto il: gio mag 06, 2010 7:48 pm
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Il fatto che gli animali agiscano unicamente in base all'istinto è assolutamente falso.Loro sono capaci di gesti altruistici come e più dell'uomo.
Notizie di eroismo canino si sprecano anche nella nostra cronaca quotidiana...


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 Oggetto del messaggio: Re: Io, un cane e una pistola
MessaggioInviato: gio ago 26, 2010 12:11 am 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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Località: Napoli
Bè, bisognerebbe però dimostrare che tali gesti non siano dettati dall'istinto.

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 Oggetto del messaggio: Re: Io, un cane e una pistola
MessaggioInviato: gio ago 26, 2010 12:23 am 
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Iscritto il: gio mag 06, 2010 7:48 pm
Messaggi: 1492
Località: Caserta
Poco tempo fa ho letto un piccolo fatto di cronaca che mi aveva colpito.Parlava di un incendio scoppiato in una villetta.Mentre tutti quella della famiglia si sono messi in salvo più in fretta che potevano,solo il cane si è preoccupato di scortare fuori casa una cucciolata di gattini che sarebbero sicuramente morti.Non mi sembra molto autoconservativo,no?

E mi hanno linkato su fb il filmato di un cagnolino che affronta il traffico dell'autostrada per portare in salvo un altro cagnolino che era stato investite ed agonizzava al centro della strada.Si vede il cane trascinare via l'altro,stando attentissimo alle macchine di passaggio.purtoppo però l'altro cane era ferito mortalmente....Si trattava sicuramente di cani abbandonati.Ah,che essere superiore l'uomo!


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 Oggetto del messaggio: Re: Io, un cane e una pistola
MessaggioInviato: gio ago 26, 2010 8:45 am 
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Iscritto il: lun mag 05, 2008 12:36 am
Messaggi: 1475
Località: Bastia U. (PG)
Scusa, ma che vorresti dimostrare?
Che i cani son tutti eroici citando 2 fatti?
Allora per dimostrarti che in realtà sono tutti pazzi assassini, che sparerebbero senza ombra di dubbio all' uomo, devo riportare gli altrettanti articoli di Pitbull che sbranano ignari passanti?
Oppure metto a confronto il cane che ha salvato i gattini e Mahatma Gandhi sghignazzando: "Ah, che essere superiore il cane!"

_________________
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Dio in sei giorni creò il cielo e la terra, il settimo si suicidò.


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