Ma infatti mi stupisco di come in casa Bonelli, dove è pieno di persone che di fumetti e non solo ne sanno molto ma molto più di me, preferiscano percorrere strade a mio avviso (ma non credo di essere l'unico) deludenti con DylanDog, ovvero preferire albi più o meno canonici, con più o meno la stessa struttura, a storie magari fuori dai binari o innovative, o almeno diverse; poi proprio su Dylan, che è diventato celebre per questa sua diversità dalla maggior parte delle creature bonelliane!
E io purtroppo me ne stupisco ora, sì. Sinceramente non pensavo che le cose fossero fino a questi punti (indubbiamente è colpa mia che sul web in genere ci sto poco), voglio dire alla fine credevo che il succo del brutto periodo della testata fosse la mancanza di idee fra gli autori, ma mi sembra che non sia solo quello, anzi. Adesso leggeremo la storia di Ambrosini riscritta secondo i nuovi modi. La cosa che mi fa arrabbiare è che magari la nuova di Ambrosini sarà così e così, niente di che, proprio perché vittima della nuova direzione di DD, e magari la storia originale era fresca e originale. Certo, questo non lo sapremo mai. Ma sappiamo che intanto ci siamo persi Ambrosini come autore costante.
Poi ovviamente non mi lamento 12 mesi, continuamente. Anzi, nell'ultimo periodo va anche bene IMO... benino va'!
Però voglio dire, l'ultima storia di Dylan che mi ha preso il cuore e me l'ha spappolato (il motivo per cui mi sono innamorato di questo fumetto) è stata
L'Ospite Sgradito, prima
Oltre quella porta, ma poi... certo, buone storie ce ne sono state, anche piccoli gioielli (
Il vecchio che legge, qualcosa nei Color Fest tipo
Il Pianeta dei Morti di Bilotta), ma niente grandi albi IMO, da ricordare e rileggere continuamente.
O sono io che sono diventato un rompiballe a cui non va bene nulla, può essere