Cravenroad7

Quando si entra nella mente di un serial killer il rischio è di non poterne più uscire!



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bello dai. ma niente di che secondo me, finale troppo scontato.

A mio avviso finalmente un'alzata di livello rispetto agli ultimi mesi.
De Nardo ha sempre uno stile intelligente e coinvolgente.
La storia mi è piaciuta, ben sviluppata o ottimamente scenenggiata.
Piero Dall'Agnol bravissimo anche nel suo nuovo stile.

Ho votato 7

Per quanto mi riguarda: soggetto e sceneggiatura impeccabili.
Sui disegni (credo che andrò controcorrente) avrei qualcosa da ridire:
Comunque per me nel complesso voto 7.

ci sono labbra a canotto?

ah ha sulla faccia di dylan a pagina 20 l'ho notato pure io e l'ho trovato divertente....anche se ho pensato si trattasse solo di un errore di stampa!!

un buomissimo albo!dall'agnol mi ha ricordato molto stano..e non è un male!la storia è scorrevole e molto piacevole.solo il finale un pochino prevedibile!

L'intreccio viene risolto con una 'rujata'...abbozzata e poco convincente.
In seconda battuta, le sequenze onirico-psichiche potevano essere più ardite.

C'è da dire però che tutto il resto regge, e con molta classe: bello come De Nardo ha tratteggiato i personaggi secondari, curata la loro psicologia (in particolare la ragazza di turno, finalmente una presenza incisiva), piacevoli i siparietti che vedono Dylan protagonista in situazioni inconsuete (l'orfanatrofio, lo studio del pittore). E c'è da dire, infine, che per una volta (udite udite) il nostro indagatore INDAGA! Si muove, chiede, vede persone, fa cose. Insomma, questa ci mancava da troppo tempo.

Nel complesso, promosso.

Mi lascia interdetto il tratto di Dell'Agnol. Sarà soggettivo, ma non mi convince in ambientazioni urbane: meglio gli scenari fatati come quelli con cui si è misurato nel gigante.

Ma non è un errore di stampa?

Comunque votato accettabile, storia leggibile che comunque non mi ha entusiasmato.

Ho dato un voto alto a un'ottima storia, scritta benissimo e interpretata con disegni di alto livello. Ciò che mi è piaciuto, al di là  dell'intreccio, è la cura con cui sono stati definiti tutti i personaggi e la grande leggibilità del testo. Dialoghi davvero molto buoni.
Elcruzado

Albo che mi ha tenuto compagnia per una mezz'oretta,stirro molto ben con un sceneggiatura veramente molto buona,l'intrecci tra didascalie e storie funzionanpo alla grande e non si rendono noiose ne rallentano la scorrevolezza dall'albo...Bravo De Nardo e Imo sublime Dall'Agnol...
voto 7+

Votato accettabile ,una storia nella norma,niente di speciale,anche se scritta molto bene.I disegno di Dall'Agnol non mi sono piaciuti,a volte Dylan è sporpozionato,io lo preferivo con il vecchio stile.

I plus della storia

I minus della storia


Quindi, in definitiva.
SOGGETTO: 7
SCENEGGIATURA: 7
DISEGNI: 7
COPERTINA: 6,5

POSSIBILI SPOILER

De Nardo prosegue il trend positivo con una buona storia in cui mescola thriller psicologico, noir e fantascienza.
Da un soggetto che unisce elementi non proprio innovativi ma che messi insieme formano un' interessante amalgama, l' autore sviluppa una trama avvincente, apparentemente complessa, ma che nel finale si risolve in modo semplice e logico, tuttavia non senza sorprendere il lettore.
Come detto, De Nardo mette molta carne sul fuoco facendo riferimenti a più generi.
La fantascienza con l' avveniristico Neurotransfer, che permette di manipolare cervelli come fosser hard disk, utilizzato ai fini di un programma segreto di rieducazione per criminali pericolosi.
Il noir, suggerito soprattutto dalle didascalie in prima persona e dalla parte iniziale della storia in cui Dylan Dog viene casualmente a conoscenza di una faccenda di Stato segreta e poi coinvolto nelle indagini dei seguenti omicidi.
Il thriller con sequenze in grado di creare buona suspence, come il passaggio di sottotrama in cui Dylan indaga sul passato misterioso di Eleonor.
Il tutto è arricchito da un contesto curato fatto di comprimari ben caratterizzati e dialoghi e situazioni divertenti se non addirittura brillanti (ad esempio la sequenza nel collegio femminile mi è piaciuta moltissimo, ma non mancano anche altri momenti umoristici degni di nota).
Groucho e Bloch mi sono sembrati in ottima forma, in particolare le battute del primo mi hanno fatto sorridere più del solito.
Nel complesso credo che questo lavoro sia non eccezionale, ma di certo convincente sotto tutti i profili e meno di 8 non lo merita.
L' evoluzione stilistica di Dall' Agnol mi pare leggermente ridimensionata rispetto all' ultima uscita sul Gigante, nel senso che il tratto risulta un pò più normalizzato, ma è anche normale che in una storia breve si dia più spazio agli sperimentalismi; in ogni caso i disegni sono, come sempre per questo autore, molto comunicativi e mai banali.

Soggetto: 7,5
Sceneggiatura: 8
Disegni: 8+

Buona la storia, buoni i disegni di Dall'Agnol. 8 Pieno.