Cravenroad7

Palle o non palle, se poi una volta presentati te li bocciano serve a poco; se le linee editoriali sono quelle gli autori, giustamente che devo dire, si adeguano.
Anzi, per esempio proprio Ambrosini aveva avuto non pochi problemi con la sua nuova storia di Dylan, proprio perché le cose sono cambiate (mi sembra di averlo letto nel topic dell'autore).

Se davvero ci fosse stato quello spessore psicologico e filosofico, di cui diceva Piccatto, a discapito dello splatter, sarei il lettore più felice al mondo. Il problema è che c'era più introspezione VERA quando c'era l'horror e tutto quel sangue.

Segno che la componente horror era una delle caratteristiche fondanti della testata e non un capriccio del momento.

bella la conferma della storia di Ambrosini ,
ricorderà sicuramente i fasti dei primi Dylan Dog

a quanto pare gli hanno fatto cambiare un sacco di cose, quindi dubito.

Infatti. Ufficialmente ha riscritto quasi metà  storia, praticamente quella originale non la conosceremo mai.
So che gli è stato detto che su Dylan Dog non potranno mai passare delle trovate narrative, inteso anche come semplici allusioni, di qualsiasi tipo, che per esempio si possono trovare su un Dix. Quando mi fece un esempio di cosa intendesse dire non ci potevo credere, mi crollò il mondo addosso. Non voglio continuare a fare il guastatore interno ma credo che lo splatter sia l'ultimo dei problemi ora come ora.

si può dire? sono incuriosito

vace, sai poi se questa rimarrà l'unica sua storia di dd come sceneggiatore, visto che a quel che so non ha preso molto bene i cambiamenti imposti.

La scena è una come tante, non splatter. Per il resto Ambrosini è, giustamente, piuttosto restio a parlare dei rapporti con redattori ed editore però visibilmente mi sembrò infastidito a trattare l'argomento e mano sul fuoco direi che collaborazioni future su Dylan non ce ne saranno più. Ma l'avevo già  detto, no?-_-
tralaltro oggi ho letto l'ultimo numero di Dix e credo che farsi sfuggire un autore di questo calibro sia un suicidio, proprio pugnalarsi a morte. Il paradosso è che so che ha difficoltà a continuare a lavorare in Italia, a meno che non trovi un editore che lo pubblichi

Ma io smetto di comprare DD, e che si fottano! Io povero illuso pensavo che la testata facesse ridere (le storie buone si contano su una mano) perché gli autori non erano in grado... ma invece proprio non vogliono alzare la qualità di Dylan!
Scusa vace se insisto,ma tipo che scena,che trovata narrativa?

Che tristezza

Non mi stupisce quello che dice vace. D'altronde quello che vediamo ogni mese è sempre lo stesso identico schema narrativo e nulla più. A proposito, non riesco a capire allora perché Mater Morbi sia stata pubblicato?

MODALITA' "MALIGNO" ON

perché Recchioni porta più lettori di Ambrosini

MODALITA' "MALIGNO" OFF

Ma io non pensavo a questi livelli. Insomma mi pare di capire che qui si vieti l'innovazione. Pensavo che il basso livello qualitativo di DD fosse dovuto principalmente agli autori che poveracci si ritrovano con un personaggio difficile su cui è stato detto tutto e di più, e per forza di cose scrivere storie originali è impresa; invece è proprio "dall'alto" che si proibisce la qualità. Perché far riscrivere mezza storia a un autore del calibro di Ambrosini per trovate che non possono stare su DylanDog mi pare allucinante. Cioè oggi 2010 non potrebbero vedere la luce storie come "Dietro il sipario", "Il Guardiano della memoria", "Memorie dall'Invisibile"? Troppo pregne di trovate narrative che vanno al di fuori dei soliti e sicuri binari dylaniani (quelli si cui è oggi la testata)?

Io continuo a comprare mensilmente DD perché spero che ogni tanto esca qualche storia davvero interessante, non la solita storiella superficiale, ma mi tocca darmi del coglione visto non succederà mai (per quanto magari ci siano autori che vorrebbero osare).

Memorie dall'invisibile non è di Ambrosini

Lo so che è di Sclavi, ci mancherebbe, ogni essere umano dovrebbe leggersi quella storia.
L'ho messa insieme alle due di Ambrosini perché è la prima che mi venuta in mente fra quelle più famose e apprezzate della testata (e che è piena di quelle "trovate narrative" che temo oggi non vadano bene su DD).

Che poi, mi sembra che l'editore utilizzi due pesi e due misure: perché alla Barbato è passato un soggetto come Tueentoun(abbastanza disturbante come tema) o Il giardino delle illusioni ( albo anticonvenzionale, fuori dagli schemi) e ad Ambrosini no?

Non capisco, anche perché ho preso due storie abbastanza recenti (entrambi anno 2009).

Era davvero così inpubblicabile Ambrosini?