Cravenroad7

Per tagliare la testa al toro ecco qua un'intervista a Boselli (ma c'erano dubbi?). Io mi fermo qua, siamo OT e tanto mi sembra che ognuno abbia già  le sue idee sul fatto che avere Tex sia un vantaggio oppure uno svantaggio per la casa editrice e quindi di conseguenza per tutti i suoi prodotti.

- Intervista a Boselli -
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Cosa significa per lei scrivere storie su una leggenda del fumetto come Tex che l’anno scorso ha compiuto i 60 anni di vita editoriale, uno dei personaggi più longevi?

Mauro Boselli: La prima cosa che mi viene in mente è che si tratta di un onore! E di una responsabilità. Oltre che di un sogno personale realizzato, è chiaro! Cerco di tenere alta come posso la bandiera di Tex e allo stesso tempo cerco di divertirmi. Se ogni volta pensassi “che cosa direbbe l’anima di GL Bonelli” o “che cosa diranno i lettori?” allora non riuscirei a divertirmi e i lettori nemmeno. Diciamo che la mia visione di Tex è già  inglobata nel mio immaginario e che poi lascio correre la penna e l’immaginazione. Ognuno, credo, tra i lettori, ha una SUA visione di come Tex dovrebbe essere e pure io, che ero e sono lettore di Tex, ne ho una ben precisa. Credo anche che la mia visione abbia un buon margine d’autorevolezza, vista la vicinanza annosa al creatore di Tex, al suo editore e alla Casa editrice… ma non mi sto mettendo su un piedistallo! Dico soltanto che sarei poco professionale se non affrontassi l’impresa da professionista. Io ovviamente mi fido della mia capacità di gestire il personaggio, anche se è obiettivamente difficile, e spero di non tradire la fiducia che sinora mi hanno dato i lettori.
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Se Boselli avesse aspettato di scrivere Tex come una manna dal cielo, non si sarebbe cimentato con la sua prima serie originale...
Che Tex sia longevo e venduto poco me ne sbatte. Non sono stato io a dire che Boselli ha salvato Tex (sebbene secondo me l'ha più rinnovato che salvato)... ma perché l'ha salvato? Perché Nizzi l'aveva condotto su una cattiva strada editoriale... Mi chiedo perché sia stato salvato Tex dale mani di Nizzi piuttosto che Mister No da quelle di Mignacco, dato che aveva un protagonista molto più versatile, umano, "realistico" rispetto a Tex?

Mister No ha dimostrato di avere ancora molto da dire semplicemente tornando a essere l'eroe nolittiano di un tempo (ma anche Castelli e Sclavi hanno scritto ottime storie alternandosi a Nolitta), mentre per Tex è stato necessario rinnovarlo, dargli nuovo vigore, nuovo respiro con l'opera di Boselli... Segno che Tex era con un piede nella fossa... ma non è stato affossato, a costo di spostare le pedine (gli autori) da una serie all'altra, cosa che, visti i risultati, fa piacere a chi? A chi legge Tex e a Boselli.
Bene, ma esistono solamente loro nel mondo del fumetto? Allora chiudessero bottega tutti, mandassero in cassa integrazione gli autori delle altre serie, che tanto alla Bonelli gliene strafrega delle altre serie e dei rispettivi lettori, a loro bastano Tex, Dylan Dog (perché fa tendenza...) e le miniserie. Almeno dimostrerebbero un comportamento meno di facciata.
Non mi si può venire a dire che Dampyr ha conservato sempre la stessa qualità media delle storie. Ci sono sempre ancora storie ottime, ma l'inserimento di autori incapaci di paragonarsi ai creatori (eccetto Cajelli e il compianto Faggella, non smetterò mai di sottolinearlo) si avverte benissimi nell'arco di un anno editoriale.

In merito al prezzo di Brendon, ripeto: se la Bonelli ha detto che ogni serie deve tirare avanti da sè oppure chiudere, Tex di conseguenza non manda avanti nessuna baracca se non se stesso... e chi ci lavora attorno.

