Cravenroad7

Un paio di buoni?
Ehm... Nei primi dieci numeri ci sono stati i tre capolavori disegnati da Bacilieri Nostra signora delle api, La guerra e La casa dell'impiccato, che sono tranquillamente superiori sotto tutti i punti di vista ai secondo te eccezionali nn. 11-12 e 13.

La mia impressione è che tu abbia clamorosamente "bucato" questa miniserie (magari perché fuorviato da altre cose in apparenza intellettualmente più stimolanti, tipo Caravan ) e ora cerchi di fare una poco dignitosa marcia indietro.

Non ho scritto eccezionali, ma buoni. Nei primi dieci numeri, ahimé, ve ne sono un paio di orrendi, e il primo di Bacilieri (Nostra signora delle api) è sì eccezionale, ma solo per i disegni. Sulla storia meglio che non mi pronunci: a livello di sceneggiature i primi albi sono clamorosamente sballati, e secondo me la voce secondo la quale si tratta di sceneggiature originariamente pensate per Napoleone e poi riadattate per Dix potrebbe non essere del tutto infondata (storie che si sviluppano su 100 pagine seguite da una "coda" perlopiù superflua). L'unico dei tre Ambrosini/Bacilieri a convincermi pienamente è stato il terzo. Del resto, che la serie "ingrani" solo sul finale mi sembra perfettamente logico: ad Ambrosini è servito del tempo per quadrare il cerchio, ma almeno alla fine c'è riuscito, e infatti gli ultimi albi riescono a far coesistere in modo convincente tutti gli elementi che, a sprazzi, rendevano comunque interessante la prima decina (e per i quali ho continuato nonostante tutto a comprare la miniserie).

Sembri dare per scontato che Ambrosini abbia scritto i quattordici albi in rigorosa sequenza.
Chi ti dice invece che uno degli albi che tu trovi orrendi non sia stato scritto dopo, o in contemporanea, a quelli che ti sono sembrati più convincenti
Nella narrativa seriale, specie quella a fumetti, l'ordine di uscita quasi mai rispetta quello di realizzazione...

A me Nostra signora delle api è sembrato un ottimo albo e non solo per i disegni....Personalmente considero Jan Dix la migliore miniserie partorita insieme a Volto Nascosto......Solo che VN finiva in modo scontato e ti lasciava un pò di amaro,invece JD finisce superbamente!!!

La miniserie era bimestrale, e se è possibile che - per esempio - il 12 sia stato scritto prima dell'11, mi sembra ESTREMAMENTE improbabile che Ambrosini abbia scritto il numero 12 prima dell'8 o del 9, così come mi sembra improbabile che i numeri 11, 12 e 13, realizzati rispettivamente da Giez, Camagni e Ornigotti, siano stati scritti PRIMA dei precedenti numeri illustrati dagli stessi autori.

Del resto, io nel percorso di Ambrosini vedo una crescita costante: un inizio stentato (i primi 3/4 numeri), un prosieguo medio (dal 5 al 10) e un finale convincente (dall'11 al 14). A me sembra una progressione logica, e poco conta che un paio di albi siamo magari usciti in ordine inverso rispetto a quello di realizzazione.

JD è un personaggio che non poteva avere lunga vita , inanzitutto trovo strano aver fatto una miniserie incentrata sull'arte e poi avendo utilizzato solo Van Gogh come veicolo pubblicitario , gli altri albi si faticava a capire chi fosse l'artista scelto , a parte Monet l'ultimo numero e qualche altro numero.
Ma comunque quello che emerge è il fatto di un giallo o gialletto definito da alcuni con elementi intrinseci riflessivi.
Detto questo le storie da me lette mi sono piaciute , ma secondo me è un lettore particolare ricercato da questa miniserie , cioè certi numeri li avrei resi meno anonimi puntando sull'artista famoso o sul caso famoso , non sul gialletto della porta accanto. Forse cosi' avrebbe avuto piu' successo.
La cosa positiva è che Ambrosini torna su Dylan Dog !!