Cravenroad7

piaciuto niente.

Se non sbaglio questa fu una storia risistemata in maniera veloce per supplire alla mancata pubblicazione de "Il senza nome" non pronto per l'uscita. Si vede che è un po' affrettata, i personaggi sono buttati un po' casualmente ed il coprotagonista dell'albo (non spoilero) mi pare un po' stereotipato.

Invece ho sempre sostenuto che Tito Faraci ha dato prove sicuramente migliori nelle storie più lunghe che nella serie mensile. Vedasi anche la storia su Moby Dick e " I peccatori di Hellborn".

Per me, questa è una delle storie più sottovalutate di sempre... impossibile non affezionarsi a Roger, mi ha riportato richiami di Johnny Freak.

Sono tendenzialmente d'accordo con Imp... Questa è una storia sgangherata, abborracciata e prevedibile, eppure, nonostante questo, è una delle migliori prove di Faraci su Dylan Dog. Lo sceneggiatore la "sente" particolarmente, ci crede, e riesce a infondere vita a personaggi e situazioni che, presi di per sé, non sono certo indimenticabili né particolarmente originali. Ma la sceneggiatura è fluida e a tratti addirittura ispirata, e l'insieme, per una strana alchimia, funziona bene, le pagine dell'albo scorrono veloci e, una volta chiuso l'albo, viene voglia di rileggerlo.

A conti fatti, Piovuto dal cielo è una delle poche sceneggiature di Faraci per Dylan che mi siano realmente piaciute. Anch'io penso quindi che questo Gigante sia generalmente sottovalutato, allo stesso modo in cui considero estremamente sopravvalutato l'altro Gigante di Tito, I peccatori di Hellborn (che molti considerano un capolavoro ma che IMO è "solo" una storia discreta e non si discosta troppo da questa, in termini qualitativi).

Un bel Dylan.

Beh, mi avete fatto venire lo scrupolo di rileggerlo

Il che non è un male (fermo restando, e lo dico in modo da mettere le mani avanti, che le storie davvero buone sono altre). Poi ci dirai che te n'è ri-parso.

Finalmente l'ho riletto e devo dire che lo apprezzo più della prima lettura. Anche a me Faraci è piaciuto di più nelle storie lunghe, ma in questa ho ancora qualche riserva.

io questa storia l'ho letta sul superbook, è uscita qualche mese fa, non ricordo esattamente quando

ricordo di averne parlato a tito faraci sul suo blog: la cosa più curiosa è, come ho detto anche là , vedere la reazione di dylan all'idea di essere padre, cioè un tuffo al cuore, una cosa del tutto inattesa

eppure dylan se la cava molto bene sotto questo aspetto: anche se a volte dà l'impressione di applicare una visione ideale del modo di essere padre, quindi non un modo del tutto reale

ma la cosa mi importa poco: perché un genitore così (che procura fumetti al figlio senza problemi) non è una cosa fantastica

l'unica cosa che non ho capito è perché, ad un certo punto, il venditore di fumetti (che sembra quello dei fumetti dei SIMPSON ), parlando di dylan, lo definisca, vado a memoria, uno ceh non se ne intende ( di fumetti)

sembra uno che non se ne intende perché Dylan stesso dice di non leggere fumetti
Per me questa storia merita. Il personaggio di Roger ti resta dentro.
un piccolo appunto per Faraci....Dylan non ha una cantinaaaaaa...viene nominata ben due volte nella storia! XD

Mi manca, ma ho molta paura a comprarlo

attento la carta taglia.

Bah, l'ho letta e come attendevo non mi è piaciuta. I personaggi sono (spero volutamente) esageratamente stereotipati come nei fumetti più vecchi, ma la cosa non l'ho gradita. La gestione della storia d'amore di DD rasenta il ridicolo, come la scioltezza con cui la donna ricattata dal serial killer agisce nella vicenda. Roger è uno di quei personaggi che mi stanno visceralmente antipatici, ovvero quelli che pur essendo piccoli hanno immensi poteri, se poi si somma anche il suo carattere piuttosto odioso il quadro non è roseo. Il cattivo inizialmente è l'unico personaggio decente, ma poi come da tradizione faraciana nel finale il trash esplode. Le uniche cose che salvo sono:Lord Wells, Groucho (molto presente) e l'epilogo, che almeno è carino e trova una dimensione adatta agli stereotipi più trash

Voto 5