Oh, ma che discorsi filofondamentalisti, non capisco proprio dove tu voglia arrivare.. Tex con un piede nella fossa e che vende poco!? Ma quando mai! Stai pur tranquillo che Tex venderebbe ugualmente sia con Nizzi, che con Boselli che con Nolitta o Di Gregorio o Faraci.
Quando cominciò il calo qualitativo - o meglio, la crisi creativa - di Nizzi si avvicendarono diversi sceneggiatori ai testi della serie, tra i quali Boselli che dimostrò di essere uno dei migliori scrittori sulla piazza. Chiaro che convenne tenerlo su quella testata (e in contemporanea stava SALVANDO, lଠsi che possiamo usare questo verbo, Zagor con grandiosi progetti miniseriali interni). Siamo tutti dispiaciuti che Mister No abbia chiuso però non andiamo a inventarci storie di fantascienza che non hanno nessun fondamento: Boselli scrisse la storia sul passato di Carson nel '93 (e non fu neanche la prima dato che ne scrisse un'altra con Bonelli nell'85), Dampyr aprì i battenti nel 2000 quando Mauro aveva già  alle spalle una ventina di storie del ranger. Poi, sempre per quanto riguarda Boselli: io spero invece che rimanga su Tex il più a lungo possibile perché le cose migliori del fumetto Italiano dagli anni 90 in poi ce le ha regalate proprio Boselli su Tex, (sembra sia nato proprio per dare vita al ranger e ai suoi pards e le sue sceneggiature sono a dir poco GRANDIOSE!!!) mentre su Dampyr per esempio Boselli non lo posso proprio leggere. Per me è così, che ci vuoi fare?
Cosa vuol dire, questo? Che sono per forza di cose uno che trama nell'ombra e che si augura la fine di dampyr? Macchè! Anzi, normalissimo che un dampyriano lotti per avere Mauro nella testata da lui fondata... però non pensare che egli possa pensarci due volte dovesse scegliere di sua sponta tra continuare Tex o proseguire su Dampyr. Su, non facciamo paragoni assurdi. Capisco il malanimo ma non esageriamo.


Oooh, anche qui. Nizzi è arrivato nello staff di Tex nell'82, Nick Raider è stato lanciato nell'88. E aveva alle spalle non so già  quante decine di storie per il ranger. La domanda casomai è: perché, se sei già  così impegnato su Tex praticamente 24 ore su 24 per 7 giorni alla settimana (parole sue del tempo) vai a creare un'altra serie? E' praticamente impossibile riuscire a gestire le due cose insieme ma anche scrivere su entrambe le testate per più di 2/3 anni consecutivamente.
Stessa domanda valgasi per Boselli e il suo Dampyr (e Boselli inoltre allora scriveva anche su Zagor).

Non ho detto che vende poco, ma che causa Nizzi la qualità era in calo.

Dove voglio arrivare? Che credevo Dampyr un fumetto diverso dagli altri dove puntualmente, salvo rarissimi casi "di nicchia" (Brendon, Jonathan Steele, Napoleone forse...), il creatore di una nuova serie scrive le prime storie e poi si dedica ad altro, al massimo tornando a firmare alcuni albi durante l'anno... Il creatore di una serie non deve lasciarla nelle mani di altri, almeno finché la Bonelli avrà  soldi da buttare nelle tasche di autori apocrifi palesemente incapaci.

Domanda: perché Mignacco non scrive storie di Tex?

Perché Mignacco non scrive Tex?La risposta non ti sembra abbastanza scontata??
Comunque ti garantisco che Boselli non ha nessuna intenzione di abbandonare Dampyr,quindi mettiti l'anima in pace....d'altronde lui già  scriveva Tex molto prima di Dampyr:dunque Tex non ha fregato niente a nessuno.

se continua solo con 3 o 4 storie all'anno su dampyr vedi come sprofondano le vendite. la discesa è già  iniziata, è già  sceso sotto jiulia.

è si, bonelli lo aveva pregato in ginocchio di non inventare nick raider ma lui no, testardo vero?.

Dampyr non mi pare sia mai stato avanti a Julia nelle vendite.
Ah già , forse col Maxi estivo sì!

La risposta sul perché Mignacco, che sta dappertutto come il prezzemolo senza mai essere l'ingrediente base , non scriva Tex non la trovo così scontata... Forse perché non ne è capace?
Allora in tal caso vedi che penalizza le altre serie, tenendo per sè gli autori migliori?
Il fatto, poi, che Boselli abbia cominciato a scrivere Tex prima di iniziare con Dampyr, non vuol dire che per questo debba trascurare (come sta succedendo, leggetevi storie apocrife come "Lo spirito del lupo" o "La selva della paura") un fumetto creato da lui e Colombo... e comunque iniziato a essere concepito ben prima del 2000.

@ skeletor: non si postano messaggi consecutivi...

Non ho mai letto niente di mignacco,quindi non posso giudicare il fatto.Il fatto scontato è che siccome Tex è il fumetto più venduto e glorioso della casa editrice,è normale che a scriverne le storie siano gli autori più quotati: Boselli o Manfredi,per esempio,e non Mignacco

aspetta che muiono tutti i vecchi e fra qualche anno tex si ritrova con pochi lettori.

Questa cosa la dicono da 62 anni-per la cronaca,io ne ho 22.

si è allungata la vita MEDIA...e poi non ti vergogni di leggere tex a 22 anni?.

E tu non ti vergogni di non aver mai letto il capostipite del fumetto bonelliano(se non italiano)?

scusa ma chi ha mai detto di non aver mai letto tex?.

L'ho pensato dai tuoi discorsi...