Questo è discutere, Khar.
Ovviamente i due punti da te toccati sono fondamentali in funzione al discorso, e ti ringrazio per non avermi semplicemente rimandato a leggere un manuale di storia monetaria.
Ti dico quello ritengo io in base a ciò che ho letto.
La Banca d' Italia, ovvero Bankitalia S.p.A., è una società i cui proprietari sono tutti privati.
Ecco l' elenco dei proprietari di Bankitalia.
http://www.bancaditalia.it/bancaditalia ... ipanti.pdfIl Governatore della Banca d' Italia è ufficialmente scelto dal Governo Italiano, ma in verità viene proposto da Bankitalia stessa.
Il Governo ha la facoltà di respingere una candidatura, e allora Bankitalia semplicemente procederà proponendo un altro nome.
Il corso forzoso avevo già detto che non è in sè un problema, in effetti, sebbene sia un pezzo del mosaico.
Le banconote sono pezzi di carta a cui i cittadini di uno Stato danno un valore convenzionale, pezzo di carta che di per sè non vale nulla.
Sinceramente finora su tutte le fonti ho trovato che non esiste una contropartita in oro del denaro circolante, anche su fonti esplicitamente avverse alle teorie del signoraggio, le quali dicono che il bilanciamento aureo della moneta è un concetto ormai inutile e sorpassato.
Se il denaro è una convenzione, esso è di proprietà di chi decide di adottarlo, cioè dei cittadini, ed è un paradosso che sia un ente privato a prestarglielo (in regime di monopolio, fra l' altro).
Come dice Beppe Grillo: "Se il denaro è nostro... perché ce lo devono prestare??".
Un paradosso per di più anticostituzionale, in Italia come negli USA, la cui Costituzione stabilisce che soltanto il Congresso può coniare soldi (tant' è che il politico americano Ron Paul propose di abolire la Federal Reserve proprio in virtù di questo).