Cravenroad7

Oddio ma che attendibilità ha sto blog?
A me sinceramente pare davvero strano. 6.000 copie mi sembrano pochine. Ricordo che si diceva che John Doe vendeva sulle 18.000 copie. Mi fa strano che ste serie vendano un terzo o meno di quello (che tra l'altro l'Eura decise di chiudere per vendite non altissime, a loro dire).
Secondo me Valter Buio non vende così poco. Chiaro che non arrivi a vendere come una srie Bonelli ma nemmeno queste cifre. Boh.

sempbrerebbe sia uscito il numero 5, questo pomeriggio di corsa in edicola

n. 5 scorrevole...molto surreale, un pò alla Dylan Dog di Dopo Mezzanotte...dai che forse VB resiste un altro pò...

Ora che siamo al numero 5 immagino abbiano già  un minimo di proiezioni sulle vendite....mi piacerebbe davvero sapere come vanno. Sui vari forum ne parlan tutti molto bene...sarebbe un peccato perdere questa serie.

Veramente un numero stupendo. Sempre meglio...Speriamo bene per il futuro.

Una serie StarComics bella come non mai. Sicuramente tra le migliori bonellidi che abbia mai letto!

Bellissimo anche quest'ultimo numero pieno zeppo di atmosfere surreali. Grandissimo Bilotta. Ottimo lavoro

Il sito StarComics è davvero una tristezza però... nessun sito dedicato come accadeva prima per nessuna delle 3 uscite, come se quasi nemmeno lei ci credesse.

si questo l'ho notato anch'io....e anche le tirature dei primi numeri sono decisamente inferiori a quelle di Nemrod e Kohr ad esempio...

e sul prossimo numero ci sarà 
l'incontro/crossover tra Valter Buio e Cornelio...
molto curioso!

No sarà  nel numero 7

Io di Cornelio non ho letto nulla, ma a me questo Crossover non tanto affascina in verità 

In realtà secondo me sia il crossover che la ristampa di Cornelio sono stati fatti x pubblicizzare lo speciale in uscita per Lucca

Ho fra le mani il n.6: ricordi di un'amnesiaca. Nella copertina del n.7 come già  detto c'è l'incontro fra VB e Cornelio, in una storia ambientata ai tempi della guerra.

Ho recuperato i primi numeri di Valter (escluso il 4), li ho letti e mi sono piaciuti. Non che la serie faccia gridare al miracolo, però le sceneggiature sono fluide e ben realizzate, i personaggi hanno quel minimo di carisma che ti fa venir voglia di rinnovare l'appuntamento in edicola, le vicende sono ben calate nella realtà italiana e i disegni, a parte una volta, non sono male (ottimo Gerasi). Bilotta è un bell'autore, e su Dylan potrebbe fare grandi cose: spero che la Bonelli non se lo faccia scappare.