GiovanePioniere ha scritto:
A me personalmente piace anche il tratto "pulito" ed "ordinato", però la realtà è che tanti tratti puliti e ordinati non riescono ad essere così naturali come quelli di Dall'Agnol.
Questi luoghi comuni dell'artistoide contrapposto al genuino contadinotto sono sempre una mezza rottura di palle, quando non si sa come giustificare il rifiuto -legittimo- di qualcosa che non ci si sforza un minimo di capire meglio.
Tutto richiede uno sforzo conoscitivo, specie quando ti trovi davanti a lavori non dico migliori, ma diversi.
Ma è più semplice dire "ah, io sono un genuino, uno verace, uno che ama le cose chiare e nette, ste stronzate da genio intellettualoide sono solo masturbazioni".
Vi meritate proprio molta della gente che transita in certe produzioni fumettarie, a quella si tante volte non va proprio di disegnare, altro che a Dall'Agnol.
No pain, no gain si dice, ma il pain a chi piace più?
Ognuno ama quello che vuole, ognuno ha i suoi gusti, ognuno si sforza di capire ciò che vuole capire, è un dato di fatto. Ma mi urta molto sentire gli autodefinitisi contadinotti-veraci criticare con un'aria snob (insolita per la loro genuinità ) i presunti "artistoidi", o quelli che hanno come "colpa" quella di aver lasciato un commento positivo su questo albo.
E comunque rimango della mia opinione; Dall'Agnol ti porta a compiere una specie di viaggio, se hai la pazienza di seguirlo, davvero se adesso uno si va a vedere il suo albo passato gli apparirà di una "sobrietà " impensata. E con il prossimo, forse, potremo guardarci indietro e considerare questo quasi "facile" e perfetto nella resa scenica.
Ma capirai, co sti culi di piombo, anche il solo riandare a cercarsi un albo sotterrato sotto una pila di vecchi numeri sembrerà uno sforzo immane e insostenibile.
GP, sta rosicata non ti rende onore.
Tra l'altro non vedo dove sia la mia aria da snob, quando sono io stesso a dire che non ci capisco niente di queste cose, che per me il disegno sono soltanto segni su carta e che quindi l'unico parere che posso dare è quello di uno profondamente ignorante della materia.
Tu evidentemente sei in grado di capire meglio lo stile di Dall'Agnol e riesci ad apprezzarlo e io no. Quello che vedo io sono volti deformati e corpi privi di senso delle proporzioni. Volti solo abbozzati, giusto con due segni a fare la bocca, due a fare il naso e due per gli occhi. Scene in cui manca totalmente lo sfondo, in cui non si capisce minimamente in che posto si trovano i personaggi. Figure impossibili da interpretare.
Questo è quello che vedo io e, scusami, ma se vedo un gruppo di persone decantare le lodi di un barattolo di merda a me viene da ridere. Tutto qua. Ma sono anche disposto a partire dal presupposto che sono io che sto sbagliando, sia chiaro!
Lo dico e lo ripeto, sono profondamente ignorante in materia di disegno, posso soltanto esprimere opinioni PURAMENTE personali. Si può essere d'accordo oppure no. Poi se ti vuoi offendere fai doppia fatica.
Secondo me ci vedete cose in questo stile di disegno che in realtà non ci sono. Punto e basta.
E non me ne frega niente del "viaggio" di Dall'Agnol o dei confronti con gli albi passati. Io compro un fumetto perché voglio leggere una storia e voglio capire in base ai disegni quello che sta succedendo. Se non capisco quello che succede mi annoio e mi incazzo. E secondo me il disegnatore ha fallito nel suo intento.
Poi se vuoi difendere Dall'Agnol allora fallo. Spiegami la bellezza dietro i volti deformati e alle scene prive di senso.
Che cosa vedi nella prima vignetta di pagina 28? Io vedo una macchina immersa nel nulla con due circonferenze al posto delle ruote.