Scusate se aggiorno un topic magari anche vecchio, ma ho finito di leggere questa storia appena qualche minuto fa e dovevo assolutamente parlarne; se, anzi, non fosse per quelle ultime pagine che, per quanto necessarie (e contenenti due bellissime tavole), suonano un po' troppo come riempitivo, entrerebbe prepotentemente nella mia Top Ten. Diciamo che è all'undicesimo posto.
Sclavi aveva questa straordinaria capacità di "fiutare" i suoi tempi, e di prendere una posizione senza se e senza ma: si pensi a "Caccia alle streghe" (non per caso il mio numero preferito) o "Il marchio rosso"; non sono affatto d'accordo, dunque, con chi dice che questo numero "non era necessario", come al contrario era, ed anzi è, in questi tempi in cui il revisionismo ed il neofascismo, col loro corredo di odio razziale, sono pericolosamente di ritorno; il piccolo parlamentare che propone leggi razziali non è, purtroppo, più uno solo.
Ma la storia non è solo questa: è un piccolo gioiello scritto (con l'eccezione di quelle pagine di cui si diceva poc'anzi) e disegnato benissimo; Sclavi riesce a condensare quasi TUTTI i suoi temi topici in una storia così particolare, e senza rinunciare al gusto citazionista (alla faccia di chi credeva che dopo Maus, capolavoro citato per altro anche esplicitamente, non si potesse più parlare di Olocausto nell'arte delle nuvolette; -OT: mi dispiace, però, ma il capolavoro di Spiegelmann resta superiore -). Qualcuno ha scritto che è angosciante: ed è vero, ma questo è tutto meno che un punto a suo sfavore, anzi!: sono stato con il fiato sospeso fino all'ultima vignetta e, anzi, anche oltre (
). Vorrei poi spendere due parole sull'ottimo lavoro di Bruno Brindisi, che qui tira davvero fuori il massimo dalla storia che aveva tra le mani; la scena del treno che "buca" la svastica dovrebbe guardarsela, più di una volta, James Cameron, per capire A COSA SERVE la terza dimensione, per non parlare della biblioteca, del sotterraneo e del continuo contrasto chiaro/scuro (sarà un caso?). E, come piccolo tocco da maestro, il numero contiene DAVVERO una delle più belle scene d'amore di tutta la serie.
Vogliamo dare un voto? Sette e mezzo alla storia, otto e mezzo per i disegni.
Mea culpa, il disegnatore è Coppola, ho afferrato la Grande Ristampa ed ho aperto alla pagina sbagliata! Grazie della correzione.