Trascrivo degli interessanti post che questo utente (tale Juan Galvez) rivolse alla Barbato anni fa. I problemi di cui parla sono quantomai odierni...
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Più seriamente, è un errore tout court inserire forti elementi di continuity umanizzante in una serie caratterizzata (e portata al successo) dalla presenza di elementi che invece hanno fatto del protagonista un'icona. Significa stravolgere l'icona, rendere Dylan Dog diverso da sè. Che poi tu lo possa legittimamente fare è un altro paio di maniche, resta un errore concettuale anche con la certificazione di Marcheselli, Sclavi e Bonelli. E pur apprezzando in genere la qualità delle tue storie, continuerò a descriverle come errate nei presupposti. Ripeto, che la triade approvi la cosa e che tu, legittimamente, continui in questa umanizzazione non significa che essa non sia un errore.
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E non perché io detenga la Verità (e neppure la verità ), ma solo perché le caratteristiche del personaggio sono quelle che sono: è un'icona, un archetipo se vuoi, è stato strutturato e sviluppato con una continuity molto blanda. Insomma Dylan Dog e i personaggi fissi o semifissi restano fermi e il mondo intorno a loro si muove, come dovrebbe essere anche per Tex, cosa che Boselli effettivamente fa, mentre Nizzi si comporta all'opposto. E queste sono le caratteristiche che hanno portato DD al successo e lo hanno fatto affermare come personaggio simbolico. Ovvio che contravvenirvi non costituisce un errore materiale, ma concettuale sì. Errore rispetto a ciò che Dylan Dog è stato per oltre un decennio. Poi, legittimamente, si può decidere di andare in direzione opposta. Questo si configura come uno stravolgimento del personaggio. Legittimo, ma concettualmente errato. E, aggiungo, pericoloso, perché alla lunga seleziona il pubblico.
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ma chi l'ha scritto che dylan dog debba essere per forza un personaggio fermo, statico? sono regole scritte su qualche albo che io non ho mai letto? mi sono sfuggite? Non l'ha scritto nessuno in nessun posto.
Sono "regole" ricavabili dalla storia della serie, che possono essere cambiate in ogni momento. Se si cambiano, si scrive qualcosa di nuovo, che non è più il Dylan Dog esistito per oltre un decennio. E' legittimo, ma resta un errore rispetto a ciò che il personaggio è (era), a come era stato strutturato. Quel che, nell'ottica del Dylan Dog originale, dovrebbe essere aggiornato, è il mondo esterno. Ripeto, per comprendere come si possa aggiornare un'icona, si guardi al lavoro di Boselli su Tex o anche a quello di Burattini su Zagor. Poi, nulla vieta al pubblico di non capirlo, soprattutto se gli viene detto che Nizzi è il custode della tradizione.
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Perdonami, Paola, ma questo non significa nulla. Quel che Sclavi aveva intenzione di fare e quel che lui pensa di Dylan Dog sono altro da quel che Dylan Dog in effetti è diventato e da quello che, nella realtà , Sclavi ha poi realizzato. Che a Sclavi piaccia o meno, che lo faccia ridere o gli faccia storcere il naso, Dylan Dog è un'icona. Questo non vuol dire, ovviamente, che Sclavi o chi per lui non possa intervenire sul personaggio. Lo può fare, legittimamente, visto che ne ha la facoltà . Lo può fare, con tutto quel che segue: stravolgimento dell'universo codificato del personaggio (codificato dagli albi che sono stati pubblicati, e che hanno molta più realtà delle intenzioni dell'autore Sclavi); rischio, modificandolo secondo certi parametri, di ripiegarlo su se stesso; e, alla lunga, rischio di portarlo a consunzione.
Insomma, Sclavi o chi per lui può fare ciò che vuole, ma è chiaro che se i cambiamenti si sostanziano in un profondo mutamento delle caratteristiche salienti del personaggio, quel che si andrà scrivendo non sarà più Dylan Dog. Sarà qualcosa di diverso, con lo stesso nome.
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...Ok, ma che ti importi o meno, che tu lo faccia o meno quando ti è richiesto, ciò avviene in albi che portano la tua firma. A volte in modo profondo, a volte più leggero, altre volte per nulla. Ma sempre troppo per quelle che sono - ma dovrei dire a questo punto: erano - le caratteristiche del personaggio. Che ormai è cambiato. In meglio o in peggio ha poca importanza, quel che vedo è un personaggio - nelle storie a tua firma - diverso dall'icona codificata. Vorrei spiegarmi con la dovuta accortezza ed esprimendo esattamente il mio pensiero: questo Dylan che esce dalle tue storie è più banale. Come personaggio, perché le tue storie sono quasi sempre interessanti: dammi il credito di saper riconoscere il tuo talento, anche se ti sembra che io ti voglia male. Però il personaggio ne esce banalizzato, diventa un altro dell'infinita teoria di eroi umanizzati con una storia personale tragica ed arzigogolata. Scrivere bene un eroe di questo genere non è certo facile, tutt'altro. Ma creare un'icona e farla funzionare nel tempo è infinitamente più difficile che creare "semplicemente" un eroe a tutto tondo. Averla tra le mani e destrutturarla è, secondo me, un brutto passo falso. Piace questo nuovo DD? Ma certo che piace, per la miseria! Cosa c'è di più solleticante del gossip? E non è gossip scoprire i "segreti" di un personaggio così longevo e amato? Solo, che si rischia concretamente di bruciarlo.
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...Dargli consistentemente un passato reale -da persona vera- è un'infedeltà alle caratteristiche di un personaggio che reale -persona- non era. Dylan Dog era un filtro della realtà circostante, delle paure e dei sogni di un'epoca (di qualsiasi epoca, volendo). Dargli una vita reale -una continuity- idem, perché ne ha minato le caratteristiche di simbolo privo di una dimensione quotidiana (la dimensione quotidiana Dylan Dog la ricava dal suo interagire con gli altri, facendo uso della propria sensibilità ).
Dylan Dog era un antieroe simbolico, e il tuo farlo scontrare, il tuo metterlo dinnanzi al suo essere Peter Pan lo ha mostrato invece come un essere umano quotidiano. Certo, anche Sclavi lo fece confrontare con il suo essere Peter Pan, ma in modo lirico (con Bree) e in ultima analisi fanciullesco, tu l'hai fatto in modo drammatico. In un caso vi fu una trasfigurazione, nell'altro vi è stata un'immersione nel reale. E non dico che il risultato sia artisticamente migliore in un caso o nell'altro, registro che Dylan Dog nasce e si sviluppa con certe caratteristiche, per cui sottrargliele è un'infedeltà al personaggio.
Questi post risalgono al 2005... col senno di poi posso affermare che questo utente aveva pienamente ragione. Oggi, infatti, sappiamo che il numero 300 continuera' a rivelare notizie sul protagonista (viva il gossip), privandolo ulteriormente del suo alone di mistero e della magia che lo circondava agli albori della serie.